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La successione dei compagni nel codice civile

RC: 62406
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CONTEÚDO

ARTICOLO ORIGINALE

SANTOS, Caio Oliveira dos [1]

SANTOS, Caio Oliveira dos. La successione dei compagni del Codice Civile. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno 05, Ed. 06, Vol. 01, pp. 182-190. giugno 2020. ISSN: 2448-0959, collegamento di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/legge/successione-dei-compagni

RIEPILOGO

Questo articolo legale è stato preparato come conclusione della laurea in giurisprudenza dal Jorge Amado Centro universitario. Il tema affrontato è di fondamentale importanza, perché c’era un’incertezza giuridica circa la successione del compagno nel codice civile attraverso l’art.1790, perché è dovere dello Stato proteggere la Famiglia con espressa disposizione costituzionale (art. 226 CF (Costituzione federale) /88) ma seguendo la guida della Costituzione federale e la giurisprudenza della Corte Suprema è stato istituito al fine di equiparare il matrimonio con l’Unione Stabile e il suo regime di successione come stabilito dal tema 498 di quel tribunale. Questo articolo intende dimostrare l’incostituzionalità dell’Art. 1.790 del Codice Civile e a tal fine è stata adottata la procedura bibliografica, che riunisce un gran numero di libri, articoli, leggi e giurisprudenza sull’argomento al fine di consentire una migliore comprensione delle particolarità di questa successione.

Parole chiave: Successione del compagno, protezione della famiglia, regime di successione, codice civile, diritto di famiglia.

1. INTRODUZIONE

L’articolo si propone di affrontare l’incostituzionalità dell’articolo 1.790 del codice civile del 2002, e il regime dell’art. 1.829 dell’attuale codice civile dovrebbe essere applicato, sia nelle ipotesi di matrimonio che in quelle di unione stabile. C’era molta incertezza giuridica sulla successione del partner, tuttavia, con il tema 498, la Corte Suprema ha finalmente equiparato la famiglia coniugale e l’unione stabile per stabilire la successione del partner allo stesso modo.

La Suprema Corte ha raggiunto questa decisione in considerazione del dovere dello Stato di tutelare la famiglia, oltre che la famiglia non è un’istituzione finale, ma un’istituzione intermedia per la promozione della dignità delle persone che la compongono e per la costruzione di una società più giusta ed egualitaria.

Pertanto, ogni famiglia ha il diritto di essere protetta dalla Costituzione federale, e questo, a sua volta, ha il dovere di fornire tutti i diritti che le famiglie hanno diritto, indipendentemente dal loro formato e dalla loro costituzione, ai sensi dell’articolo 226 della Costituzione federale del 1988.

Questo articolo sarà suddiviso in tre sezioni. La prima sezione si riferisce alla successione come un diritto fondamentale derivante dal principio della dignità della persona umana e dalle forme di interpretazione. Anche per quanto riguarda le tecniche di interpretazione a beneficio della famiglia costituite da un’unione stabile e con la conseguente dichiarazione di uguaglianza di successione matrimoniale.

La seconda sezione si riferisce alla concettualizzazione del termine “Famiglia”, il principio della pluralità delle entità familiari, dimostrando che questo concetto è molto più ampio di quanto espresso nella Costituzione federale, e dovrebbe essere data un’interpretazione più ampia, dal momento che tale elenco è solo esemplificante.

La terza sezione ha lo scopo di dimostrare la posizione dottrinale nel senso che l’art. 1.790 del codice civile sarebbe incostituzionale. Comprensione che è stata confermata dalla giurisprudenza della Corte Suprema attraverso il tema 498, mettendo fine a qualsiasi intesa contraria, promuovendo la pacificazione del tema.

Il metodo utilizzato in questo articolo scientifico sarà il metodo giuridico-sociologico che cerca la realizzazione concreta della legge, sempre mirando alle esigenze e alle esigenze sociali e al loro adattamento agli istituti giuridici. È necessario utilizzare questo tipo di ricerca poiché il tema lavorato fa parte della legge, una scienza umana, in cui “numeri freddi e precisi” non possono portare la profondità che si intende raggiungere.

Una ricerca che affronta il metodo giuridico-sociologico comprende le esigenze sociali facendo domanda agli istituti legali, poiché l’analisi a freddo della legge non è sufficiente. L’articolo si propone anche di lavorare sulla ricerca documentaria, con concetti dottrinali, concetti giurisprudenziali e la legislazione in questione. Pertanto, questo articolo ha come uso del metodo giuridico-sociologico nella ricerca di una ricerca dinamica. Dimostrazione di metodo, contenuto e qualità.

