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Definizione del concetto di bene immobile nella dottrina e nell’ordinamento giuridico costituzionale – Responsabilità civile brasiliana e internazionale: articolo 1.225, punto I, della legge 10,406 del 10 gennaio 2002, che istituisce il codice civile brasiliano

RC: 73144
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DOI: 10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/bene-immobile

CONTEÚDO

ARTICOLO ORIGINALE

COSTA, Josécley Dos Santos [1]

COSTA, Josécley Dos Santos. Definizione del concetto di bene immobile nella dottrina e nell’ordinamento giuridico costituzionale – Responsabilità civile brasiliana e internazionale: articolo 1.225, punto I, della legge 10,406 del 10 gennaio 2002, che istituisce il codice civile brasiliano. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno 05, Ed. 12, Vol. 08, pp. 24-42. dicembre 2020. ISSN: 2448-0959, Link di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/legge/bene-immobile, DOI: 10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/bene-immobile

RIEPILOGO

L’offerta di questo mestiere mira a definire il concetto di immobiliare. Tracciare un panorama evolutivo storico generale, dalla preistoria ai giorni contemporanei, riferendosi al Diritto Reale, su scala globale, riferendo le ragioni storiche, i sistemi sociali ed economici al rapporto della proprietà immobiliare, che ne ha portato l’aspetto e lo sviluppo ai conglomerati che hanno fondato le città. Compresa la creazione del suo concetto a carattere nazionale e internazionale, ordinato da sistemi di governi nei loro regimi governativi, con un focus interdisciplinare, fornendo non solo basi, più comprendendo anche i fattori dell’industria edile, motivo del vettore economico dei carri delle piccole economie, proprietà pubbliche e private attraverso la vita quotidiana, visualizzando la traiettoria dell’osservazione di un ricercatore al risultato di questo lavoro , da cui è stato condotto in una sequenza logica. La metodologia si basava sulla ricerca bibliografica, un approccio al problema, utilizzando i metodi: procedura induttiva, storica, con quella dell’osservazione della vita reale, corrispondente alla delimitazione del tema, portando ad un percorso specifico, cioè a definire il concetto di proprietà immobiliare. Che vanno dai risultati più particolari, alle leggi e alle teorie dottrinali, in una comunicazione ascendente. La domanda e il problema di questo lavoro risiedono nella domanda: cos’è il settore immobiliare? Vale la pena chiarire, il diritto del proprietario e della sua facoltà, presente nel codice civile brasiliano in vigore. L’origine degli immobili nella storia nasce nel Medioevo, nel Medioevo sorge la facoltà del proprietario, tra le altre apparizioni, quali: condominio, dicotomia: terre pubbliche e private, possesso, nomenclatura: Diritto Reale, ecc. In diverse costituzioni, codici e legislazione internazionale, la definizione di questo concetto non è stata trovata.

Parole chiave: Immobiliare, diritto brasiliano, internazionale.

1. INTRODUZIONE

Il presente lavoro mira a definire il concetto di immobiliare, che è abitualmente il più ampio diritto dell’umanità in relazione ai diritti di proprietà soggettivi. Diventare un vero diritto del primato intorno alla portata in tutti i diritti delle cose del codice civile brasiliano, seguendo come un diritto fondamentale, essenziale e indispensabile, presente nell’articolo 17 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini, secondo il quale ogni persona umana ha il diritto di avere il suo immobile, la sua residenza, dove può essere sede della sua famiglia in armonia con la libertà , la pace, la vita e la sicurezza che la casa abbraccia tra le persone. Gli immobili, cioè la proprietà privata, sono esposti e inaugurati nel caput dell’articolo 5 della Magna Carta del 1988, garantito ed espresso nel punto XXII. Il settore immobiliare è il principio dell’ordine economico determinato dall’articolo 170, punto II, della Costituzione federale brasiliana del 1988 (GUERRA, 2011).

È un diritto che, di per sé, non salvaguarda le libertà e l’autonomia dei diritti civili, di renderla giusta e infallibile, ratificando questo strumento efficace, che crea un cerchio autonomo con il proprietario mediante reciproca revisione statale, senza essere afflitto da violazioni della società, è necessario che il titolare adempia alla funzione sociale di proprietà immobiliare, ma nondimeno , questo nobile diritto non ha fino a ieri un concetto che lo definisce.

A Roma, l’imperatore Giustiniano si avvicina alla definizione del concetto di immobiliare, definendo il concetto di diritto di proprietario, su cui si basa il diritto civile brasiliano. Il Codice Civile Brasiliano, realizzato dal Professor Miguel Reale, segue la stessa comprensione del diritto romano, data vênia non definisce il concetto di immobiliare, obiettivo di questo Articolo Tecnico Scientifico.

E, poiché si tratta di un tema senza precedenti, sarà l’occupazione di questo lavoro di completamento del corso di laurea, (MBA) in diritto immobiliare. Per rendere conto di questa indagine metodologica, la metodologia applicata a questo studio si è basata sulla ricerca bibliografica, su un approccio più ampio al problema, utilizzando il metodo induttivo, avvicinandosi ai fenomeni e portando ad un percorso specifico, cioè definendo il concetto di immobiliare.

Andando dai risultati più particolari, alle leggi e alle teorie dottrinali, in una comunicazione ascendente, utilizzando il metodo della procedura storica insieme a quello dell’osservazione della vita reale, corrispondente alla delimitazione del tema, cioè, vale la pena dirlo, la Definizione del Concetto di Proprietà Immobiliare, articolo intrinseco 1.225, punto I, della Legge 10.406 del 10 gennaio 2002, Istituzione del Codice Civile Brasiliano.

