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L’esecuzione dei tribunali dei revisori dei conti nell’esercizio del controllo esterno sulle politiche pubbliche relative alle scuole superiori

RC: 36573
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CONTEÚDO

ARTICOLO ORIGINALE

SILVA, Jadson Luís da [1], STASSUN, Cristian Caê Seemann [2]

SILVA, Jadson Luís da. STASSUN, Cristian Caê Seemann. L’esecuzione dei tribunali dei revisori dei conti nell’esercizio del controllo esterno sulle politiche pubbliche relative alla scuola superiore. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. anno 04, Ed. 08, Vol. 05, pp. 50-64. nell’agosto 2019. ISSN: 2448-0959

RIEPILOGO

Questo articolo presenta le azioni dei tribunali dei revisori dei conti nell’esercizio del controllo esterno sulle politiche pubbliche finalizzate alla scuola superiore, fase critica dell’istruzione pubblica. La ricerca è stata attuata attraverso la verifica della bibliografia sulla questione, diplomi legali che guidano le prestazioni del controllo esterno e dei dati tecnici estratti dalle relazioni di audit, ispezioni e pareri. Essa cerca di spiegare l’importante ruolo dei tribunali dei revisori dei conti come strumento per l’induzione e la realizzazione di politiche pubbliche nello scenario brasiliano, sulla base della contestualizzazione del controllo inserito nella società globalizzata con nuovi paradigmi fondati Dottrina costituzionale contemporanea. Pertanto, l’obiettivo è quello di superare l’idea di un controllo puramente formale, che si limita ad aspetti pertinenti alla legalità e alla conformità degli atti, cercando nei valori di testo costituzionali che forniscono un’azione diretta all’analisi qualitativa Politiche pubbliche.

Parole chiave: Corte dei conti, politiche pubbliche, scuola superiore.

1. INTRODUZIONE

Il presente lavoro cerca di dimostrare come il controllo esterno dei tribunali dei revisori dei conti sulle politiche pubbliche dirette al liceo dello Stato, possa garantire non solo la legalità e la regolarità dell’applicazione delle risorse pubbliche, Ma, in particolare, contribuiscono all’efficacia delle politiche sociali e dei servizi forniti dallo Stato, riducendo le disuguaglianze nel settore dell’istruzione, concentrandosi sulla scuola superiore.

Come metodologia, è stata condotta una ricerca bibliografica sul tema, la dottrina, la legislazione e la giurisprudenza che disciplinano e guidano le prestazioni del controllo esterno, i testi referenziali sulla politica sociale, la ricerca documentaria su Internet, gli articoli e le Notizie pubblicate dai media sulle scuole superiori e le sue disuguaglianze nel paese, nonché i dati tecnici estratti da pareri, relazioni di audit e ispezioni effettuate dalla Corte dei conti dello stato di Santa Catarina.

I dati presentati dall’Istituto Nazionale di Studi E Studi Educativi e di Ricerca An’sio Teixeira (INEP), responsabile dell’applicazione di Pisa in Brasile, mostrano che c’è una grande disuguaglianza tra gli Stati del paese in relazione ai risultati dell’esame. Nella scienza, lo stato che ha ottenuto il punteggio più alto è stato l’Essèrito Santo, con 435 punti. Lo stato con la peggiore prestazione è stata Alagoas, con 360 punti. Secondo i criteri dell’organizzazione, 30 punti a Pisa equivalgono a un anno di scolarizzazione. Ciò significa che, in media, ci sono più di due anni di differenza tra i due Stati. La media del Brasile nelle scienze era di 401 punti. A Reading, la cui media del Brasile era di 407 punti, e in matematica, la cui media era di 377, 15 stati erano al di sotto della media nazionale: Roraima, Mato Grosso, Rio de Janeiro, Paro, Pernam, Amap, Paraba, Rio Grande do Norte, Piau, Sergipe, Maranho, Tocantins, Bahia e Alagoas (AG-NCIA BRASIL, 2016).

Si evidenzia che tra i fattori segnalati dall’INEP nello scenario brasiliano che finiscono per avere un impatto considerevole, è il basso rendimento degli studenti delle scuole superiori. Un altro aspetto è il tasso di ripetizione che, tra gli altri fattori, può davvero scoraggiare gli studenti.