2. SUCCESSIONE COME DIRITTO FONDAMENTALE LA DIGNITÀ DELLA PERSONA UMANA

La successione stessa nel nostro sistema giuridico è un diritto fondamentale della persona umana, poiché onorando l’essere umano come soggetto di diritto, riconosce il diritto alla successione del “chi” in relazione ai suoi sopravvissuti. Valore intrinseco al nostro Stato di diritto democratico.

La dignità umana può essere considerata una Fondazione dello Stato, nella sua arte. 1 di CF /88, e deve essere seguita in tutti i rami possibili, abbiamo come esempio, il diritto civile, il diritto civile, il diritto penale, tutti i rami del diritto devono essere interconnessi con la dignità umana, in un modo che è un vero valore, per volontà costituzionale. La legge sulla successione e il diritto di famiglia, e come altri rami del diritto, devono seguire il valore intrinseco della dignità umana nel perseguimento della giustizia sociale.

Dobbiamo quindi comprendere i rami interpretativi del diritto per attribuire un significato alla norma dell’Art. 1790 del Codice Civile perché la buona interpretazione è quella che può interpretare il testo giuridico[2], non da solo, ma il suo spirito, le quattro interpretazioni, emergono come un modo per comprendere questo sentimento della legge, sempre alla ricerca dell’intenzione del legislatore, essendo la ricerca di un oggettivismo , esternalizzando i significati dell’ordine legale.

L’interpretazione grammaticale cerca il significato letterale di una particolare norma giuridica. In altre parole, abbiamo cercato di capire cosa voleva scrivere il legislatore, quali parole si usavano. L’etimologia della parola è presa in considerazione, cercando l’origine etimologica e applicando le regole di accordo o reggenza, verbale o nominale.[3]

Questa tecnica è criticata in considerazione del fatto che non dovremmo solo concentrarci su ciò che è semplicemente scritto, ma cercare altri mezzi di interpretazione. Se ci atteniamo alla grammatica della norma, commetteremo l’errore di essere positivisti, incompatibili con il nostro Stato di diritto costituzionale. L’interpretazione grammaticale dovrebbe sempre essere sugli altri metodi interpretativi insieme fino a formare il ciclo ermeneutico. L’interpretazione sistematica, a sua volta, analizza il contesto delle norme, alla vista delle altre norme all’interno dell’ambito dell’ambito giuridico che è considerato il tutto. Una vera e proprio inevitabile ricerca del senso globale in un insieme di ampio respiro, che coinvolge sempre una teleologia, vale a caso, una visione ampia del sistema giuridico stesso.[4]

L’interpretazione sociologica mira a comprendere la ragione di tale norma, a comprendere le sue relazioni sociali origina originate, e a cercare sempre di innovare nell’interpretazione futura, a cercare lo stesso scopo che ha dato origine a tale norma in considerazione dell’attuale necessità.

Tutti i mezzi interpretativi raccolti formano il ciclo ermeneutico, molto importante nella ricerca della corretta applicazione del diritto in considerazione, che le tecniche raccolte in modo chiaro, tenendo conto delle nuove realtà sociali, è importante perché il legislatore non può monitorare rapidamente i cambiamenti della società, è al ruolo interpretativo della comprensione attraverso questi metodi il miglior modo possibile di applicare la legge nel caso concreto.

Secondo questo articolo, l’intenzione è quella di utilizzare le tecniche interpretative a beneficio della famiglia formata attraverso l’unione stabile e con la conseguente dichiarazione di uguaglianza matrimoniale di successione con il compagno d’Arte.

3. CONCETTO FAMILIARE, PRINCIPIO DI PLURALITÀ DEGLI ENTI FAMILIARI, UNIONE STABILE

Dobbiamo interpretare la successione del compagno alla luce della CF /88, consentendo all’Unione Stabile come entità familiare, tenendo conto della realtà sociale teologicamente con il principio di uguaglianza della magna carta stessa nella sua quinto arte. 5. La famiglia è il nucleo esistenziale integrato da persone unite da legami socioafettivi, teologicamente dedicati a consentire la piena realizzazione dei suoi membri.[5]

Nella realtà fàtica quando appaiono situazioni concrete sulla successione del partner prima dell’art. 1.790 del codice civile, l’interpretazione data dovrebbe sempre essere nel senso di equiparare coniugi e partner, dando sempre loro un trattamento isonomico. Questa interpretazione si basa sul principio della pluralità degli enti familiari, avendo un’interpretazione teleologica, concisa, chiara, tenendo conto degli scopi sociali.