Teoricamente, questo studio si basava principalmente sul diritto romano, sulle leggi aliene e in particolare sui maestri e giuristi del diritto reale occidentale, il professor Orlando Gomes, il professor Miguel Reale, l’imperatore Giustiniano, Karl Marx e Proudhon, quando si occupa di diritto immobiliare.

Il diritto delle cose porta il vero diritto, che a sua volta è il responsabile del rapporto legale di una persona con un bene materiale o immateriale, è un diritto di un titolare che cade sulla cosa. L’articolo 1,225 del codice civile brasiliano del 2002, porta una lista fiscale sul diritto reale, ci occuperemo in particolare di proprietà, inerente al punto I, cioè immobiliare.

Il diritto alla proprietà di beni immobili, vale la pena chiarire, il diritto del proprietario, avviene ai sensi dell’articolo 1.227 del Codice Civile Brasiliano in vigore, che dice che: “I diritti immobiliari costituiti, o trasmessi da atti tra i vivi, sono acquisiti solo con la registrazione nel Registro immobiliare di questi titoli (Artt. da 1.245 a 1.247), ad eccezione dei casi espressi nel presente Codice”, (VADE, 2002).

L’articolo 1,228 dello stesso codice porta alla facoltà del proprietario sugli immobili quando dice che: “Il proprietario ha il diritto di utilizzare, godere e disporre della cosa, e il diritto di restituirla dal potere di chi la possiede o la detiene ingiustamente”, (VADE, 2002).

Ci occuperemo specificamente nella speranza di definire il concetto di immobiliare, perché il codice civile brasiliano ha nascosto il concetto, perché capisce attraverso la metafisica quantistica che nessuno crea almeno nulla scoperto dalla ricerca scientifica, insegnata da René Descartes.

Il Codice Civile informa solo le condizioni di acquisizione dell’immobile e della facoltà del proprietario, quando si occupa di Diritto Reale. Ad un certo punto, quando si tratta del diritto di proprietà immobiliare, sarebbe di grande valore per la comunità scientifica, comprendendo, perché è un diritto fondamentale e umano, la definizione di questo concetto è di fondamentale importanza quando si instilla, che cos’è il settore immobiliare?

A seconda della necessità interpretativa, è che il legislatore non l’ha spiegato, quindi questo lavoro sarà occupato di far emergere in campo dottrinale e giuridico il concetto dovuto e molto atteso, in modo attuale e moderno.  L’opera sarà suddivisa in tre fasi la prima porterà informazioni in generale, nella seconda fase inizierà con un approccio storico evolutivo al settore immobiliare, a partire dall’origine ai giorni nostri, affrontando in ogni epoca l’evoluzione di questo diritto di fronte all’umanità, e porre fine alla conclusione del concetto di immobiliare, con un prisma costituzionalista e civilista , il compito di questo lavoro.

2. EVOLUZIONE STORICA

Attraverso il ragionamento darwiniano, all’inizio dell’umanità, quando l’uomo preistorico abitava la terra, non c’era alcuna nozione di proprietà, figuriamoci immobiliare. Vivevano in modo nomade in piccoli gruppi familiari, raccoglitori di frutta e cacciatori di animali, non stabilivano territori. Dopo un certo periodo, gruppi di famiglie divennero clan, questi iniziarono a popolare e stabilirsi in territori che li delimitano, così iniziarono le prime città antiche. Sul territorio europeo arrivarono le prime città-stato, ad esempio: Sparta, Celta, Grecia, Atene e Roma; in Medio Oriente: Mesopotamia, Israele, Siria e Babilonia, Africa ed Egitto. Così, dato questo requisito, tra gli altri, porta il cambiamento di età nella storia.

L’origine degli immobili nella storia dell’umanità nasce nell’età antica, attraverso il possesso nella società greco e romana, e servì come lesena per avere un legame con la religione, secondo Fustel Coulanges, nella sua opera La Cité Antique (Il centro storico). Le loro abitazioni avevano un carattere intimo e familiare, sempre protetto dagli dei delle città, come la dea Atena, il Partenon della polis greca, la città-stato di Atene. Descritto da Omero, come una città murata che in cima era la residenza degli dei, il tempio, e in fondo le residenze degli umani, quando raffigura le Aprocoles, “germoglia il condominio urbano”. (Il nostro Grifone). C’erano dei delle case, un dio domestico che consaciò gli immobili, la casa; uno sconosciuto che va oltre il luogo dell’altare commetterebbe una grave malvagità, se non avesse avuto l’autorizzazione del capo famiglia, (GUERRA, 2011).

Si percepisce che il rapporto del diritto immobiliare è stato fatto in modo religioso, non si parlava di funzione sociale della proprietà, la funzione della domus aveva un carattere religioso. Nell’antico periodo di poche scoperte, Théos, dio in greco, rispose alle domande, poiché i tempi antichi servivano come protezione dell’inviolabilità del domicilio, cioè della casa sulla protezione divina. Nell’età antica era molto comune sincronizzare legge e religione, a causa di questo fatto narrato sopra sorge l’inviolabilità del domicilio, che è presente al punto XI dell’articolo 5 della Carta politica del 1988 del Brasile (Grifone nostro).

