REVISTACIENTIFICAMULTIDISCIPLINARNUCLEODOCONHECIMENTO

Revista Científica Multidisciplinar

Pesquisar nos:
Filter by Categorias
Agronomia
Ambiente
Amministrazione
Amministrazione Navale
Architettura
Arte
Biologia
Chimica
Comunicazione
Contabilità
cucina
Di marketing
Educazione fisica
Etica
Filosofia
Fisica
Formazione
Geografia
Informatica
Ingegneria Agraria
Ingegneria ambientale
Ingegneria chimica
Ingegneria Civile
Ingegneria di produzione
Ingegneria di produzione
ingegneria elettrica
Ingegneria informatica
Ingegneria meccanica
Legge
Letteratura
Matematica
Meteo
Nutrizione
Odontoiatria
Pedagogia
Psicologia
Salute
Scienza della religione
Scienze aeronautiche
Scienze sociali
Sem categoria
Sociologia
Storia
Tecnologia
Teologia
Testi
Turismo
Veterinario
Zootecnici
Pesquisar por:
Selecionar todos
Autores
Palavras-Chave
Comentários
Anexos / Arquivos

Accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari pubblici

RC: 113805
108
Rate this post
DOI: ESTE ARTIGO AINDA NÃO POSSUI DOI
SOLICITAR AGORA!

CONTEÚDO

ARTICOLO ORIGINALE

HILGERT, Adriano Conttri [1], SLOB, Edna Márcia Grahl Brandalize [2]

HILGERT, Adriano Conttri. SLOB, Edna Marcia Grahl Brandalize. Accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari pubblici. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno 04, ed. 04, vol. 01, pag. 05-27. Aprile 2019. ISSN: 2448-0959, Link di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/salute/accessibilita-delle-persone

RIEPILOGO

La persona con disabilità o mobilità ridotta ha limitazioni che possono rendere difficile e impossibile muoversi e svolgere compiti. Il diritto alla salute è un comandamento costituzionale, essendo un diritto di tutti e un dovere dello Stato di rendere operativo il servizio pubblico. L’universalità e gratuità, completezza ed equità del diritto alla salute da parte del Sistema Sanitario Unificato (SUS) interessa l’intera popolazione brasiliana, ma in pratica questi principi hanno assunto un ruolo utopico. L’accessibilità è garantire che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi sanitari, su base di uguaglianza con le altre persone. Tuttavia, ci sono difficoltà di accesso. Lo studio si propone di analizzare l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari pubblici. È stato utilizzato il metodo di revisione della letteratura, svolto da fonti specializzate e complementari, e banche dati dal 2006 al 2017. Il concetto di accesso, accessibilità e barriere all’accessibilità, quadri giuridici e un’analisi dell’accessibilità e delle barriere incontrate dalle persone con disabilità per servizi sanitari. I risultati hanno indicato che le barriere socio-organizzative e geografiche interferiscono nell’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari. Si conclude che l’accessibilità è l’equalizzazione delle opportunità in tutte le sfere della vita, ma diversi tipi di barriere rendono difficile per le persone con disabilità l’accesso ai servizi sanitari, contrariamente al principio di equità della SUS.

Parole chiave: Accessibilità, Persone con Disabilità, Servizi Sanitari, Barriere.

1. INTRODUZIONE

Il presente studio affronta il tema dell’accessibilità per le persone con disabilità, limitatamente ai servizi sanitari.

L’interesse per l’argomento di studio è giustificato dalla sua importanza per l’effettiva inclusione sociale delle persone con disabilità nei servizi sanitari pubblici. Le persone con disabilità oa mobilità ridotta affrontano difficoltà esterne e interne nell’accesso ai servizi sanitari. La Costituzione federale del 1988 ha soppresso un trattamento differenziato per le persone con disabilità affinché possano godere del loro diritto fondamentale, la dignità umana. L’accesso ai servizi sanitari è un fattore determinante della qualità della vita. Questo studio può offrire sussidi per cambiamenti nel modo di pensare all’accessibilità e all’accesso delle persone con disabilità agli spazi pubblici, a parità di condizioni. Per questo si basa il concetto di accesso, accessibilità e barriere all’accessibilità e lo sguardo alla legislazione.

Accesso e accessibilità sono concetti complementari. “Accesso” rappresenta il “grado di adattamento tra i clienti e il sistema sanitario”, attributi di “disponibilità” di un servizio rispetto ai bisogni delle persone. “Accessibilità” rappresenta la “dimensione dell’accesso” in relazione alla “distribuzione geografica dei servizi e dei clienti”. (ALBUQUERQUE et al., 2014, p. 183). L’accessibilità è qualità, essere “accessibili”, dove puoi arrivarci facilmente. (LOUGHBOROUGH, 2006, p. 1).

Le barriere di accessibilità sono ostacoli, architettonici o strutturali, affrontati dalle persone con disabilità che rendono difficile l’integrazione sociale. Godoy et al. (2000 apud PAGLIUCA et al., 2007, p. 2) afferma che si tratta di “possibilità e condizione di raggiungere in sicurezza ed autonomia edifici, arredi, attrezzature urbane, trasporti e mezzi di comunicazione”.

La difficoltà di accessibilità per le persone con disabilità è cambiata dal 1981, con l’istituzione dell’Anno Internazionale delle Persone con Disabilità (AIPPD) da parte delle Nazioni Unite. In Brasile, le Leggi nº 7.853/89 e nº 13.146/15, e le Conferenze Nazionali sui Diritti delle Persone con Disabilità, promuovono l’integrazione sociale e un cambiamento di atteggiamenti. (BRASIL, 2012, p. 46).

Il cambiamento è in atto, ma i dati indicano che il 23,92% della popolazione brasiliana ha qualche tipo di disabilità. (IBGE, Censimento demografico, 2010).

Alla luce di quanto sopra, cerchiamo una risposta alla domanda di ricerca: qual è la relazione tra accessibilità e barriere all’accesso delle persone con disabilità ai servizi sanitari? Non si può parlare di diritto di tutti, senza uguaglianza.

La ricerca ha come obiettivo generale quello di analizzare l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari. E come obiettivi specifici: evidenziare i punti di riferimento legali dell’accessibilità; analizzare l’accessibilità; identificare i tipi di barriere all’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari.

2. QUADRO TEORICO

Al fine di comprendere l’accessibilità e le barriere che rendono difficile per le persone con disabilità l’accesso ai servizi sanitari, questo riferimento analizza i quadri giuridici per l’accessibilità, l’accessibilità e le barriere all’accessibilità ai servizi sanitari presenti in letteratura.

2.1 QUADRI GIURIDICI RIGUARDANTI LE PERSONE CON DISABILITÀ

L’Anno Internazionale delle Persone con Disabilità (AIPPD) è una pietra miliare internazionale nell’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari. (LOUGHBOROUGH, 2006, p. 1).

L’VIII Conferenza nazionale sulla salute (CNS) ha discusso della salute come diritto di tutti e dovere dello Stato. L’accesso ai servizi sanitari si è affermato come “parte integrante e inscindibile della salute generale dell’individuo”, direttamente correlata alla qualità della vita. (BRASIL, 1986, p. 7).

La Costituzione federale del 1988 definisce “la salute come diritto di tutti e dovere dello Stato” (art. 196), costituendo il più significativo punto di riferimento nazionale, in quanto garantisce un accesso universale e paritario alle azioni per la sua promozione, tutela e recupero della persone con disabilità. Istituisce il Sistema Sanitario Unificato, definendo linee guida di azione e responsabilità. Fornisce linee guida specifiche per le persone con disabilità, volte a facilitare l’accesso ai beni e servizi collettivi e ad eliminare i pregiudizi e gli ostacoli architettonici (art. 227, II, e § 2). L’istituzione di norme specifiche è demandata alla legge speciale. (BRASIL, 1988).