L’Entità Familiare formata dall’unione stabile, si basa su relazioni intersoggettive, e l’affetto è la ricerca di conquiste personali in cerca di felicità tra i due partner. L’affetto è la via per la costruzione di una diffusione dei valori all’interno della società stessa. Lato senso, la parola famiglia comprende tutte le persone legate dal legame di sangue e che provengono, quindi, da un comune tronco ancestrale, così come quelle unite dall’affinità e dall’adozione. Comprende coniugi e partner, parenti e simili.[6]

Il testo costituzionale ci fa venire in mente principi importanti, vale a dire l’uguaglianza costituzionale e il valore universale dell’sistema giuridico, che riguarda la dignità della persona umana (art. 1) un vero super principio, un valore da seguire da tutti i sistemi giuridici, sia esso costituzionale o infracostituzionale. Dobbiamo quindi concentrarci sulla Legge delle Famiglie, aderendo alla norma i rapporti intersoggettivi che sorgono nel tempo.

Su questo precetto costituzionale di uguaglianza, allora non ci dovrebbe essere discriminazione nei confronti degli enti familiari, in considerazione della natura multifamiliare del diritto di famiglia, quindi non dovrebbero esserci differenze rispetto all’Unione stabile e al matrimonio, entrambi sono famiglie e devono essere protetti dallo Stato e dalla Costituzione.

Poiché la Costituzione è una vera e proprio gerarchia di valori, che rappresenta la famiglia uno di questi valori previsti dall’articolo 226, n. 3, prevedendo che lo Stato dovrebbe tutelare gli enti familiari, già nel momento in cui il codice civile del 1916 era in vigore, i principi in cui si trovavano non dovevano essere seguiti, dato che il Codice era precedente alla Costituzione e di conseguenza i principi costituzionali dovevano prevalere di fronte al vecchio codice civile , poiché erano incompatibili.

Il codice precedente era altamente discriminatorio, stabilendo differenze tra uomo e donna, attribuendo l’unione stabile al carattere di concubina, discriminando i figli al di fuori del rapporto di matrimonio. Tutto questo trattamento discriminatorio è inaccettabile dalla Costituzione federale del 1988.

Sarebbe impossibile non concedere diritti di successione all’Unione stabile, o addirittura proporre difficoltà perché lo Stato generalmente protegge le famiglie, l’Unione stabile è una famiglia conviviale e quindi il diritto alla successione del Compagno dovrebbe essere riconosciuto.

4. POSIZIONE INDOTTRINATIVA E GIURISPRUDENZIALE SULLA COSTITUZIONALITÀ DELL’ARTICOLO 1.790

È proprio per questo percepire l’incostituzionalità della norma giuridica che disciplina il diritto di successione del partner (art. 1.790 del Codice Civile del 2002, che rinvia la tutela dell’eredità al partner in modo inferiore ai diritti garantiti al coniuge), per essere divorziato dall’effettiva protezione della persona umana, negandone la piena realizzazione e dignità e, di conseguenza, di fronte alla Grande Legge.[7]

La soluzione pratica che ha sottolineato la dottrina sarebbe la parte interessata a proporre l’azione di successione per chiedere l’incostituzionalità dell’art. 1.790 del Codice Civile nel Controllo Diffuso della Costituzionalità, in considerazione della tesi che il partner dovrebbe avere diritto alla successione senza limitazioni degli articoli d’arte. 1.790 del Codice Civile.

Si dovrebbe procedere, quindi, con l’interrogatorio del trattamento del compagno come erede necessario, garantendo il legittimo importo del 50% del patrimonio netto del suo defunto vivente al fine di aprire la successione, con la morte del “il cui”.[8]

Secondo la recente giurisprudenza della Suprema Corte, attraverso il tema 498, essa ha pacificato la questione dichiarando incostituzionale la distinzione dei regimi di successione tra coniugi e partner prevista nell’art. 1.790, e dovrebbe essere applicata sia al matrimonio che all’Unione Stabile che il regime previsto nell’art. , decisione del 2017 che porta certezza del diritto.

La Corte Suprema ha sottolineato che distinguere i diritti di successione tra le famiglie formate attraverso l’Unione Stabile e la famiglia formata attraverso il matrimonio violerebbe il principio di uguaglianza delle famiglie, la dignità umana, la proporzionalità.