A Roma, i Romani non definivano gli immobili. In effetti, hanno definito il diritto di proprietà. Arrivano nel Medioevo, sulla base di leggi riscritte dei primi imperatori. Giustiniano compila diverse leggi sparse e crea il primo codice civile dell’umanità del mondo occidentale, chiamato Corpus Iuris Civilis Romani. Composto da quattro libri: (Institutiones, Codex, Novella e Digesto).

I giuristi romani estraeno il concetto di diritto di proprietà, dato dalla facoltà del proprietario. “Così, sulla base di una riscrittura di Costantino (C. IV, 35, 21), relativo alla gestione aziendale, ha definito il proprietario come suae rei moderator er arbiter, (reggente e arbitro della sua cosa).” (GUERRA, 2011, p. 30).

L’Impero Romano a quel tempo deteneva una vasta estensione territoriale, infatti non era a Roma, ma a Costantinopoli su richiesta dell’imperatore Iustinianus Augustus (Giustinianougusto), nel periodo corrispondente alla metà del VI secolo definì il concetto di proprietario. Un altro frammento del Digesto traduce il diritto di possessore, corrispondente al possessore di buona fede, dedotto che il possesso sarebbe stato:

Jus utendi et abutendi, che sarebbe il diritto di usare e abusare della loro cosa, e un’altra legge del Digestin in cui è definita la libertà, ha portato all’applicazione di questo concetto alla proprietà che poi sarebbe: Naturalis in re facultas eius quod cuique facere libet, nisi si quid aut ui aut iure prohibetur, traducendo: facoltà naturale di fare quello che vuoi sulla cosa , ad eccezione di ciò che è sigillato con la forza o la legge, (GUERRA, 2011, p. 30).

Così, le città sono, circostanzialmente e successivamente, di fronte al rapporto sincreetico con la legge insieme alla religione, entrambe inerenti alla proprietà, concomitanti con il proprietario di immobili privati per scopi residenziali, prima dell’emergere del commercio e lo sviluppo dei centri urbani era praticato negli immobili rurali, dall’agricoltura e dall’allevamento del bestiame.

Il conglomerato di proprietà residenziali comuni, dopo l’esodo rurale del declino feudale, di cui ci occuperemo spesso in seguito, fu la gens, per la formazione delle prime città medievali, vale la pena ricordare che c’erano città costruite fino all’età antica, come: Roma, che in quel momento aveva distribuzione dell’acqua attraverso condotte e servizi igienico-sanitari di base. L’area urbana consisteva nell’area delimitata dove si trovava il quartier generale del governo, mentre l’area rurale era le piccole frazioni di terreno intorno a questa zona centrale, dove i contadini vivevano in proprietà rurali.

Generalmente era un bene di famiglia, nella casa abitava i familiari, le famiglie e i servi, era da qui inalienabile. In questo momento l’immobile era di natura collettiva, una sorta di condominio infatti, a causa dell’immobile appartenente a più di una persona, da qui l’idea di più proprietari circa lo stesso bene, nasce il condominio (Grifone nostro).

Il feudalesimo del Medioevo consisteva in un sistema di terra, dato dallo sfruttamento delle terre rurali dei monarchi, che acquisì dopo pesanti combattimenti, sorge i condomini residenziali rurali, dove i vassalli costruirono le loro residenze tra le mura del regno, vicino ai castelli. Un periodo di grande miseria e violenza dopo l’evento della Santa Inquisizione, che affliggeva il popolo comune, di cui persero la proprietà, lasciando in Europa, solo le terre della Chiesa e dei re, da qui la terminologia Vera Legge (Nostro Grifone).

Fondamentalmente i proprietari terrieri erano i monarchi e la chiesa, una società che aveva come regime di governo il monarchico assolutista, il potere si concentrava interamente sulle mani dei monarchi e del clero, un’economia di sussistenza agraria, basata sul lavoro servile, dove la terra era concessa dal signore feudale al vassallo, in cambio di obblighi. Si è trattato di un sistema politico-economico-sociale-agrario che ha avuto luogo in Europa.

I signori feudali erano proprietari di grandi tratti di terra, mentre gli operai erano chiamati servi, si tenne una cerimonia vassallo, dove il cosiddetto signore feudale passò il possesso della terra in cambio della produzione agricola. Il sistema feudale richiedeva la produzione di cibo attraverso un’agricoltura sociale del regno, nel sforzo di promuovere la necessità di sussistenza degli abitanti del feudo. Così, la genesi della funzione sociale della proprietà (Grifone nosso) è germinata.

Il territorio del Feudo era diviso in tre parti. Il primo fu smembrato e delimitato, e fu chiamato dominium, era la parte della terra riservata esclusivamente al signore feudale e lavorata dal servo; il secondo comune era destinato alle foreste e ai pascoli, di cui potevano essere utilizzati sia dal signore che dal servo; mentre la terza terra del servile mite, che era la parte che corrispondeva ai servi, appare lo smembramento (il nostro Grifone).

A causa di questo sfruttamento degli insum dalla terra, la proprietà comune appartenente al gruppo di individui, che appartenevano alle famiglie, l’altra appartenente al monarca, sorge le due caratteristiche della proprietà romana, quindi la cosiddetta dicotomia: terre pubbliche e private (Gryphon ours).

Il Medioevo rifiutò la proprietà esclusiva del diritto romano e divenne segnato dal sistema feudale, un’economia basata sullo sfruttamento agrario, l’agricoltura era l’attività che generava la ricchezza sociale dell’epoca, in passato, essendo proprietari terriera, era sinonimo di ricchezza.