La legge n. 7.853 del 24.10.1989 estende l’assistenza legale alle persone con disabilità, prevedendo “sostegno alle persone con disabilità e alla loro integrazione sociale”. Tale legge stabilisce “regole generali che assicurano il pieno esercizio dei diritti individuali e sociali da parte delle persone con disabilità e la loro effettiva integrazione sociale. Prevede l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari, stabilendo priorità e cure adeguate, e garantendo l’accesso delle persone con disabilità ai servizi sanitari. Ha anche disposizioni per le aree degli edifici e delle strade pubbliche. (BRASIL, 1989).

La Legge Organica Sanitaria, Legge n. 8,080/90, riafferma il ruolo della SUS nella formulazione e nell’attuazione della politica di formazione e sviluppo delle risorse umane per la salute, nonché nel funzionamento dei servizi, stabilendo il principio dell’accesso universale. (BRASIL, 1990).

Il decreto n. 3.298-99 definisce la disabilità e regola la legge n. 7.583/89, prevede la Politica nazionale per l’integrazione delle persone con disabilità, consolidando gli standard di tutela e di pari opportunità, e “la garanzia di accesso per le persone con disabilità disabilità alle strutture sanitarie pubbliche e private e al loro trattamento adeguato secondo norme tecniche e standard di condotta adeguati”. (BRASIL, 1999).

La legge n. 10.098/00 stabilisce norme generali e criteri fondamentali per la promozione dell’accessibilità (art. 1) e inserisce negli articoli dell’art. 2, le definizioni di accessibilità, barriere, elemento di urbanizzazione, arredo urbano, comunicazione e design universale, tra le altre, sono modificate dalla legge n. 13.146, del 07.06.2015. Da questo punto di vista, definisce l’accessibilità e le barriere, tra gli altri elementi.

Le barriere sono classificate, secondo inc. II, dell’art. 2 della Legge n. 10.098/00, nella formulazione data dalla Legge n. 13.146/15 in: urbanistica; architettonico; nei trasporti; nelle comunicazioni e nell’informazione. Lo stesso articolo definisce: elementi di urbanizzazione; arredo urbano; tecnologia assistiva; comunicazione, comunicazione tattile, caratteri grandi, dispositivi multimediali, linguaggio semplice, scritto e orale, sistemi uditivi, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; e design universale. (BRASIL, 2000).

Lo Standard brasiliano NBR 9050 (ABNT, 2004), regola il diritto all’accessibilità per le persone con disabilità in Brasile, sulla base dei diritti umani e di cittadinanza.

L’attuazione della Politica Nazionale delle Cure Primarie (PNAB), con l’Ordinanza n. 648/06, ha posto la Salute della Famiglia “al posto di una strategia prioritaria per l’organizzazione delle Cure Primarie (AB)”. L’accessibilità considera la struttura a disposizione (esistenza di barriere), la vicinanza dei servizi alla residenza degli utenti. AB ha tra le sue fondamenta: consentire un accesso universale e continuo a servizi sanitari di qualità e risoluti. (BRASIL, 2006).

Per l’Istituto brasiliano per i diritti delle persone con disabilità (IBDD), accessibilità significa essere a portata di mano. Un adeguato adattamento dello spazio dovrebbe considerare il movimento di una persona su sedia a rotelle, l’uso coordinato della forza o la coordinazione motoria fine, “spazio libero nella fascia del braccio (0,62 m), altezza massima di 1,35 m”. (IBDD, 2008, p. 243).

La garanzia di una buona circolazione prevede: pavimentazione “regolare, solida, antiscivolo”, “pendenza trasversale massima del 2%”, “segnalazioni tattili”, “fasce di diversa consistenza e colore”, facilitano il movimento. Porta inoltre in circolazione “misure di accessibilità” e riconosce che la comunicazione totale “è caratterizzata dall’accettazione di diverse risorse comunicative”. (IBDD, 2008, pagg. 249-267 e 306).

La nuova Politica Nazionale delle Cure Primarie, varata nel 2011, stabilisce “la Strategia per la Salute della Famiglia (ESF) che riorganizza le Cure Primarie nel Paese, secondo i dettami del Sistema Sanitario Unificato (SUS)”. (BRASIL, 2011).

L’Assemblea Legislativa dello Stato del Rio Grande do Sul lancia un opuscolo, delineando un percorso per la convivenza con le persone con disabilità. Riconosce che “l’atteggiamento verso le persone con disabilità” è l’ostacolo principale. Offre modi per promuovere l’accessibilità e ci ricorda che “la mancanza di accessibilità è discriminazione e la discriminazione è un crimine”. (RGS, Assemblea legislativa, 2011, p. 17).

La legge n. 13.146, del 06.07.2015, la legge brasiliana per l’inclusione delle persone con disabilità, lo statuto delle persone con disabilità, “mirando alla loro inclusione sociale e cittadinanza”, è un altro quadro giuridico significativo. (ABNT, 2015).

Il nuovo Standard di Accessibilità ABNT, NBR 9050, del 09/11/2015, rivede e aggiorna lo Standard di Accessibilità per Edifici, Mobili, Spazi e Attrezzature Urbane, NBR 9050/2004. (ABNT, 2015).

La legge brasiliana per l’inclusione delle persone con disabilità (LBI), “stabilisce comandi per rendere operativo il diritto all’accessibilità e induce la creazione e il miglioramento di norme tecniche con standard minimi, entro i precetti della progettazione universale”, che aiutano a mettere in pratica esercitare il “diritto ad avere diritti”. Definisce l’accessibilità fisica e attitudinale e la fornitura di risorse per le persone con disabilità in occasione di eventi. (SETUBAL; FAYAN, 2016, p. 22 e 174-200).

2.2 ACCESSIBILITÀ DI PERSONE CON DISABILITÀ AI SERVIZI DI SANITÀ PUBBLICA

Riflette sull’accessibilità, poiché le questioni che coinvolgono le persone con disabilità rimangono sconosciute alla società. Dall’istituzione dell’Anno Internazionale delle Persone con Disabilità, si sottolinea l’accessibilità. (LOUGHBOROUGH, 2006, p. 1).

Il decreto Onu ha stimolato un cambiamento di atteggiamenti e l’emergere di nuove tendenze, come “la sostituzione del termine barriere architettoniche con accessibilità”. L’accessibilità “è più che costruire rampe, anche se le rampe sono sempre fondamentali”. (LOUGHBOROUGH, 2006, p. 1-2).

La questione dell’accessibilità si colloca tra bisogno (domanda) e soddisfazione (disponibilità). Frenk (1985 apud CASTRO et al., 2011, p. 100) definisce l’accessibilità “come il prodotto della relazione tra l’effettiva disponibilità dei servizi sanitari e l’accesso dei soggetti a tali servizi”.

L’effettiva disponibilità dei servizi sanitari avviene “quando si analizza la disponibilità dei servizi sanitari di fronte alla resistenza presentata dall’ambiente a tale disponibilità”. L’indagine sugli ostacoli all’accessibilità ai servizi sanitari “fornisce sussidi per la pianificazione sanitaria, la strutturazione e il miglioramento dei servizi” (CASTRO et al., 2011, p. 100).

L’inclusione nel Testo Costituzionale “dell’accesso universale come diritto, con il SUS nelle Leggi della Repubblica”, rende il Brasile l’unico Paese dell’America Latina ad includere tale disposizione nella sua Costituzione. (PAIM, 2013, p. 2). Tuttavia, il Sistema Sanitario Unificato (SUS), basato sui principi dell’accesso universale ai servizi sanitari a tutti i livelli di cura, equità e assistenza globale, in pratica “ha assunto un ruolo utopico”. Le lacune rendono l’accessibilità più ampia della “disponibilità di risorse in un dato momento e luogo”. (SANTANA, 2013, p. 1).