Il fattore socioeconomico influenza anche, riflettendo sui scarsi risultati scolastici. Tuttavia, la ricerca riferisce che gli studenti con uno status socioeconomico più elevato tendono generalmente a prendere punteggi più alti.

Il quadro educativo della scuola superiore brasiliana non ha migliorato la qualità, è ancora negativo, e nessuna delle due equità negli ultimi 13 anni.

Dice la Segretaria Esecutiva del Ministero dell’Istruzione (MEC), Maria Helena Guimaràes de Castro: “L’unico miglioramento nel paese è stato nel flusso. È importante registrare che il 77% degli studenti che hanno fatto Pisa sono al liceo “(AG-NCIA BRASIL, 2016).

2. IL STATO DI WELFARE

Lo Stato di Welfare è emerso all’inizio del XX secolo come sbitto per il mantenimento del modello economico capitalista in un momento storico in cui le negligenhe sociali del capitalismo esacerbato hanno aperto le porte all’impianto di un sistema Base economica basata sull’appropriazione collettiva dei mezzi di produzione, seguendo il modello sovietico inserito con la rivoluzione russa del 1917. Così, la classe borghese, beneficiata dal liberalismo economico, rimase la seguente alternativa: o flessionizzò il modello capitalista, consentendo la protezione del proletariato sfruttato attraverso la previsione di leggi sul lavoro e altri benefici sociali, O rischiare di vedere scoppia un’altra rivoluzione, ora contraria agli interessi borghesi.

Il cambiamento nel modello di Stato adottato si è riflesso nell’ordinamento giuridico, poiché, durante lo Stato liberale, l’attenzione si è concentrata sui diritti individuali, in particolare sulla libertà, nell’era dello stato sociale, le attenzioni si rivolgono ai diritti sociali che passano il appaiono nelle Costituzioni del XX secolo come lo sono l’esempio della Carta messicana del 1917 e della Costituzione di Weimar del 1919.

Come risultato dell’attuazione dello Stato sociale, sono stati sollevati alcuni importanti cambiamenti nel contesto giuridico, come l’emancipazione del diritto del lavoro come ramo autonomo della scienza giuridica e l’aumento delle norme dell’ordine pubblico al fine di limitare l’autonomia del diritto del lavoro come ramo autonomo della scienza giuridica e l’aumento delle norme di ordine pubblico al fine di limitare l’autonomia del diritto del lavoro come ramo autonomo della scienza giuridica e l’aumento delle norme di ordine pubblico al fine di limitare l’autonomia del usato per esprimere il futuro. Questo ruolo merita particolare enfasi sul riconoscimento della seconda dimensione dei diritti fondamentali nel diritto positivo. Tali diritti sono caratterizzati dalla concessione dei diritti individuali alle prestazioni sociali di fronte allo Stato, imponendo il dovere di far fronte a benefici positivi da attuare attraverso le politiche pubbliche. Si può vedere, quindi, che mentre lo Stato liberale è legittimato attraverso l’astensione o il non intervento, garantendo protezione alla sfera privata degli individui, lo Stato sociale si legittima, al contrario, agendo nell’ambiente sociale e attuando i programmi di Governance e efficacia dei diritti, in particolare quelli di natura prestazione (BANDEIRA DE MELLO, 2003, p. 130).

È vero che le costituzioni riflettono l’opzione politica ed economica dello Stato e della società. Così, mentre le costituzioni difensive, proprie dello Stato liberale, richiedevano uno Stato minimalista, il cui intervento era giustificato solo per proteggere e garantire le libertà dell’individuo, le costituzioni costitutive o i direttori, tipici della Lo stato sociale propone uno stato di interventore, con obiettivi e piani di governo sostenuti dalla Costituzione, in particolare nei settori economico e sociale. In questo momento, è configurato uno Stato che ha impegni sociali, la cui efficacia dipende dalle azioni degli organi politici e giudiziari.

Lo Stato sociale, quindi, non si accontenta di garantire la mera uguaglianza formale di tutti davanti alla legge, ed è necessario raggiungere l’uguaglianza materiale, in modo che le persone possano avere le condizioni minime per godere della libertà che è stata loro garantita solo formalmente. Esiste quindi una chiara interdipendenza tra i diritti fondamentali. La garanzia giuridica del diritto alla libertà individuale non è sufficiente se il sistema sociale non è sufficientemente equo in modo che le persone possano avere le condizioni materiali che consentono loro di esercitare tale libertà.