Dato lo sfruttamento dei monarchi sul vassallo, durante un certo periodo di tempo, in cui per contratto i contadini furono lasciati dalle eccedenze agricole, di cui furono venduti nelle fiere libere medievali. Questi si riunirono con i loro pecúlios estratti dalle loro fatiche si ribellarono al re, causando il declino del sistema feudale, iniziando una nuova classe emergente con l’epiteto di borghese.

Alleata dell’Illuminismo, che confutava il modello di governo, all’epoca si aggiungeva ai resti problematici delle condanne a morte della Corte della Santa Inquisizione, dove i re con i chierici prendevano le terre e la vita delle persone della società medievale europea, arrivò la rivolta, dove successivamente provocherò l’espansione marittima. Dal XV al XVIII secolo, paesi come Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra cercarono il possesso di nuove terre, anche nelle Americhe. L’Europa stava vivendo un periodo di epidemie, mancava di manodopera nei campi, declinava il feudalesimo, le guerre erano rimaste e mancava l’oro, il commercio iniziato un secolo fa avrebbe sofferto la sua prima depressione.

3. IMMOBILI IN DIRITTO BRASILIANO

Nella colonia Brasile avevamo capitanerie ereditarie, che portavano lo stesso obiettivo della produzione agricola importata dal sistema feudale, dalla corona portoghese. Il terreno era suddiviso in lotti o appezzamenti di ampie estensioni territoriali, tutti terreni destinati a produzioni agricole che cercavano il miglior uso del suolo, portando la stessa funzione della produzione agricola europea, dove il mercato europeo veniva promosso con il commodities. In particolare, tali rapporti alludono al periodo coloniale, quando il Brasile aveva un enorme territorio libero da colonizzare, incentivando l’esplorazione e la colonizzazione dell’interno.

Tuttavia, questa colonizzazione è avvenuta in modo disorganizzato, per quanto riguarda la distribuzione del suolo riferito alla costa del mare, entrando all’interno del territorio brasiliano, non c’era precisione nella demarcazione della terra, da cui veniva sfruttata dagli europei, che hanno istituito il modello coloniale. Hanno concesso gigantesche proprietà immobiliari ambientali, un’immensa foresta atlantica era disponibile per la deforestazione, nella speranza di trasformarsi in proprietà rurali, ora urbane, da cui hanno raggiunto il confine degli stati di Goiás, Mato Grosso, Tocantins e Maranhão, chiamati questo grande territorio geografico di lamanti.

Geograficamente, osserviamo i ritagli di territori inerenti al globo terrestre nelle demarcazioni geografiche, dove ci sono stati conflitti nel corso della storia con una demarcazione delle linee nelle curve, cioè non tangenti. Poiché il possesso ha un carattere di dinamismo, è stato dilatato e diminuito, anche se c’era la tecnologia geodetica della marcatura territoriale, in questo momento, questo non accadrà sull’isola di Vera Cruz, in Brasile. In altre regioni che non erano in conflitto, c’erano demarcazioni in linee tangenti e rette. Un esempio particolare è la nazione degli Stati Uniti d’America (USA), che la costa dell’Oceano Atlantico, dove arrivavano gli inglesi c’era una demarcazione sottilmente non tangente, in curve, mentre l’ovest, verso le coste dell’Oceano Pacifico, le demarcazioni sono prevalentemente in linee rette, tangenti, essendo in grado di affermare, che sono figure geometriche chiamate poligoni regolari e irregolari, inseriti in mappe geografiche.

Manifestando l’età moderna, il Real Estate diventa un diritto fondamentale, un istituto legale inconcepibile al diritto privato, diventando un diritto civile, inerente al diritto familiare e commerciale. Passano alcuni anni e il diritto di proprietà immobiliare fa parte dell’ordine economico e finanziario.

Lo Stato di diritto democratico moderno, ha la sua frontiera di transizione il volto dello Stato monarchico assolutista del XVIII secolo, e che ha portato a cambiamenti nelle relazioni sociali. Gli storici considerano una pietra miliare di quest’epoca la caduta della bastiglia, concludendo la Rivoluzione francese. L’età moderna nasce contemporaneamente all’Illuminismo e, di conseguenza, scoppia il germoglio dello Stato di diritto democratico moderno, sostenuto dai diritti di uguaglianza, fraternità e solidarietà, integrando loro il diritto di proprietà degli immobili privati.

La proiezione immediata nell’ordinamento giuridico, insieme all’individualismo che ha segnato i codici civili nei secoli passati. Come reazione dell’Illuminismo ai privilegi del sistema feudale, permise all’individuo di isolarsi dagli altri nell’uso, nel godimento e nel godimento dei suoi beni, in modo assoluto ed esclusivo. (GUERRA, 2011).

Il diritto romano inizialmente usava il termine dominium e poi proprietas, come potere di una persona sul suo immobile, estendendosi ai beni mobili e persino alle persone. Successivamente, l’età contemporanea arrivò, ai nostri tempi, attuale periodo della storia occidentale, portando la disordinata crescita dell’urbanizzazione, di fronte ai diritti immobiliari, alla costruzione di baraccopoli e ghetti, costruzioni irregolari, assegnazioni clandestine, mancanza di approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari di base.