Uno studio di revisione con ricerca quantitativa e qualitativa, ha ritenuto che per raggiungere i principi della SUS “è essenziale conoscere le principali barriere che rendono impraticabile tale accesso”. Gli studi esaminati hanno indicato le barriere architettoniche, socio-organizzative e comunicative come le barriere più citate. (ÁFIO et al., 2013, p. 02356).

Cunha (2010 apud SANTANA, 2013, p. 1) afferma che l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari avviene secondo “la possibilità per le persone di utilizzare tutti i servizi, disponibili secondo le loro esigenze, a tutti i livelli di attenzione”. In questa prospettiva, l’accessibilità è trattata in due dimensioni: geografica e socio-organizzativa. La dimensione geografica è correlata “alla distanza e al tempo di percorrenza degli utenti per raggiungere i servizi sanitari, comprese le spese di viaggio e di altro genere”; e la dimensione socio-organizzativa dell’accessibilità, “a tutte le caratteristiche dell’offerta che possono facilitare o ostacolare la capacità delle persone di fruire dei servizi”. L’accessibilità è “la caratteristica dell’offerta, l’accesso al modo in cui le persone percepiscono l’accessibilità”. (ALBUQUERQUE et al., 2014, p. 183).

Il concetto di accessibilità passa attraverso la nozione di disabilità, e “presuppone una varietà di concetti come difetto, malattia, disabilità, limitazione, esclusione e sofferenza, rendendo così difficile la sua esatta determinazione”. (BERNARDES et al., 2009, p. 31-38 apud AZEVEDO et al., 2015, p. 320).

Per Wagner et al. (2010 apud AZEVEDO et al., 2015, p. 320), “è comune che le persone con disabilità (PD) debbano affrontare limitazioni nella loro vita quotidiana”, a causa di difficoltà di accessibilità, che possono compromettere la loro attività lavorativa, cognitiva e psicologica sviluppo e contribuire all’esclusione sociale.

2.3 OSTACOLI ALL’ACCESSIBILITÀ AI SERVIZI SANITARI

Le difficoltà di accessibilità incontrate dalle PD nell’accesso ai servizi sanitari sono varie e coinvolgono tipologie e forme di barriere.

2.3.1 TIPI DI BARRIERE DI ACCESSIBILITÀ

Le barriere urbane, architettoniche, di trasporto, di comunicazione e di informazione che rendono difficoltosa l’accessibilità sono classificate dalla Legge n. 10.098. (BRASIL, 2000). Vi sono altri elementi, urbani, architettonici e di comunicazione, che aggiungono ulteriori ostacoli alle strade e agli spazi pubblici, rendendo difficile lo spostamento fisico e la convivenza sociale delle persone con disabilità.

Vasconcelos e Pagliuca (2006, p. 495-496) esaminano l’accesso all’interno delle istituzioni sanitarie e affermano che, in pratica, le condizioni di accesso e spostamento all’interno delle strutture sanitarie mostrano l’assenza delle condizioni richieste, “come standard e misure che mirano a fornire alle persone con disabilità condizioni di accesso e sfollamento migliori e più adeguate”.

Il ministero della Salute conferma “i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), secondo cui, del 10% dei disabili, solo il 2% riceve assistenza”. (VASCONCELOS; PAGLIUCA, 2006, p. 495).

Corde (2002 apud VASCONCELOS; PAGLIUCA, 2006, p. 495) afferma che “le difficoltà per le persone con limitazioni fisiche ad accedere ai servizi di sanità pubblica sono particolarmente percepite nel tragitto casa-istituto di cura”.

Carvalho e Avelar fanno riferimento alla legge n. 10.098/2000 e affermano che “le barriere corrispondono a qualsiasi ostacolo che danneggi o impedisca l’accesso sicuro alle strutture in un determinato luogo” da parte delle persone con disabilità. Aggiungono specificità: “le barriere possono essere architettoniche e urbane e sono presenti su strade pubbliche e spazi ad uso pubblico”. Le costruzioni architettoniche, “che restano negli impianti interni degli edifici pubblici e privati”; e architettonico nei trasporti e nelle comunicazioni, “che rendono difficile lo svolgimento delle rispettive attività”. (CARVALHO; AVELAR, 2010, p. 466).

Canazilles parla delle barriere sociali o culturali create dall’uomo. Tra queste pone barriere attitudinali e architettoniche. Le barriere attitudinali sono legate al “comportamento delle persone, al pregiudizio, il maggiore fattore che ostacola l’integrazione sociale del PD”, si manifestano sotto forma di eccessiva pietà. Le barriere architettoniche sono ovunque nello spazio urbano (strade, parchi, edifici), marciapiedi che non hanno continuità, mancanza di consapevolezza del loro uso collettivo.”Ognuna di queste barriere provoca ansia e frustrazione, determinando in pratica un processo di incapacità della persona con disabilità, quando interiorizza lo sguardo pubblico, di pregiudizio”. (CANAZILLES, 2010, p. 4).

Cunha e Vieira-da-Silva (2010, p. 726) ritengono che “l’accessibilità ai servizi sanitari rappresenti una componente importante di un sistema sanitario quando ha luogo il processo di ricerca e ottenimento delle cure”. L’accessibilità ai servizi sanitari è una caratteristica aggiuntiva alla disponibilità di un servizio in un determinato luogo e orario.

Donabedian (1988 apud CUNHA; VIEIRA-DA-SILVA, 2010, p. 727) osserva che le due dimensioni dell’accessibilità sono in continua interazione, in modo tale che il funzionamento dei servizi interferisca con l’accessibilità geografica. L’assistenza primaria dovrebbe fungere da porta d’accesso ad altri livelli di assistenza, cercando un maggiore grado di risoluzione delle azioni.

Sulla base delle caratteristiche della dimensione geografica e socio-organizzativa, un singolo caso di studio ha mostrato che “l’ampliamento dell’offerta di servizi spiega il miglioramento dell’accessibilità geografica”. Tuttavia, “permangono ostacoli legati al modo di organizzare i servizi sanitari”, rivelando che l’accessibilità è “influenzata dalle caratteristiche organizzative delle unità sanitarie” che rappresentano “i diversi profili professionali e di gestione territoriale”, ad esempio quando all’interno della rete di base c’è “assenza di protocolli per la programmazione, l’accoglienza e la cura degli utenti” (CUNHA; VIEIRA-DA-SILVA, 2010, p. 736).

Le variabili geografiche e socio-organizzative rendono difficile l’accesso ai servizi sanitari, anche in quelle unità indicate come aventi prestazioni soddisfacenti, barriere architettoniche e ambientali limitano lo spazio esistenziale e scoraggiano l’integrazione comunitaria delle persone con disabilità. (CANAZILLES, 2010, p. 5). Principalmente, se trovato di frequente e che rende difficile il movimento dell’utente in sedia a rotelle. (PESSANHA, 2010, p. 2).

Per uno studio di campo descrittivo, le “difficoltà di spostamento”, riferite alla “mancanza di adattamenti che facilitino tale spostamento sia sul percorso che nello spazio interno dei servizi sanitari”, costituiscono “come barriera all’accessibilità geografica ai servizi sanitari”. (AMARAL et al., 2012, p. 1837).