Sulle distinzioni tra l’uguaglianza formale e il materiale di cui sopra chiarisce Che Piovesan (1998), concentrandosi sul cambiamento di prospettiva costituzionale causato dall’avvento dello stato di assistenza sociale, a Verbis:

L’uguaglianza si trasforma così in un valore essenziale del sistema costituzionale, rendendolo un criterio imperativo per l’interpretazione costituzionale nel campo dei diritti sociali. Il diritto all’uguaglianza è elevato al diritto custode dello Stato sociale. Ora sta partendo dall’uguaglianza giuridica formale del liberalismo all’uguaglianza materiale dello Stato sociale contemporaneo. Non si tratta più di un’uguaglianza davanti alla legge, ma di un’uguaglianza fatta dalla legge e attraverso la legge (GRANSAN, 1998, p. 35).

Vi è stato, quindi, un cambiamento di comprensione sulla portata del principio giuridico di uguaglianza che ha cominciato a confondere la necessità di un’azione e di un intervento dello Stato per consentire la realizzazione della giustizia sociale. Questo impegno a far rispettare i diritti fondamentali, in particolare quelli sociali ed economici, è descritto nelle costituzioni costitu[3]tive, rivolgendosi non solo al legislatore e all’esecutivo, ma anche alla magistratura, alla Procura e alla Corte di Account.

Le azioni degli organi e dei poteri summenzionati devono essere, dal punto di vista della costituzione di governo, promozionali al fine di effettuare i diritti fondamentali previsti dalla Costituzione.

Si può vedere, quindi, che le costituzioni dei direttori o dei costitutivi stabiliscono, normativamente, programmi di azione politica, stabilendo obiettivi e priorità di natura economica, sociale e culturale da realizzare, collegando tutti gli organi di direzione politica. Tali costituzioni non si limitano all’organizzazione del potere politico e alla condivisione delle competenze, vanno oltre, perché propongono una conformazione dell’azione politica dello Stato che mira a raggiungere l’uguaglianza materiale all’interno della società.

3. CLASSIFICAZIONE DEI DIRITTI SOCIALI FONDAMENTALI

Per affrontare la classificazione dei diritti sociali, è innanzitutto necessario chiarire che i diritti fondamentali esercitano, secondo la classificazione proposta presentata da Ingo Sarlet, ispirata alle lezioni di Robert Alexy, varie funzioni, e possono essere Diritti di difesa o diritti alle prestazioni (SARLET, 1998, P. 180).

Pertanto, i diritti fondamentali come diritti di difesa mirano a proteggere l’autonomia individuale, assicurando all’individuo il diritto di respingere gli interventi abusivi nell’esercizio della sua libertà. In questo modo, i diritti di difesa richiedono allo Stato e agli individui un’astensione. In questa categoria, vengono identificati prevalentemente diritti di prima dimensione come il diritto alla libertà, l’uguaglianza formale, il diritto alla vita e alla proprietà, legati agli ideali dello Stato liberale.

I diritti fondamentali come diritto alle prestazioni, al contrario, richiedono ai destinatari della norma, in particolare alle autorità pubbliche, un comportamento attivo al fine di fornire agli individui i mezzi materiali necessari per l’esercizio di una libertà Efficace, promosso dall’intervento dello Stato nell’ordine economico e sociale al fine di garantire l’uguaglianza materiale. Tali diritti alle prestazioni sono principalmente legati alla seconda dimensione dei diritti fondamentali e ai postulati dello Stato sociale. Ciò non significa, tuttavia, che vi siano diritti alle prestazioni, solo nel contesto dei diritti sociali, perché, come spiega INGO W. SARLET, il diritto dei partiti politici alle risorse del Fondo partigiano (art. 17, paragrafo 3 della CF) e il diritto di accesso alla giustizia e all’assistenza legale piena e gratuita (art. 5a, sezione XXXV e LXXIV della CF) dimostrano che la disposizione dei diritti può essere trovata nell’elenco dei diritti individuali e politici, non limitato solo ai diritti sociali (SARLET, 1988, P. 15).