Frane, inondazioni, occupazioni illegali, tiri senza base di sostegno, fognature in cielo aperto, mancato rispetto ambientale, in decenni hanno portato a numerosi problemi con cui le popolazioni delle città brasiliane, fino ad oggi, non parlavano di leggi di linee guida urbane. Tuttavia, con il costante aumento della popolazione, la terra divenne sempre più rara e costosa, derivante da allora sui problemi sociali ad essa correlati, evidenziando la mancanza di alloggi, conflitti agrari e speculazioni sul mercato immobiliare.

Nel corso della storia molti sono stati i capi d’intesa, più infatti, appare prima il possesso di immobili, l’avvento della proprietà immobiliare, vale la pena dire per una migliore spiegazione, il diritto alla proprietà del bene immobile è presentato nell’Estado Novo, in quanto questo, essendo al servizio dei cittadini, vale la pena dire lo Stato democratico di diritto. Creare istituzioni di sportelli informativi sulle registrazioni di immobili chiamati Real Estate Records Registry, post-burocrazia, offrendo certezza giuridica, quando tutti sanno che nessuno può discutere con successo della proprietà del proprietario dopo la registrazione di atti pubblici, sorge infatti, e per legge, la proprietà di immobili (Our Griffin).

La proprietà ci avvicina al dominio, e può essere nel senso di ciò che è proprio di qualcuno, o qualcosa è di proprietà di qualcuno, e può essere una proprietà di cui è distinta da un’altra proprietà, una proprietà rurale o urbana, un terreno, un edificio, una casa, un sito, una fattoria, ecc.

In termini di XX secolo, la prima metropoli brasiliana arriva nel 1950, nella città di São Paulo. A quel tempo c’era un grande esodo rurale in Brasile, principalmente dai nord-est, che puniti dalla siccità, sognavano una vita migliore nella terra del droo, attraverso lavori di costruzione civile. All’inizio il Brasile era prevalentemente rurale, poi è prevalentemente urbano, con la più grande popolazione nelle aree urbane.

Ma il processo di urbanizzazione si è svolto in modo disordinato, le leggi attuali come la legge n. 10.257/2001, chiamata Statuto della Città, una legge nuova e generica, dove porta i requisiti della Politica Nazionale di Urbanizzazione, dove le città che hanno la loro popolazione superiore a venti (20) mila abitanti sono obbligate per ordine costituzionale, con fulcro nel caput dell’art. 182 e il suo § 1 per legiferare, creando leggi organiche al fine di portare a linee guida di danza territoriale per la parcellazione del terreno. Le città con una popolazione inferiore a venti (20) mila abitanti non hanno alcun obbligo di creare un piano generale, ma non sono impedite di crearle, anche se la legge non ha proibito, essendoci una presunzione di permesso.

4. IMMOBILI IN DIRITTO INTERNAZIONALE

In diverse Costituzioni, Codici Civili e Leggi Internazionali, la definizione del concetto di immobiliare non è stata trovata, in questo modo le seguenti sono alcune leggi aliene, inframenzionati:

In Francia, dopo la presa della bastiglia, l’Assemblea Nazionale Costituente francese iniziò a redigere la Costituzione. Allo stesso tempo, una commissione di deputati aveva deciso di scrivere un preambolo agli ideali della rivoluzione. Riuniti: Thomas Jefferson Ambasciatore americano a Parigi, marchese de La Fayette, vincitore della guerra d’indipendenza degli Stati Uniti, il conte di Mirabeau, tra gli altri (CASTILHO, 2019).

Secoli dopo, in un’assemblea pubblica a Parigi, Pierre Joseph Proudhon chiede al pubblico: cos’è la proprietà? Karl Marx che era seduto tra il pubblico rispose con altre domande: “Proprietà? Ma quale proprietà? Privato, proprietà borghese? La risposta a questa domanda di Proudhon alla quale Karl Marx non ha risposto è l’obiettivo di questo lavoro. Economisti e sociologi di tendenza socialista del XX secolo, influenzati dai precursori del XVIII secolo che difendevano la proprietà in generale come proprietà sociali naturali, come il maestro Pierre Joseph Proudhon nella sua opera Qu’est ce que LA PROPRIÉTÉ, cioè “Cos’è la proprietà”, al tempo di Karl Max che dichiarò la proprietà privata (immobiliare) di origine borghese , aveva un carattere capitalista, fondato sul proprietario terriero medievale che originò la classe borghese, ora capitalista.

Si noti che il diritto francese non ha concettualizzato gli immobili, è considerato un diritto sottilmente costituzionale. È istruito e ospitato nell’art. 17 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini. Poiché la proprietà è un diritto inviolabile e sacro, nessuno di esso può essere privato, a meno che il bisogno pubblico legalmente provato non lo richieda evidentemente e a condizione di un indennizzo equo e preventivo.

È inviolabile e il cittadino francese non sostiene la privazione di questo diritto. Solo su un indennizzo equo e preventivo. Il 16 gennaio 1982 è stato concesso il valore costituzionale del patrimonio immobiliare, inserito in relazione ai principi espressi dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini, salvaguardando il diritto di proprietà immobiliare, designarlo come obiettivo della società politica posizionarlo a livello di libertà, solidarietà e fraternità, garantendo le sue sicurezze e resistenza all’oppressione(GUERRA, 2011).[2]

In Italia, ai sensi del diritto costituzionale e del diritto civile italiano, il settore immobiliare è strettamente la funzione sociale. Da cui ottiene un significato definitivo e positivo da parte del conduttore, in un’essenza di natura sociale e non dal punto di vista economico. È una materializzazione dei principi fondamentali, esclusivamente: la dignità della persona umana e quella della giustizia sociale. Il proprietario dell’immobile, entra in associazione con altri cittadini, giustamente trasportatori di eventi legalmente rilevanti, (GUERRA, 2011).