Lo stesso studio ha rivelato che gli utenti (PD) dei servizi sanitari hanno indicato “l’inadeguatezza delle strutture assistenziali”, le unità USF “installate in case improvvisate”, non soddisfano i bisogni degli utenti. Le “barriere architettoniche non garantiscono viaggi sicuri per le persone con disabilità, che utilizzano l’auto a noleggio per recarsi ai servizi sanitari”, per l’80% di questi utenti “che vivono con un salario minimo mensile, questo fattore è un altro fattore”. allo spostamento”. (AMARAL et al., 2012, p. 1837).

Secondo la NBR 9050/04, nello spazio urbano e nei luoghi di accesso ai servizi sanitari, le barriere fisiche, architettoniche o ambientali sono “ostacoli al corretto uso dell’ambiente” e delle risorse sanitarie. Ci sono anche barriere di comunicazione, difficoltà di informazione incontrate dalle persone con disabilità sui luoghi in cui sono disponibili i sistemi di comunicazione, nei loro dintorni, negli ospedali, nelle cliniche e nelle unità sanitarie di base. Tali barriere possono essere “visive, luminose e/o additive”, mancanza di segnaletica urbana e interna negli edifici, assenza di legende. La comunicazione interpersonale, scritta e virtuale è ostacolata dalla mancanza di dialogo. (ELALI et al., 2012, p. 1-2).

Citano anche le barriere sociali e le barriere attitudinali. Le barriere sociali influenzano i “processi di inclusione/esclusione sociale”, l’isolamento. Barriere attitudinali generate “dagli atteggiamenti e dai comportamenti adottati dai singoli”, quali “l’uso improprio degli spazi riservati a persone con disabilità o mobilità ridotta”, “auto parcheggiate sul marciapiede, che ostruiscono il piano tattile direzionale” e rampe di accesso. (ELALI et al., 2012, p. 2).

Un altro studio di revisione ha mostrato barriere architettoniche e socio-organizzative come “ritardo nelle cure e assenza dei medici” e “comunicazione inefficace degli operatori sanitari e la loro mancanza di formazione”. (ÁFIO et al., 2013, p. 02357).

Uno studio di revisione che ha coinvolto articoli pubblicati negli ultimi 14 anni, sull’accessibilità del PD ai servizi sanitari, negli elementi: percorso casa/ospedale, accesso all’intorno e all’interno degli ospedali e accesso ai servizi igienici, evidenziati come la maggiore difficoltà per le persone con disabilità “gli aspetti infrastrutturali degli ambienti ospedalieri”, non offrono accessibilità per muoversi liberamente, non osservano la normativa. La conclusione è che sono necessari molti cambiamenti negli ospedali per l’effettiva “accessibilità delle persone con disabilità”. (CIPRIANO; MONÇÃO, 2013, p. 14-15).

L’inaccessibilità ai servizi di Cure Primarie è un problema etico, “l’universalità proposta dalla SUS, per essere reale, deve contemplare l’intenzione e l’efficacia, problemi che richiedono “l’umanizzazione delle cure, l’accessibilità fa parte di questa umanizzazione”. (SILVA et al., 2013, p. 576).

Per Alves et al. (2012 apud SILVA et al., 2015, p. 40), l’accessibilità ai servizi sanitari deve essere considerata sotto due aspetti: “la dimensione socio-organizzativa, che caratterizza l’offerta del servizio e la dimensione geografica che è associata alla distanza e spostamento”. Ci sono molte difficoltà nella UBS per quanto riguarda l’adeguatezza delle strutture per le persone con disabilità. Anche le costruzioni più recenti per UBS “ricevono critiche negative per non garantire il libero accesso alle persone”. (FACCHINI et al., 2009 apud SILVA et al., 2015, p. 40-41).

La valutazione delle condizioni architettoniche di un UBS, a São Luís de Montes Belos – GO, ha mostrato disaccordo con le norme della NBR 9050/04. Si tratta di pavimenti, corrimano e servizi igienici, che non soddisfano le esigenze psicofisiologiche degli utenti con disabilità fisiche o mobilità ridotta, limitandone l’uso sicuro. (SILVA et al., 2015, p. 54).

Un altro studio ha evidenziato che “le inadeguatezze nell’accessibilità sono state la ragione più importante per cui le persone con disabilità non si rivolgono ai servizi sanitari”. Limitazioni all’accesso e all’assistenza degli operatori sanitari per “difficoltà di gestione, mancanza di materiale e formazione adeguati”. La percezione è che l’accessibilità “non è solo la fruizione dei servizi, ma è la conoscenza di professionisti, attrezzature adeguate, trasporti adeguati e che hanno pari opportunità per tutti i cittadini”. (VARGAS et al., 2016, p. 8).

3. METODI

Lo studio sviluppato è una revisione della letteratura, una revisione integrativa, basata sull’evidenza. (SOUZA et al., 2010, p. 103). Combina studi con diverse metodologie, fornisce sussidi per integrare i risultati di studi o domande di ricerca, “contribuendo all’approfondimento della conoscenza del tema indagato” (MENDES et al., 2008, p. 759).

Le fasi per realizzare questa revisione integrativa includevano: identificazione della domanda di ricerca; ricerca bibliografica/determinazione di criteri di inclusione ed esclusione; procedure di raccolta dati; procedure di analisi dei risultati; discussione dei risultati; sintesi integrativa.

1) Domanda di ricerca: qual è la relazione tra accessibilità e barriere all’accesso delle persone con disabilità ai servizi sanitari?

2) Ricerca bibliografica/Criteri di inclusione ed esclusione: La ricerca bibliografica ha richiesto la riflessione su due aspetti della ricerca: 2.1) tipologia di articoli da includere nella rassegna; 2.2) normativa, norme tecniche e misure che consentano l’accessibilità ai servizi sanitari.

La ricerca bibliografica è stata condotta nei mesi di maggio e giugno 2017, coinvolgendo articoli di revisione e originali disponibili integralmente online; pubblicato dal 2006 al 2017, utilizzando i descrittori: accessibilità, persone con disabilità, servizi sanitari e barriere, in isolamento e in combinazione. Per individuare gli articoli da inserire nella rassegna sono state utilizzate riviste e riviste specializzate indicizzate nel database: Scielo e Google Search.

La ricerca di normative, standard tecnici e misure operative per l’accessibilità ai servizi sanitari ha richiesto una preventiva analisi e individuazione dei quadri normativi più significativi, che coinvolgono leggi, standard tecnici e misure di accessibilità. Il periodo coperto va dal 1986 al 2017. Per individuare la normativa sono stati utilizzati Google Search, siti Web e portali.

Per il campionamento è stata adottata la seguente procedura: Criteri di inclusione: 1) per gli articoli: rivedere gli articoli e gli originali integralmente disponibili online; pubblicato nel periodo dal 2006 al 2017; Lingua portoghese; tema incentrato sull’accessibilità e le barriere per le persone con disabilità ai servizi sanitari. 2) per la Legislazione: convenzioni; le leggi; standard tecnici e misure di accessibilità operativa, tra gli altri dati. Criteri di esclusione: 1) per Articoli: articoli ripetuti nelle banche dati; mancato rispetto della tempistica (2006-2017); lingua straniera; mancato rispetto del tema di studio. 2) per Legislazione: convenzioni, leggi, norme tecniche e provvedimenti operativi estranei alla materia e che non costituiscono quadri normativi significativi e/o informazioni rilevanti.