Continuando la classificazione dei diritti fondamentali alle prestazioni, si può suddividerli in: 1. I diritti per i benefici a pieno senso finiscono per ottenere anche il diritto alla protezione e alla partecipazione al procedimento; 2. Diritti alle prestazioni in senso stretto che prevedono una fornitura materiale da fornire, più spesso, dallo Stato, all’interno della concezione dello stato sociale. In fatti, è in questa categoria finale che vengono inquadrati i diritti sociali della salute, dell’istruzione, dell’alloggio, dell’assistenza, del benessere, tra gli altri enunciati nell’arte. Sesto, della Costituzione federale.

È vero che, nel contesto dei diritti sociali, la necessità di risorse economiche e la richiesta di formulazione e l’attuazione delle politiche pubbliche incaricate del legislatore e dell’esecutivo sono più evidenti. Tuttavia, va sottolineato che i diritti di difesa mancano anche di investimenti pubblici per la sua effectivazione, oltre all’infrastruttura istituzionale e procedurale delle agenzie statali in grado di garantire il mantenimento dell’ordine pubblico e l’esercizio del diritto di Libertà da parte degli individui.

Così, per esempio, al fine di garantire il diritto di andare e venire dalle persone, è necessario che lo Stato abbia sia una posizione di rispetto che di non intervento nella sfera della libertà individuale, ed è anche necessario per l’esistenza di strumenti Come l’habeas corpus e la struttura della magistratura, garantendo il diritto di andare e venire dal popolo contro eventuali violazioni.

In questa ipotesi, la garanzia del diritto alla libertà esige che gli investimenti pubblici in risorse finanziarie e umane coprano la struttura della magistratura, o per autorizzare gli agenti statali, in particolare la polizia militare ad avere un comportamento di Il rispetto dei diritti umani e, nel caso citato, non interferiscono con la libertà di andare e venire dalle persone in situazioni di normalità sociale.

In che misura, dunque, possiamo accettare senza riserve l’argomento dei diritti sociali meno efficaci in termini di scarsità di risorse pubbliche? Le risorse finanziarie messe a punto dallo Stato devono rispettare un ordine di priorità di bilancio in vista della dignità della persona umana. Questo perché, se la dignità dell’uomo è il fondamento dello Stato brasiliano e l’attuazione dei diritti sociali è indispensabile per vivere degnamente, perché la mancanza di risorse finanziarie è, in generale, il principale ostacolo alla piena efficacia dei diritti sociali rata? La definizione di spesa pubblica dovrebbe essere lasciata fuori controllo? Si tratta di questioni che avranno sviluppo nella propria sede, ma sono attualmente sollevate solo perché si riferiscono ai diritti di difesa e ai diritti sociali forniti, secondo la classificazione menzionata.

La classificazione funzionale dei diritti fondamentali è utile per individuare le differenze tra le varie classi di diritti fondamentali e le funzioni preponderanti, in particolare per quanto riguarda l’oggetto della disposizione e la struttura normativa Diritti di difesa e di concessione dei diritti. Tuttavia, a nostro avviso, tali differenze non dovrebbero servire all’argomento di una minore efficacia dei diritti fondamentali sociali, ma solo di sottolineare che l’efficacia di tali diritti manca del massimo sforzo da parte delle autorità pubbliche.

3.1 DELL’EFFICACIA DEI DIRITTI SOCIALI

Lo Stato sociale, come già detto, nasce dalla necessità di riconoscere alcuni diritti sociali, economici e culturali derivanti dalle esigenze politiche delle classi lavoratrici che hanno cominciato ad organizzarsi per combattere i gravi problemi sociali Risultato del processo di industrializzazione e dell’adozione di un sistema capitalistico senza freni etici.

Così, dopo la prima guerra mondiale, questi diritti di seconda dimensione cominciarono ad essere riconosciuti nell’ordine costituzionale di diversi Stati di diritto, come nel caso della costituzione di Weimar del 1919, che, in considerazione della diffusa sistematizzazione adottata per i diritti di La natura sociale, ha contribuito alla formulazione dello Stato sociale brasiliano nel 1934 fino ai giorni nostri (LASSALE, 2001, p. 90).