La Costituzione della Repubblica italiana, al titolo III, della parte delle relazioni economiche, inerente all’articolo 42, qui di seguito citata, in particolare la traduzione:

La struttura è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, alle entità o ai singoli individui. L’Immobile è riconosciuto e garantito dalla legge, che ne determina le forme di acquisizione, possesso e limiti, al fine di garantirne la funzione sociale e renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere espropriata, nei casi previsti dalla legge e ad eccezione dell’indennizzo, per motivi di interesse generale. La legge stabilisce le norme e i diritti di successione legittima e testamentaria, non e i diritti dello Stato sulle successioni.

Il tema della funzione sociale della proprietà è profondamente legato all’attuale disuso dell’inflessibile separazione tra diritto pubblico e privato. Sembra contraddittorio, cosa che in realtà non lo è, che la funzione sociale della distinta proprietà italiana di Barassi, negli anni Quaranta del Novecento, abbia dichiarato che avrebbe dovuto essere prestigiosa. Il settore immobiliare è un potere di cui il nucleo si trova nel mezzo delle proprie demarcazioni, il concetto dubbio che un tempo aveva più di un’interpretazione, diventa uno, in una fusione tra individuo e società. A ciò che sembrava essere di comprensione contraria o paradossale, quando si interpreta l’articolo di cui sopra. Si intrecciavano, completandosi a vicenda in una giunzione, formando un assioma completo, in pro del bene comune, in un principio collettivo diffuso, (BARASSI, 1943, apud GUERRA, 2011).[3]

Si noti che il diritto italiano non concettualizzava l’immobile solo detto che poteva essere pubblico o privato, rispondendo alla funzione sociale, che in assenza di essa può essere espropriata, cioè espropriata, per indennizzo.[4]

In Spagna, l‘articolo 33 della Costituzione spagnola individua il diritto di proprietà degli immobili privati, vale a dire il diritto di possedere l’immobile, assegnando lo status di diritto fondamentale costituzionale. Nella lettera spagnola il diritto alla proprietà immobiliare privata porta diversi attributi soggettivi inerenti ai punti 1, 2 e 3 sulla cosa, determinando un gruppo di doveri e obblighi determinati dalla legge, rispettando i valori e gli interessi collettivi.

All’art. 33 della Costituzione spagnola, specifica per la parte dei diritti e dei doveri del cittadino, riconosce il diritto di proprietà privata e di successione, nonché la funzione sociale di tali diritti, da cui sarà definito il loro contenuto, conformemente alle leggi che li disciplinano.  Il bene e il diritto privato sono garantiti dalla legge, salvo che sia dato da interessi sociali di pubblica utilità a favore del bene comune in collettività, mediante un equo compenso corrispondente a quanto previsto dalla legge.

Supervisionato sul mantello teleologico di interesse sociale, che ogni categoria di bene obbedisce alla sua teleologia. È necessario fare riferimento alla funzione sociale dell’immobile, inteso come ordinamento costituzionale, limitandosi esternamente ad interventi amministrativi per motivi di utilità e di interesse pubblico, oltre ad aggressioni sociali, come la torre. La funzione sociale dell’immobile è un esercizio come parte integrante di un diritto-dovere del proprietario, rivelando così la funzionalizzazione dell’istituto nell’esercizio della determinazione costituzionale.[5]

In Portogallo, l’art. 1.305 del Codice Civile Portoghese, dichiara che il proprietario dell’immobile ha il godimento, dato per soddisfazione, contenuto e assoluta piena volontà, che esclude ed elimina terzi in modo privato e limitato. Chi ha il diritto di utilizzare l’utilizzo dell’applicazione nell’esecuzione dell’esercizio dell’esercizio della residenza, un vero diritto al titolo oneroso o gratuito, utilizzando la cosa e utilizzando per soddisfare le proprie esigenze o familiari… insieme al processo o all’effetto di fruttare e smaltire le cose che gli appartengono, e ai dettami giuridici e al rispetto delle restrizioni da essi imposte.

Inverosimilto sottolineare che la proprietà immobiliare è illimitata in qualsiasi momento dell’umanità, la vita nella società richiede contenuti da cui la personalità antisociale assolutista, con tale caratteristica, così come nella legge di Roma e nel diritto francese nei regimi dei governi delle monarchie assolutiste il patrimonio immobiliare non ha mai abbandonato la ricerca degli interessi privati della famiglia, dei religiosi e del pubblico , di natura limitata per eccezione. Il codice civile portoghese, il bene immobile, vale la pena dirlo, l’immobile non è oggetto di definizione giuridica per quanto riguarda il concetto. (GUERRA, 2011).[6]

In Germania, il codice civile tedesco non ha definito il concetto di immobili. Il diritto civile tedesco inserisce i beni immobili in una lista tra gli articoli da 903 a 928. A partire dal potere di proprietà, dato dalla facoltà del proprietario di beni immobili, esponendo che il proprietario può sempre a condizione che la legge o il diritto di terzi non contraddicono, poter godere, godere, tra gli altri… secondo la sua volatilità, e abolire troppe persone da qualche invasione. L’articolo 903 traduceva in particolare: “A meno che la legge o i diritti di terzi non siano in conflitto con essa, il proprietario di qualcosa può fare con esso ciò che vuole ed escludere gli altri da qualsiasi influenza”.[7]

La limitazione della proprietà in Germania per quanto riguarda lo spazio aereo ha due caratteristiche in cui si trova, di solito città balneari come Boltenhagen, le proprietà immobiliari subiscono una maggiore limitazione, in particolare le proprietà costruite sul lungomare, non sono molto alte! Sembra dimostrare problemi legati alle temperature quando si tratta di corridoi del vento, mentre le città di cui non sono costiere, ad esempio gli edifici di Francoforte subiscono una piccola restrizione e possono essere più alti, come in realtà lo sono; il costruttore o il proprietario non può costruire a tale altezza o profondità al punto da escluderlo da intrusioni di terze parti, quando genera danni a un altro.