3) Modalità di raccolta dati/descrizione della quantità trovata nelle ricerche: Per gli articoli di rassegna, la ricerca isolata del descrittore “accessibilità” e la ricerca combinata dei descrittori sono state utilizzate come strategie di ricerca nelle banche dati: “accessibilità”, “persone con disabilità”, “servizi sanitari”; e “barriere di accessibilità”, “persone con disabilità”, “servizi sanitari”, e per Scielo sono stati utilizzati gli operatori booleani (and, or). In questa ricerca sono stati trovati 46 articoli, identificati dai titoli. Sono state utilizzate strategie per la legislazione, come la ricerca di convenzioni internazionali, leggi brasiliane sull’accessibilità, leggi commentate, nonché standard tecnici e misure operative di accessibilità, nella Google Search, sui siti Web dei governi federali e statali, per identificare quadri giuridici. significativo per il cambiamento di coscienza e un nuovo sguardo all’accessibilità in Brasile. Sono state selezionate 16 leggi, norme tecniche e misure operative.

La selezione degli studi si è basata su criteri di esclusione e rilevanza o inadeguatezza dei dati nella raccolta. Negli articoli, dopo la lettura dell’abstract e dei testi, sono stati esclusi 27 articoli, per un totale di 19 articoli per revisione integrativa. Nella selezione della normativa non ci sono state esclusioni, comprendendo 16 documenti legali da analizzare e utilizzare come sussidi nella discussione del riesame integrativo.

4) Procedure per l’analisi dei risultati: L’analisi degli studi selezionati, in relazione al disegno di ricerca, si è basata su Mendes et al. (2008), Souza et al. (2010) e Girandil e Santos (2011). L’analisi e la sintesi dei dati degli articoli sono presentate in modo descrittivo, riunendo le conoscenze prodotte.

5) Discussione dei risultati: interpretazione e sintesi dei risultati.

6) Presentazione del riesame integrativo: contiene informazioni rilevanti e conclusive sullo studio svolto.

4. RISULTATI

Il campione finale di questa revisione era costituito da 19 articoli scientifici, selezionati in base ai criteri di inclusione ed esclusione precedentemente stabiliti. La Tabella 1 (ALLEGATO 1) mostra le specifiche di ciascun articolo raccolto nelle banche dati Scielo, Google Search, siti web e portali.

Sono state trovate 46 recensioni e articoli originali. L’affinamento per titoli e lettura dell’abstract e l’analisi del contenuto hanno mostrato che 19 articoli erano rilevanti, che sono stati letti per intero. Il focus della lettura è stato incentrato sulle barriere all’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari pubblici. La tabella 1 mostra che sono state analizzate 19 recensioni e articoli originali, con il database di Google Search che presenta il maggior numero di pubblicazioni, poiché vi sono indicizzati studi provenienti da vari siti Web e portali, principalmente dalle università e dal governo federale e statale.

La Tabella 2 (ALLEGATO 2) presenta la normativa sollevata come sovvenzione per la discussione dei risultati, in un totale di 16 documenti legali e tecnici, tra leggi, norme tecniche e misure di accessibilità operativa.

In tutto, la revisione integrativa ha incluso l’analisi di 35 pubblicazioni, inclusi articoli e quadri giuridici per l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari pubblici utilizzati come sussidi nella discussione dei risultati.

5. DISCUSSIONE

La revisione integrativa della letteratura ha determinato le attuali conoscenze sul tema dell’accessibilità per le persone con disabilità ai servizi sanitari. Le prove trovate sull’accessibilità tra gli autori rivelano che c’è una consapevolezza tra loro che “l’accessibilità è un diritto. È più che costruire rampe”. Il pregiudizio e la discriminazione limitano questo diritto, imponendo alle persone con disabilità di convivere con i limiti imposti dalla società. L’accessibilità delle persone con disabilità è influenzata dalle caratteristiche organizzative delle unità sanitarie. La SUS svolge un ruolo utopico presentando lacune nell’accessibilità. L’inaccessibilità dei servizi sanitari è considerata un problema etico che richiede l’efficacia del SUS e non solo attenzione (LOUGHBOROUGH, 2006; CANAZILLES, 2010; CUNHA; VIEIRA-DA-SILVA, 2010; PESSANHA, 2010; SANTANA, 2013).

La Costituzione Federale del 1988 è l’unica Costituzione in America Latina a includere nel testo “l’accesso universale come diritto”, il che significa che la SUS, che è anche parte del Testo Costituzionale, deve dare priorità ai servizi che offre e rendere l’accessibilità più completa (PAIM, 2013). L’accesso dovrebbe fornire comfort, sicurezza e autonomia alle persone con disabilità nella ricerca di servizi sanitari.

Esistono diversi ostacoli all’accessibilità che indicano le prove raccolte. In sintesi, esistono barriere geografiche, architettoniche, urbane e ambientali, organizzative, attitudinali, comunicative e informative, fisiche, sociali, esterne ed interne, evidenziate da difficoltà e problematiche di spostamento, mobilio, pregiudizio, mancanza di comunicazione, marciapiedi, rampe, sedie, servizi igienici, segnaletica, servizio, per mancato rispetto dei precetti normativi della normativa vigente (CUNHA; VIEIRA-DA-SILVA, 2010; ELALI et al., 2010; PESENHA, 2010; CASTRO et al., 2011; AMARAL et al., 2012; CIPRIANO; MONÇÃO, 2013).

In considerazione delle barriere esistenti all’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari, le evidenze negli studi di revisione analizzati e nella normativa, indicano una ricchezza di disposizioni per garantire l’accessibilità di queste persone con sicurezza, autonomia e comfort, nonché come criminalizzare atteggiamenti pregiudizievoli e nella presentazione e diffusione di norme tecniche e misure operative, per edifici, mobili, spazi e attrezzature urbane, nonché nella definizione di ciò che costituisce accessibilità, accesso e barriere (CONSTITUIÇÃO, 1988; LEI 7.853/1989 ; LEI 10.098/2000; NBR 9050/2004; IBDD, 2008 NBR 9050/2015; LEGGE 13.146/2015; LBI/2016). La consapevolezza è necessaria nel promuovere l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari.

L’accessibilità ha due dimensioni interconnesse, geografica e socio-organizzativa, quando la dimensione socio-organizzativa viene meno, il funzionamento dei servizi interferisce e riduce l’accessibilità geografica, da qui l’esistenza di tante barriere di accessibilità delle persone ai servizi sanitari. Nella discrepanza di queste dimensioni risiede il rapporto tra accessibilità e tante barriere all’accesso ai servizi sanitari. L’evidenza trovata in Cunha e Vieira-da-Silva (2010), e che risponde al problema della ricerca, qual è la relazione tra accessibilità e barriere all’accesso delle persone con disabilità ai servizi sanitari? Considerando che in alcune regioni del Paese la mancanza di servizio, pianificazione, gestione e gestione raggiunge l’80%, come dimostra la mancanza di sedi Pagliuca et al. (2007). Perché, secondo Albuquerque et al. (2014), la dimensione socio-organizzativa riguarda tutte le caratteristiche dell’offerta che possono facilitare o ostacolare la capacità delle persone di fruire dei servizi.

6. CONCLUSIONE

L’analisi della letteratura disponibile sugli ostacoli all’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari ha mostrato che l’accessibilità è l’equalizzazione delle opportunità in tutti gli ambiti della vita. Vi sono difficoltà nell’accessibilità dei servizi sanitari, contrarie al principio di equità della SUS, che deve raggiungere tutti i cittadini e favorire il cambiamento degli atteggiamenti e il rispetto della diversità umana.

L’accessibilità è un diritto. La normativa contiene chiare disposizioni per l’eliminazione delle barriere e misure di accessibilità che, se adottate, facilitano l’accesso delle persone con disabilità agli spazi pubblici, agli edifici, agli arredi e ai servizi sanitari. Tuttavia, la realtà del sistema sanitario presenta ancora difficoltà che impediscono l’efficacia dell’assistenza alle persone con disabilità. La mancanza di accessibilità colpisce anche l’Assistenza Primaria, sia nella dimensione socio-organizzativa che geografica, associata alla distanza e allo spostamento.