Nonostante il riconoscimento costituzionale dei diritti sociali ed economici sia stato un passo importante nella realizzazione storica dei diritti fondamentali, esso non è di per sé sufficiente a garantirne l’efficacia. Infatti, affinché questi diritti chiedessero allo Stato una maggiore performance nella formulazione e nell’attuazione delle politiche pubbliche e dipendessero, per la sua efficacia, dai fondi e dagli investimenti pubblici, c’era chi sosteneva che i diritti sociali non avevano giurisprudenza. La sua efficacia è stata inizialmente negata, perché sarebbe stata subordinata all’esistenza di condizioni finanziarie e materiali per soddisfare il comando costituzionale. Inoltre, le norme di natura sociale sono state considerate, almeno per lo più, di natura programmatica, perché di fronte alla loro bassa densità normativa, dipenderebbero dalla complementarità legislativa per essere pienamente efficaci.

Così, per lungo tempo, si è ritenuto che le norme costituzionali che consacravano i diritti sociali, sarebbero state solo dichiarazioni di buone intenzioni, senza il carattere giuridico giuridico giuridico, che costituzione dei valori etici della società. L’esistenza di un rapporto giuridico obbligatorio tra il cittadino e lo Stato (in cui la prima figura si trovava nella posizione del creditore e la seconda come debitore delle prestazioni sociali) non è stata ammessa al fatto che il diritto pubblico non poteva essere riconosciuto Soggettivo di fronte allo Stato, perché il dovere dello Stato in relazione ai diritti dell’istruzione e della salute avrebbe solo contenuto morale, di orientamento verso il buon amministratore pubblico, senza impartire un legame (CRETELLA JUNIOR, 1988, p 884).

Tale posizionamento è teoricamente superato, e giustamente, si dovrebbe riconoscere che i diritti fondamentali sociali, almeno una costante efficacia giuridica minima, tra le altre cose, abroghino le norme che sono contrarie e impediscono Che vi sia un’azione normativa o materiale nel confronto con il contenuto essenziale e indiscusso del diritto fondamentale delineato nella Costituzione, sotto la pena di dichiarazione di incostituzionalità.

Tuttavia, va notato che oggi, secondo la dottrina costituzionale moderna[4], si è cercato di riconoscere una maggiore efficacia giuridica dei diritti fondamentali, in particolare quelli di natura sociale, attribuendoli ad un’efficacia normativa e vincolante Autorità pubbliche.

Secondo l’art. 5, paragrafo 1 della Costituzione federale, si ritiene che “le norme che definiscono i diritti e le garanzie fondamentali abbiano un’applicazione immediata”. Nonostante questa norma si trovi nel capitolo dei diritti individuali e collettivi, la sua incidenza si estende agli altri diritti fondamentali previsti dalla Costituzione brasiliana e nei trattati internazionali di cui il Brasile fa parte, tra cui Diritti sociali. Ciò è dovuto non solo all’interpretazione letterale dell’espressione “diritti e garanzie fondamentali”, ma anche di fronte all’interpretazione teleologica, dato che il costituente brasiliano, come sappiamo, non prevedeva diversi regimi giuridici per I diritti fondamentali di difesa o di fornitura, al contrario, li trattavano uniformemente nonostante le differenze nella struttura normativa.

Ma per quanto riguarda la norma che prevede l’immediata applicabilità dei diritti fondamentali, ciò che è veramente importante è sapere qual è la sua interpretazione di fronte ai diritti sociali forniti. In altre parole, come intende capire che un diritto sociale privo di una previdenza statale di fatto può essere immediatamente applicabile?

Diverse posizioni si trovano nella dottrina nazionale. Sarlet (1998) capisce che l’arte. V, n. 1, della Costituzione federale deve essere inteso come un principio, nelle sue parole, un “mandato di ottimizzazione” in cui “stabilisce alle agenzie statali il compito di riconoscere, alla luce del caso concreto, la massima efficacia possibile a tutte le norme Diritti e garanzie fondamentali “(p. 29).

4. IL LAVORO DEI RIMA DEI AUDITORI NELL’ESERCIZIO DEL CONTROLLO ESTERNO SU PUBLIC POLICIES RELATED A HIGH SCHOOL

I tribunali dei revisori dei conti nello scenario brasiliano, con la promulgazione della Costituzione federale del 1988, hanno acquisito una nuova connotazione e nuove competenze, una maggiore autonomia amministrativa e finanziaria, e da tale contesto è diventato un organo totalmente Tutti i poteri dello Stato.