Dice che gli immobili comprendono il sottosuolo allo spazio aereo, passando attraverso la superficie, non essendo in grado di abusare del diritto di costruire al punto da causare intrusioni date dall’altezza o dalla profondità (GUERRA, 2011).

Si noti che il codice civile germanico si occupa di: i poteri del proprietario conferiti dal diritto di proprietà, l’approfondimento della relativa responsabilità civile, con la prevenzione di non danneggiare secondo il principio di neminem laedere, la servitù, la limitazione dei beni e, infine, la funzione sociale della proprietà, e non concettualizzarla.[8]

5. CONSIDERAZIONI FINALI

Per quanto riguarda la definizione del concetto di immobile, nell’ambito dei Diritti Reali, il campo semantico della parola, corrispondente al diritto costituzionale-civile nazionale e internazionale, con la massima vênia. Il Professore Emerito della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federale di Bahia, dott. Orlando Gomes, nel suo lavoro intitolato Diritti Reali, nel capitolo nove (9) concettualizza la proprietà come: “plena in re potesta“, cioè dice che è la sottomissione di qualcosa secondo la comprensione di Windscheid. Nel caso in cui non definisca cos’è l’immobile, si occupa solo dell’immobile per quanto riguarda: contenuti, soggetti, modalità, caratteristiche (rurali o urbane) e termina con la funzione sociale.

La professoressa Maria Helena Diniz segue la stessa comprensione del professor Miguel Reale, che a sua volta segue la comprensione del diritto romano. Entrambi dicono che la proprietà si traduce in un diritto, cioè di un individuo, cioè di una persona giuridica, di cui hanno incluso nel quadro della norma giuridica. Essendo l’uso, dato dall’usanza di utilizzare, praticare e utilizzare il godimento, in una dinamica di godimento e utilità, l’atto di possedere attraverso la cosa detercorporea incorporea, con il beneficio di approfittarne, di avere pienezza ed esclusività, in linea con i limiti e gli obblighi imposti dall’ordinamento giuridico, sempre per ordine, in regolare disposizione di legge o ordinamento costituzionale. Essere in grado di recuperare, recuperare, restituire, riacquistare o riacquistare, sostenendo da coloro che possiedono ingiustamente altri beni, che contravviene alla giustizia, attraverso un’azione umana eseguita o omessa, vietata da un tipo legale, giustificazioni legali o superlegali assenti, che caratterizzano l’antijuridicity, cioè un ingiusto che contravviene alla giustizia e all’equità. Si noti che gli insegnanti evidenziano il college del proprietario, non qualunque sia la proprietà immobiliare!

O L’art. 1.225 del Codice Civile Brasiliano del 2002, si occupa dei Diritti Reali di Proprietà, al punto I, e non definisce il concetto di proprietà immobiliare. È chiaro, in sintesi, che il diritto di proprietà sembra essere un concetto ampio che traduce la proprietà, come la sottomissione della cosa alla volontà del suo proprietario. La proprietà è l’acquisizione di un bene materiale o immateriale, dato da un rapporto giuridico di appropriazione, che genera il potere di esercitare sulla cosa, un diritto reale che lega la nostra personalità sotto i rapporti, sia come persona fisica che giuridica, poter godere dell’uso e disporre dell’immobile. (Il nostro Grifone).

Nelle costituzioni e nei codici internazionali, dopo un’incessante indagine scientifica, non è stata trovata alcuna prova del concetto di immobiliare. In realtà, ciò che è stato trovato è stata un’indagine fatta da Pierre Joseph Proudhon, in un’opera intitolata Qu’est ce la propriété? Dove poi chiede qual è la proprietà, di cui risponde che si tratta di furto! Non solo saper rispondere alla propria domanda (PROUDHON, 1840).

Con il dovuto rispetto e con la responsabilità di scrivere, non generando conflitti di idee, strappando l’acronimo e il provincialismo, dal contesto storico di cui sono stati inseriti gli autori ricercati, affinché non ci siano errori cronologici, dichiaro che:

In considerazione di quanto sopra, per quanto riguarda la mancanza di definizione del concetto di immobile, è necessario sostenere, quando è necessario per la comunità scientifica, lo sfogo del pensiero giuridico! Quando si risponde su cosa siano gli immobili. È noto che il concetto di immobile nasce dalle caratteristiche: implicite, esplicite e intrinseche all’oggetto. Segue così il risultato dell’assegnazione di questo Course Conclusion Paper (TCC), (MBA) in Real Estate Law, il tanto atteso concetto di real estate, qui, in verbis, di seguito, descritto:

Immobile insomma è una proprietà immobile, corrispondente al suolo (superficie), al sottosuolo e allo spazio aereo, e in tutto ciò in cui vi incorpora in modo naturale o artificiale, considerando a fini legali, i diritti reali, su di esso garantiti, di non perdere il suo carattere in edifici a parte il terreno, anche se la sua unità non deve radicarsi.