In pratica è emerso che esistono barriere all’accessibilità ai servizi sanitari perché la dimensione socio-organizzativa dell’accessibilità presenta lacune, mancanza di pianificazione, organizzazione delle azioni, gestione ed efficacia delle politiche rivolte alla SUS. Rispondendo al problema della ricerca, è necessario che le due dimensioni dell’accessibilità siano in interazione, affinché non venga ridotta l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari, a pena di ledere la dignità della persona.

Si conclude che l’obiettivo del lavoro, di analizzare l’accessibilità delle persone con disabilità ai servizi sanitari, è stato raggiunto.

Infine, si può affermare che quando le informazioni non sono disponibili per tutti e non vengono apportate semplici modifiche, si creano barriere all’accessibilità per le persone con disabilità. Oltre allo Stato, spetta alla società sviluppare iniziative di accessibilità e offrire sicurezza e autonomia alle persone con disabilità. Sebbene l’accessibilità sia stata standardizzata, costituendo materia di trattati internazionali e inserita nel Testo Costituzionale e nelle leggi speciali, essa resta una sfida per la realizzazione dell’integrazione sociale.

Non si può parlare di uguaglianza come di un diritto per tutti senza che l’accessibilità sia resa operativa e servizi sanitari che offrano autonomia, sicurezza e possibile comfort, per chi ne gode, con dignità.

RIFERIMENTI

ÁFIO, A. C. E. et al. Acesso de pessoas com deficiência aos serviços de saúde. In: SEMINÁRIO NACIONAL DE PESQUISA EM ENFERMAGEM, 17, Natal. Anais… Natal: SENPE, 2013. p. 02356-02357.

ALBUQUERQUE, M. S. V. et al. Acessibilidade aos serviços de saúde: uma análise a partir da Atenção Básica em Pernambuco. Saúde Debate, Rio de Janeiro, v. 38, n. Especial, p. 182-494, out. 2014.

AMARAL, F. L. J. dos S. et al. Acessibilidade de pessoas com deficiência ou restrição permanente de mobilidade ao SUS. Ciência da Saúde Coletiva, João Pessoa, v. 17, n. 7, p. 1833-1840, 2012.

ASSOCIAÇÃO BRASILEIRA DE NORMAS TÉCNICAS. NBR 9050: acessibilidade, edificações e mobiliários. Rio de Janeiro: ABNT, 2004.

______. NBR 9050: nova Norma de Acessibilidade a Edificações, Mobiliário, Espaços e Equipamentos Urbanos – versão 2015. 162 p. Disponível em: <https://www.pessoacomdeficiência.gov.br/app/sites/>. Acesso em: 23.07.2017.

AZEVEDO, T. R. et al. Acessibilidade física de pessoas com deficiência em hospitais públicos. Enfermería Global, Universidad de Murcia, Espanha, n. 37, p. 319-327, Enero 2015.

BRASIL. Ministério da Saúde. Relatório Final. In: CONFERÊNCIA NACIONAL DE SAÚDE, 8, Brasília. Conselho de Saúde, Relatórios. Brasília: CNS, 1986. 29p.

______. Constituição 1988. Constituição da República Federativa do Brasil, de 5 de outubro de 1988. 2. ed. São Paulo: Saraiva, 2015.

______. Presidência da República. Casa Civil. Lei nº 7.853, de 24 de outubro de 1989. Apoio às pessoas portadoras de deficiência e sua integração social. Diário Oficial da União, Brasília, 25.10.1989. Disponível em: <http://www.planalto.gov.br/ ccivil_03/Leis/L7853 compilado.htm>. Acesso em: 19.06. 2017.

______. Presidência da República. Conselho Nacional de Saúde. Lei nº 8.080, de 19 de setembro de 1990. Condições para a promoção, proteção e recuperação da saúde. Diário Oficial da União, Brasília, 20.09.1990. Disponível em: <http:// conselho.saude.gov.br/ legislacao/lei8080_190990.htm>. Acesso em: 25.05.2017.

______. Presidência da República. Casa Civil. Decreto nº 3.298, de 20 de setembro de 1999. Regulamenta a Lei nº 7.583/89. Diário Oficial da União, Brasília, 21.12.1999. Disponível em: <https://www.planalto.gov.br/ccivil_03/decreto/D3298.htm>. Acesso em: 20.06.2017.

______. Presidência da República. Casa Civil. Lei nº 10.098, de 19 de dezembro de 2000. Estabelece normas gerais e critérios básicos para a promoção da acessibilidade das pessoas portadoras de deficiência ou com mobilidade reduzida. Diário Oficial da União, Brasília, 20.12.2000. Disponível em: <www.planalto.gov.br/ ccivil_03/LEIS/ L10098.htm>. Acesso em: 20.06.2017.

______. Ministério da Saúde. Secretaria de Atenção à Saúde. Portaria nº 648, de 28 de março de 2006. Política Nacional de Atenção Básica. Brasília: MS, 2006. Disponível em: <http://dab.saude.gov.br/docs/legislacao/portaria_648_28_03_2006. pdf>. Acesso em: 10.06.2017.

______. Ministério da Saúde. Secretaria de Atenção Básica. Portaria n. 2488, de 21 de outubro de 2011. Política Nacional de Atenção Básica. Brasília: MS, 2011. Disponível em: <www.cosemssp.org.br/ downloads/PNAB.pdf>. Acesso em: 19.06.2017.

______. Presidência da República. Secretaria Nacional de Promoção dos Direitos da Pessoa com Deficiência. Avanços das Políticas Públicas para as Pessoas com Deficiência: Uma análise a partir das Conferências Nacionais. Brasília: SNPDPD, 2012. 63 p. Disponível em: <https:www.pessoacomdeficiencia.gov.br/app/sites/…/ livro-avancos-politicas-publicas-pcd.pdf>. Acesso em: 21.06.2017.

______. Presidência da República. Casa Civil. Lei nº 13.146, de 6 de julho de 2015. Estatuto da Pessoa com Deficiência. Diário Oficial da União, Brasília, 07.07.2015. Disponível em: <www.planalto.gov.br/ccivil_03/ _ato2015-2018/2015/lei/>. Acesso em: 21.06.2017.

CANAZILLES, K. S. A. Acessibilidade urbana – Barreiras arquitetônicas e sociais do portador de necessidades especiais. 19.10.2010, 5 p. Disponível em: <http://w ww.lerparaver.com/lpv/acessibilidade-…>. Acesso em: 18.06.2017.

CASTRO, S. S. et al. Acessibilidade aos serviços de saúde por pessoas com deficiência. Rev. Saúde Pública, São Paulo, v. 45, n. 1, p. 99-105, 2011.

CARVALHO, A. M.; AVELAR, S. A. Barreiras arquitetônicas: Acessibilidade aos usuários. Revista Enfermagem Integrada, Ipatinga, Unileste, MG, v. 3, n. 1, p. 465-475, jul./ago. 2010.

CIPRIANO, C. D. C.; MONÇÃO, M. M. Acessibilidade ao portador de limitação física: aspectos externos e internos do ambiente hospitalar. Estação Científica (UNIFAP), Macapá, v. 3, n. 1, p. 01/17, jan./jun. 2013.

CUNHA, A. B. O.; VIEIRA-DA-SILVA, L. M. Acessibilidade aos serviços de saúde em um município do Estado da Bahia, Brasil, em gestão plena do sistema. Cad. Saúde Pública, Rio de Janeiro, v. 26, n. 4, p. 725-737, abr. 2010.

ELALI, A. G. et al. Acessibilidade Psicológica: Eliminar barreiras “físicas” não é suficiente. In: PRADO, A. R. A. et al. (Orgs.). Desenho Universal: Caminhos da Acessibilidade no Brasil. São Paulo: Annablume Editora, 2010. p. 117-127.