Secondo Santana (2016), la Corte dei conti dell’Unione è diventata competente nel settore della vigilanza contabile, finanziaria, di bilancio, operativa e patrimoniale del governo, nonché delle entità di amministrazione diretta e indiretta, legittimazione, efficacia ed economia.

La Corte dei conti ha iniziato ad esercitare le sue funzioni sulla base di una nuova prospettiva del controllo della pubblica amministrazione nel contesto attuale, in cui gli organi di controllo esterni possono contribuire in modo significativo e decisivo nell’aspetto del tentativo di proteggere il I diritti dei cittadini. Ciò è dovuto al restringimento delle relazioni degli organi di controllo e della società stessa nel tentativo di aumentare la supervisione della spesa pubblica e di discostarsi dalla mera verifica della formalità degli atti.

Si è quindi accresciuto l’efficacia delle politiche sociali e pubbliche, nonché i servizi forniti dai tribunali dei revisori dei conti, contribuendo a rafforzare la cittadinanza e, di conseguenza, il regime democratico brasiliano.

È inoltre degna di nota l’importanza degli organi di controllo esterni nella difesa dei diritti fondamentali nell’equipazione dei loro doveri costituzionali.

È essenziale in questo nuovo scenario economico, che il controllo della gestione pubblica, nonché l’attuazione delle risorse finanziarie che vengono svolte dallo Stato, siano attuate inutilmente in modo autonomo e indipendente, in modo tale da Che sono convertiti a beneficio della popolazione che costituisce questo stato, e può anche agire attivamente, vietando i rifiuti e le deviazioni dai fondi pubblici.

Nella congiunzione brasiliana dell’ultimo decennio, la spesa pubblica nella struttura scolastica ha mostrato una crescita significativa se confrontata e verificata in base al PIL nazionale. L’aspettativa è che queste spese continuino a crescere nei tre ambiti di governo, sia in valori reali che in rapporto al PIL, principalmente a causa degli obiettivi fissati nel Piano nazionale per l’istruzione-PNE, per espandere gli investimenti pubblici in Istruzione al 7% del PIL, nel quinto anno del piano, e al 10% del PIL alla fine del suo mandato, nel 2024.

È impegnativo liceo nello scenario brasiliano, perché ci sono diversi aspetti che ostacolano la garanzia di accesso e, inoltre, per raggiungere che i giovani concludono questa fase di insegnamento.

Secondo la Corte dei conti dell’Unione (2016), un altro punto difficile per le politiche pubbliche nel contesto nazionale è quello di cercare la riduzione delle disuguaglianze indicate dagli indici analizzati dall’indice di sviluppo dell’istruzione di base IDEB, tra le reti Pubblico e privato e tra gli Stati. Un audit coordinato della Corte dei conti dell’Unione con 28 tribunali dei revisori dei conti brasiliani ha rilevato: carenze nella gestione e nell’infrastruttura della rete; Deficit degli insegnanti; Eccesso di insegnanti sotto il regime di assunzione temporanea; Differenze significative nella contabilità della spesa; Indefinizione del valore minimo per studente come parametro del complemento dell’Unione a Fundeb; e la mancanza di regolamentazione degli standard minimi di qualità.

Dallo studio e dal monitoraggio della direzione nell’area educativa dello stato di Santa Catarina, in particolare il liceo nel periodo 1998-2018, si è constatato che la Corte dei revisori dei conti dello stato di Santa Catarina (TCE/SC) ha evidenziato nelle opinioni (SANTA CATARINA, 2017) e Rapporti di audit (ECA, 2018), restrizioni degne di nota: deviazione dello scopo e scarsa applicazione delle risorse pubbliche; Inefficienza delle politiche pubbliche: pianificazione, attuazione e monitoraggio inadeguati; Inadeguato in relazione alle attrezzature destinate all’insegnamento e alla manutenzione delle scuole; Politica salariale e programmi di formazione e aggiornamento che non apprezzano adeguatamente i professionisti del Magista; Il mancato rispetto del budget per la scuola superiore, come previsto dalla legge annuale sul bilancio, non riesce a eseguire tutta la programmazione finanziaria e di bilancio stabilita.

A seguito dell’indagine, la Corte dei conti di Santa Catarina ha trasmesso raccomandazioni e determinazioni al Segretariato di Stato per l’istruzione di Santa Catarina al fine di porre rimedio alle irregolarità, nonché per applicare le sanzioni applicabili previste dalla legge.