Di norma è un bene da zero, e può essere: un’area di terra nuda o costruita, abitabile, corporea, lecita, possibile, determinata, pubblica o privata. Dilícia o orizzontale, misurata metricamente, completa o limitata, limitata, esclusiva, individuale o condominiale, successionabile, multi, trasferibile, prenotato, noleggio, registrato, registrato, unitario, assoluto, perpetuo, registrato, continua, legale, disponibile, usufrutto, usucapida, acquisito per adesione, aumentato, promesso, compromesso, promesso, ipotecato, servito, consegnato, concesso, descritto, situato, georeferenziato, confrontato e smembrato, urbano o rurale, ambientale, economico, familiare, culturale, sanitario, residenziale, religioso, industriale o mercantile , collettivo, imponibile, immune o esente, risolubile, fiduciario, indennizzato.

Condizionato al dominio di una persona giuridica o fisica, rispondendo alla sua funzione sociale di proprietà, relativa alla funzione socio-ambientale, espressamente garantita da cui il proprietario o il possessore origina le facoltà di: godimento, utilizzo, dominio utile, godimento e reclamo, con effetti propter rem ed erga omnes.

RIFERIMENTI

ALEMANHA. Bürgerliches Gesetzbuch. Berlin. 1881.

ALVES, J. C. M. Direito Romano. 14ª ed. Rio de Janeiro, Forense, 2008.

ASCENSÃO, J. de O. Direito Civil ReaisEditora Coimbra. 1ª ed. Coimbra. 2000.

AUGUSTO, E. A. A. Registro de Imóveis, Retificação de Registro e Georreferenciamento: Fundamento e Prática, Editora Saraiva, 1ª. ed. São Paulo, 2013.

BARASSI, L. La Proprietà nel Nuovo Codice Civile. Milano: Giuffrè, 1943.

BERTHE, M. M. Títulos Judiciais e o Registro Imobiliário. In: PÉREZ, Diego Selhane. São Paulo: IRIB, 2005.

BRASIL. Código Civil. Lei 10.406/2002. Brasília. Vade Mecum. 19. ed. São Paulo: Saraiva, 2019.

BRASIL. Constituição da República Federativa do Brasil. Vade Mecum. 19. ed. São Paulo: Saraiva, 2019.

BRASIL. Estatuto das Cidades Lei 10.257/2001. Brasília. 2001.

BRASIL. Lei de Registros Públicos. N. 6.015/1973. Brasília. 1973.

CASTILHO, R. Direitos Humanos. 6ª ed. São Paulo. Saraiva. 2019. p. 93.

DINIZ, M. H. Dicionário Jurídico Universitário. Editora Revista dos Tribunais. São Paulo, 2012. p. 477.

ESPANHA, Constitución Española. Madri. 1978.

FILME: O Jovem Karl Marx. YouTbe.com/ /watch?v=2M5vo2n6G7Y&t=1297s). 2020.

FRANÇA, La Constitution Nationale de France. Parre. 1791.

GOMES, O. Direitos Reais, editora Forense, 21ª edição, Rio de Janeiro, 2012.

GUERRA, A. A Propriedade Imobiliária na Legalidade Constitucional. Editora Quartier Latin. São Paulo, 2011, p. 28-29-30-34-35.

ITÁLIA, Costituzione Della Repubblica Italiana. Roma. 1947.

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VENOSA, S. de S. Direitos Reais, 12ª edição, editora Atlas, São Paulo. 2012.

APPENDIX – RIFERIMENTI FOOTNOTE

2. Film: giovane Karl Marx, YouTbe.com/ /watch?v=2M5vo2n6G7Y&t=1297s.p.

3. Article 17 – La propriété étant un droit inviolable et sacré, nul ne peut être privé, sauf si le besoin public légalement prouvé l’exige évidemment et sous condition d’une compensation juste et préalable.

4. Costituzione Della República Italiana. Art 42. La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati . La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi  acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurare la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritto dello Stato sulle eredità.

5. Artículo 33.

6. Art 1.305 – Il titolare gode in modo pieno ed esclusivo dei diritti d’uso, godimento e disposizione delle cose che gli appartengono, nei limiti della legge e nel rispetto delle restrizioni da lui imposte.

7. 1. Se reconoce el derecho a la propiedad privada y a la herencia.

  1. La función social de estos derechos delimitará su contenido, de acuerdo con las leyes
  2. Nadie podrá ser privado de sus bienes y derechos sino por causa justificada de utilidad pública o interés social, mediante la correspondiente indemnización y de conformidad con lo dispuesto por las leyes.

8. § 903 Befugnisse des Eigentümers

L’insieme può essere in grado di utilizzare il valore o il controllo ortografico, con i caratteri che si possono affievolgere e l’insieme di un’etichetta.

 § 905 Begrenzung des Eigentums

Das Recht des Eigentümers eines Grundstücks erstreckt sich auf den Raum über der Oberfläche und auf den Erdkörper unter der Oberfläche.

[1] Laurea magistrale in Giurisprudenza presso la Ibero-American University Foundation (MBA) in Diritto Immobiliare presso università internazionali laureate, complesso (FMU). Laurea in giurisprudenza presso il Collegio Regionale di Bahia, (Unirb).

Presentato: luglio 202.

Approvato: dicembre 2020.

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Josécley dos Santos Costa

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