INSTITUTO BRASILEIRO DOS DIREITOS DA PESSOA COM DEFICIÊNCIA. Inclusão social da pessoa com deficiência: medidas que fazem a diferença. Rio de Janeiro: IBDD, 2008. 312 p.

INSTITUTO BRASILEIRO DE GEOGRAFIA E ESTATÍSTICA (IBGE). Censo Demográfico 2010. Portal IBGE, 2017. Disponível em: <http://7a12.ibge.gov.br/>. Acesso em: 25.06.2017.

LOUGHBOROUGH, W. A acessibilidade é um direito, não um privilégio. In: GIL, M. Acessibilidade, Inclusão Social e Desenho Universal: Tudo a Ver. 22/10/2006, 8 p. Disponível em: <http://www.bengalalegal.com>. Acesso em: 16.06.2017.

MENDES, K. D. S. et al. Revisão integrativa: método de pesquisa para incorporação de evidências na saúde e na enfermagem. Texto & Contexto Enferm, Florianópolis, v. 17, n. 4, p. 758-764, out./dez. 2008.

PAGLIUCA, L. M. F. et al. Acessibilidade e deficiência física: identificação de barreiras arquitetônicas em áreas internas de hospitais de Sobral, Ceará. Revista Escola Enfermagem, USP, São Paulo, v. 41, n. 4, p. 581-588, dez. 2007.

PAIM, J. S. Acessibilidade e qualidade da atenção. In: Conferência Regional sobre Determinantes Sociais da Saúde Nordeste, Recife, 2013. Anais… Recife: DSSCNBB, 2014. 50 p.

PESSANHA, P. O. L. A visão deficiente acerca das “pessoas com deficiência”. Revista Âmbito Jurídico, Rio Grande, XIII, n. 76, maio 2010. Disponível em: <http://www.ambito-juridico.com.br/site/index.php?n_link=revista_ artigos_leitura& artigo_id=7718>. Acesso em: 20.06.2017.

RIO GRANDE DO SUL. Assembléia Legislativa. Dicas de Convivência com Pessoas com Deficiência, [Cartilha], Porto Alegre, 2011. 20p. Disponível em: <https://www. portaldeacessibilidade.rs.gov.br/…/1309442549Cartilha>. Acesso em: 20.06.2017.

SANTANA, R. O SUS e a acessibilidade das pessoas com deficiência. 17/04/2013, 2 p. Disponível em: <http://www.cienciaecultura.ufba.br/agenciade noticias/noticias/>. Acesso em: 21.06.2017.

SETUBAL, J. M.; FAYAN, R. A. C. (Orgs.). Lei Brasileira de Inclusão da Pessoa com Deficiência – LBI, [Lei nº 13.146/2015, Comentada]. Campinas: Fundação FEAC, 2016. 320p.

SILVA, D. M. et al. Acessibilidade do homem aos serviços da Atenção Básica: Uma aproximação com a Bioética da Proteção. Cogitare Enfermagem, Jequié, BH, v. 18, n. 3, p. 573-578, jul./set. 2013.

SILVA, D. C. N. et al. Acessibilidade de portadores de deficiência física ou mobilidade reduzida na UBS Jonas Manoel Dias em São Luís de Montes Belos, GO. Revista Faculdade Montes Belos (FMB), v. 8, n. 3, p. 36-60, 2015.

SOUZA, M. T. et al. Revisão integrativa: o que é e como fazer. Einstein, São Paulo, v. 8, n. 1, jan./mar. 2010. Disponível em: <http://www.scielo.br/scielo.php?pid=S 1679-45082010000100102&script=sci_arttext&tlng=pt>. Acesso em: 23.07.2017.

VARGAS, S. C. et al. Assistência à saúde de pessoas com deficiência nos serviços públicos de saúde: um estudo bibliográfico. Universidade de Santa Cruz do Sul, 2016. Santa Cruz do Sul: UNISC, 2016. Disponível em: <https://online. unisc.br/seer/index.php/epidemiologia/article/view/8173>. Acesso em: 22.07. 2017.

VASCONCELOS, L. R.; PAGLIUCA, L. M. F. Mapeamento da acessibilidade do portador de limitação física a serviços básicos de saúde. Escola Anna Nery Revista de Enfermagem, Fortaleza, v. 10, n. 3, p. 494-500, dez. 2006.

ALLEGATI

ANNESSO A

Figura 1. Articoli trovati in Scielo, Ricerca Google, siti Web e portali sulla revisione integrativa.