5. CONCLUSIONE

In questo articolo, abbiamo cercato di affrontare l’incostituzionalità dell’arte. 1.790 c.c. alla luce delle modalità interpretative alla luce della Costituzione, dei principi costituzionali di uguaglianza delle famiglie, dignità umana, proporzionalità, pluralità degli enti familiari, il tema 498 della STF (Corte federale di giustizia), il dovere dello Stato a tutela della famiglia, Diritto di successione come diritto fondamentale.

La tutela familiare per l’istituzione denominata Unione Stabile, basata sul principio della pluralità degli enti familiari che è positiva nell’Art. 226 di CF /88, merita pari tutela giuridica destinata all’entità familiare matrimoniale, considerando che l’elenco previsto è solo un esempio ed è destinato a proteggere tutte le famiglie da parte dello Stato.

Di conseguenza, in uno Stato di diritto democratico non si può ammettere alcun tipo di discriminazione della famiglia costituita da un’unione stabile rispetto alla famiglia matrimoniale in considerazione del comandamento interpretativo della stessa Magna Carta di tutela di qualsiasi entità familiare.

In questo contesto la Corte Suprema attraverso il controllo della costituzionalità attraverso il tema 498 ha capito ciò che la dottrina ha a lungo sostenuto per l’applicazione del regime dell’Art. 1829 del Codice Civile del 2002 sia nei regimi di successione per l’Unione Stabile che per il compagno, senza ulteriori dubbi sull’incostituzionalità dell’art.

6. RIFERIMENTI

AMORIM, Sebastião Luiz; OLIVEIRA, Euclides Benedito de. Inventário e partilhas: direito das sucessões teoria e prática. 16. Ed. São Paulo(SP): LEUD,2003.

CAHALI, Francisco José; HIRONAKA, Giselda Maria Fernandes Novaes. Direito das Sucessões. São Paulo(SP): Revisto dos Trinais, 2007.

DIAS, Maria Berenice. Manual de Direito das Famílias. São Paulo(SP): ED. Revista dos Tribunais, 2007.

DINIZ, Maria Helena. Curso de Direito Civil Brasileiro: volume 6: Direito das Sucessões. São Paulo(SP): Saraiva, 2004.

FARIAS, Cristiano Chaves de; ROSENVALD, Nelson. Direito das Famílias. Rio de Janeiro: Lumen Juris,2010.

GONÇALVES, Carlos Roberto. Direito Civil brasileiro, volume 7: direito das sucessões. São Paulo(SP): Saraiva, 2011.

SOARES, Ricardo Maurício Freire. Hermenêutica Jurídica. São Paulo(SP): Saraiva, 2013.

SUPREMO TRIBUNAL FEDERAL. Recurso Extraordinário nº 646721. Disponívelem<http://www.stf.jus.br/portal/jurisprudenciaRepercussao/verAndamentoProcesso.asp?incidente=4100069&numeroProcesso=646721&classeProcesso=RE&numeroTema=498#>Acesso em:17 Dezembro 2019.

APPENDIX – RIFERIMENTI FOOTNOTE

2. SOARES, Ricardo Maurício Freire. Hermenêutica Jurídica. São Paulo(SP): Saraiva, 2013. p.39.

3. Idem. p.32.

4. Idem

5. GAGLIANO, Pablo Stolze; PAMPLONA FILHO, Rodolfo. Novo curso de direito civil: direito de família. 2. ed. ver., atual. e ampl. São Paulo: Saraiva, 2012, p. 43.

6. GONÇALVES, Carlos Roberto. Direito Civil brasileiro, volume 7: direito das sucessões. São Paulo(SP): Saraiva, 2011. p.17.

7. FARIAS, Cristiano Chaves de; ROSENVALD, Nelson. Direito das Famílias. Rio de Janeiro: Lumen Juris,2010. p. 432.

8. Idem. p.429.

[1] Legal advisor presso Energia Brasil. Ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso il Jorge Amado University Center (2015). Post si è laureata In Giurisprudenza e Processo del Lavoro da LFG in collaborazione con l’Università di Anhanguera (2016-2017) con un carico di lavoro di 426 ore. Specialista in Scienze Criminali con un carico di lavoro di 360 ore (2018-2019). Post-laurea Lato Sensu in Diritto Animale da Uninter in collaborazione con la Scuola della Magistratura Federale di Paranà (Esmafe).

Inviato: Aprile, 2020.

Approvato: giugno 2020.

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Caio Oliveira dos Santos

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