Si è pertanto osservato l’istituzione di azioni correttive da parte del Segretariato di Stato dell’istruzione volte a risolvere i problemi sollevati negli audit e nelle ispezioni attuate dalla Corte dei conti dello Stato, tuttavia, sono state Insufficiente a invertire il quadro della cattiva gestione delle politiche pubbliche e dell’inefficienza nell’applicazione delle risorse pubbliche destinate alla scuola superiore.

Quanto sopra espone la necessità di rafforzare l’attuazione delle verifiche operative e il monitoraggio periodico all’interno della Corte dei conti dello Stato, come strumento di valutazione ed efficacia delle politiche pubbliche rivolte alle scuole superiori.

L’esecuzione della Corte dei conti nella valutazione delle politiche pubbliche contribuirà all’efficienza della spesa pubblica, nonché allo sviluppo dei diritti sociali e alla riduzione delle disuguaglianze.

È giunto il momento di registrare che la vigilanza giuridica-formale non è sufficiente a soddisfare l’interesse pubblico. È necessario incoraggiare e ampliare la possibilità di partecipazione della società (controllo sociale) all’esercizio del controllo.

5. CONCLUSIONI

Sviluppando il tema del controllo esterno incaricato dei tribunali dei revisori dei conti sulle politiche pubbliche relative al liceo, che, in sintesi, si concentra sull’attuazione dei diritti sociali nel campo dell’istruzione, attraverso l’azione della Corte dei conti, Conformità agli obiettivi fissati nell’arte. 3 della Costituzione federale, che alla fine cerca la promozione della giustizia sociale.

Così, la previsione del principio di base della dignità della persona umana come fondamento dello Stato brasiliano, cerca di rafforzare la comprensione che la ragione dell’essere dello stato è quello di promuovere il bene di tutti.

La dignità dell’uomo contemporaneo nel contesto attuale, come valore socialmente affine, va ben oltre l’aspetto puramente soggettivo delle qualità morali ed etiche della persona, in quanto richiede il coinvolgimento dell’esistenza di condizioni materiali minime per Può sopravvivere e sviluppare la forma libera. Ma perché ciò avvenga, è essenziale che lo Stato sociale possa garantire l’efficacia dei diritti sociali brasiliani.

In questa congiunzione, alla luce della norma costituzionale brasiliana che sostiene l’applicazione dei diritti fondamentali ai cittadini, si verifica l’importanza dell’azione di controllo esterno incaricato dei tribunali dei revisori dei conti sulle politiche pubbliche volte a scuola superiore, e dovrebbe agire in cerca di economia, efficienza ed efficacia.

Pertanto, si spera che, in futuro, i diritti sociali in campo educativo raggiungano la piena efficacia nella promozione della qualità delle scuole superiori.

Tuttavia, l’importanza dell’intervento delle Corti dei revisori dei conti è chiara, che, adempiendo il suo ruolo rilevante nella realizzazione dei diritti sociali, contribuirà notevolmente a ridurre al minimo le disuguaglianze e le pratiche scorrette della scuola superiore in Brasile.

RIFERIMENTI

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4. Come la dottrina moderna è intesa, tra gli altri, le opere: la costituzione del governo e il legame del legislatore: contributo alla comprensione delle norme costituzionali programmatiche, di José Joaquim Gomes Canotilho; l’efficacia dei diritti fondamentali da parte di Ingo Wolfgang Sarlet; La legge costituzionale e l’efficacia delle sue norme costituzionali di Lus Roberto Barroso.

[1] Specializzazione in amministrazione e revisione contabile applicata al controllo esterno da parte dell’Università dello Stato di Santa Catarina-UDESC e laurea in amministrazione aziendale presso l’Università Statale di Santa Catarina-UDESC/Escola Superior de Administration and management-ESAG.

[2] Post-Dottorato in educazione (Universidade Federal de Santa Catarina), PhD in Scienze Umane (UFSC), sandwich Dottorato in comunicazione (Università di Roma), Master in Psicologia (UFSC), specializzazione in psicologia clinica e laurea in psicologia.

Inviato: agosto 2019.

Approvato: agosto 2019.

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Jadson Luís da Silva

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