Autore/Titolo dell’articolo Anno Considerazioni/Tema
1. Loughborough, W.
A acessibilidade é um direito, não um privilégio.
2006 Studio critico. L’accessibilità è un diritto. È più che costruire rampe.
2. Vasconcelos, LR; Pagliuca, LMF.
Mapeamento da acessibilidade do portador de limitação física a serviços básicos de saúde.
2006 Studio esplorativo-descrittivo. Notano che l’architettura esterna rende l’accesso difficile o impossibile. I marciapiedi contengono ostacoli. La maggior parte delle unità, mobili inadeguati all’epoca.
3. Pagliuca, LMF et al.
Acessibilidade e deficiência física: identificação de barreiras arquitetônicas em áreas internas de hospitais de Sobral, Ceará.
2007 Uno studio quantitativo evidenzia le barriere fisiche nelle aree esterne degli ospedali, il 50% delle scale e delle rampe non ha corrimano, il 33% dei sedili e l’80% degli sportelli non sono conformi alla normativa.
4. Canazilles, KSA.
Acessibilidade urbana – Barreiras arquitetônicas e sociais do portador de necessidades especiais.
2010 Analizza il comportamento della società in relazione al pregiudizio, al portatore e ai suoi limiti e alle barriere architettoniche che impediscono l’accessibilità, conclude che il problema è anche convivere con i limiti della società prevenuta.
5. Carvalho, AM; Avelar, AS.
Barreiras arquitetônicas: Acessibilidade aos usuários.
2010 Svolgono ricerche quantitative, discutono e affermano che la barriera ai sensi della Legge 10.098/00 è costituita da eventuali ostacoli che ostacolino o impediscano l’accesso sicuro alle strutture e ai siti. Usano NBR 9050/04 come faro.
6. Cunha, ABO; Vieira-da-Silva, LM.
Acessibilidade aos serviços de saúde em um município do Estado da Bahia, Brasil, em gestão plena do sistema.
2010 Conducono un caso di studio dal quale emerge che l’accessibilità è influenzata dalle caratteristiche organizzative delle unità sanitarie, dai profili dei professionisti e dal management. Citano Donabedian, secondo il quale le due dimensioni dell’accessibilità sono in costante interazione, il funzionamento dei servizi interferisce con l’accessibilità geografica.
7. Elali, AG et al.
Acessibilidade Psicológica: Eliminar barreiras “físicas” não é suficiente.
2010 Si rivolgono al design universale e ai tipi di barriere in base alle norme tecniche esistono barriere architettoniche, urbane o ambientali. Approfondisce il concetto di barriera e fa riferimento alle barriere attitudinali, comunicative, fisiche e sociali.
8. Pessanha, POL.
A visão deficiente acerca das “pessoas com deficiência”.
2010 Esibisce e critica il pregiudizio e la discriminazione delle persone con disabilità. Il mancato rispetto dei precetti normativi rende difficile il movimento degli utenti su sedia a rotelle.
9. Castro, SS et al.
Acessibilidade aos serviços de saúde por pessoas com deficiência.
2011 Uno studio qualitativo evidenzia che il percorso verso il servizio sanitario mostra diversità in termini di utenza che va da sola o accompagnata. Le difficoltà di accessibilità offerte dai servizi sanitari indicano ritardi nelle cure, problemi di parcheggio, mancanza di rampe, ascensori, sedie, contrariamente al principio di equità della SUS.
10. Amaral, FLJ et al.
Acessibilidade de pessoas com deficiência ou restrição permanente de mobilidade ao SUS.
2012 Uno studio descrittivo sul campo ha evidenziato difficoltà nello spostamento – mancanza di adattamenti che facilitino la locomozione. Le persone con disabilità hanno segnalato inadeguatezze dei luoghi di servizio, barriere architettoniche e marciapiedi non garantiscono la sicurezza.
11. Áfio, ACE et al.
Acesso de pessoas com deficiência aos serviços de saúde.
2013 In una revisione della letteratura, i risultati hanno indicato come principali barriere per qualsiasi tipo di disabilità la mancanza di parcheggio, rampe, sedie a rotelle, servizi igienici adeguati, segnaletica, ritardo nel servizio, assenza di medici e comunicazione inefficace.
12. Cipriano, CDC; Monção, MM.
Acessibilidade ao portador de limitação física: aspectos externos e internos do ambiente hospitalar.
2013 In una revisione della letteratura, hanno identificato barriere di accessibilità esterne ed interne, dovute ad aspetti infrastrutturali degli ambienti, che non offrono accessibilità per il libero transito – rampe, scale, pavimenti, corrimano, porte, servizi igienici. Sono necessarie modifiche per l’accessibilità efficace.
13. Paim, JS.
Acessibilidade e qualidade da atenção.
2013 L’inclusione nel Testo Costituzionale “dell’accesso universale come diritto, con il SUS nelle Leggi della Repubblica”, rende il Brasile l’unico Paese dell’America Latina a includere tale disposizione nella sua Costituzione.
14. Santana, R.
O SUS e a acessibilidade das pessoas com deficiência.
2013 SUS ha assunto un ruolo utopico. Le lacune rendono l’accessibilità più ampia della disponibilità di risorse in un dato momento e luogo.
15. Silva, DM et al.
Acessibilidade do homem aos serviços da Atenção Básica: Uma aproximação com a Bioética da Proteção.
2013 La non accessibilità è un problema etico, l’universalità proposta dalla SUS necessità non solo di attenzione, ma di efficacia.
16. Albuquerque, MSV et al.
Acessibilidade aos serviços de saúde: uma análise a partir da Atenção Básica em Pernambuco.
2014 In uno studio descrittivo si parla delle due dimensioni dell’accessibilità: geografica e socio-organizzativa. Il socio-organizzativo si riferisce a tutte le caratteristiche dell’offerta che possono facilitare o ostacolare la capacità delle persone di fruire dei servizi.
17. Azevedo, TR et al.
Acessibilidade física de pessoas com deficiência em hospitais públicos.
2015 In uno studio descrittivo, esplorativo e quantitativo, gli ospedali hanno evidenziato irregolarità in relazione alla struttura fisica raccomandata dalla NBR 9050/04.
18. Silva, DCN et al.
Acessibilidade de portadores de deficiência física ou mobilidade reduzida na UBS Jonas Manoel Dias em São Luís de Montes Belos, GO.
2015 In uno studio quantitativo e descrittivo si afferma che l’accessibilità deve essere considerata sotto 2 aspetti: geografico e socio-organizzativo, che caratterizzano lo spostamento connesso all’offerta del servizio
19. Vargas, S. C. et al.
Assistência à saúde de pessoas com deficiência nos serviços públicos de saúde: um estudo bibliográfico. Universidade de Santa Cruz do Sul, 2016.
2015 In una revisione della letteratura, sottolineano che l’accessibilità è il risultato della disponibilità di professionisti e servizi sanitari. L’accessibilità è anche conoscenza dei professionisti.

Fonte: L’autore (2017).

ANNESSO B

Figura 2. Legislazione, standard tecnici e misure di accessibilità operativa.

Legislazione Anno Considerazioni/Tema
1. Conferência Nacional de Saúde, 8, Brasília. Relatório Final. 1986 Si parla della salute come diritto di tutti e dovere dello Stato.
2. Constituição da República Federativa do Brasil, de 5 de outubro de 1988. 1988 Definisce che la salute è un diritto di tutti e un dovere dello Stato e garantisce un accesso universale e paritario alle azioni di promozione, protezione e recupero delle persone con disabilità.
3. Lei nº 7.853, de 24 de outubro de 1989. 1989 Sostegno alle persone con disabilità e alla loro integrazione sociale
4 Lei nº 8.080, de 19 de setembro de 1990. 1990 Stabilisce le condizioni per la promozione, la protezione e il recupero della salute.
5. Decreto nº 3.298, de 20 de setembro de 1999. 1999 Definisce le carenze e disciplina la Legge n. 7.583/89, che prevede la Politica Nazionale per l’Integrazione delle Persone con Disabilità, consolidando le norme di tutela.
6. Lei nº 10.098, de 19 de dezembro de 2000. 2000 Stabilisce regole generali e criteri di base per promuovere l’accessibilità per le persone con disabilità oa mobilità ridotta.
7. ABNT. NBR 9050: acessibilidade, edificações e mobiliários. 2004 Stabilisce che il diritto all’accessibilità per le persone con disabilità si basa sui diritti umani e di cittadinanza, regolati in Brasile dalla NBR 9050/04.
8. Portaria nº 648, de 28 de março de 2006. 2006 Approva la politica delle cure primarie, basata sull’abilitazione dell’accesso universale e continuo a servizi sanitari di qualità e risoluti.
9. Instituto Brasileiro dos Direitos da Pessoa com Deficiência. Inclusão social da pessoa com deficiência: medidas que fazem a diferença. 2008 Discute e riflette sulle misure operative che fanno la differenza nell’inclusione sociale delle persone con disabilità.
10. Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE). Censo Demográfico 2010. 2010 Sottolinea che il 23,92% delle persone con disabilità in Brasile.
11. Portaria n. 2488, de 21 de outubro de 2011. Política Nacional de Atenção Básica. 2011 Lancia la nuova Polizza delle cure primarie, istituendo la Strategia per la salute della famiglia (ESF), che riorganizza le Assistenza sanitaria di base.
12. Assembleia Legislativa do Rio Grande do Sul. Dicas de Convivência com Pessoas com Deficiência, [Cartilha]. 2011 Lancia un libretto, tracciando un percorso di convivenza con persone con disabilità.
13. Avanços das Políticas Públicas para as Pessoas com Deficiência: Uma análise a partir das Conferências Nacionais. 2012 Propone la promozione di campagne permanenti di sensibilizzazione e di illuminazione della società e la realizzazione di iniziative da parte di istituzioni che soddisfino i requisiti di accessibilità secondo la normativa vigente.
14. Lei nº 13.146, de 6 de julho de 2015. 2015 Stabilisce lo statuto delle persone con disabilità.
15. ABNT NBR 9050 – versão 2015. 2015 Stabilisce un nuovo standard di accessibilità per edifici, mobili, spazi e attrezzature urbane.
16. Lei Brasileira de Inclusão da Pessoa com Deficiência – LBI, [Lei nº 13.146/2015, Comentada]. 2016 Porta diverse garanzie di accessibilità negli edifici, comunicazione e ambiente urbano, mettendo in relazione la disabilità della persona con l’ambiente in cui vive.

Fonte: L’autore (2017).

[1] Specialista in sanità pubblica con particolare attenzione alla salute della famiglia, laureato in farmacia presso l’Università regionale integrata di Alto Uruguai e das Missões (URI), campus di Santo Ângelo.

[2] Specialista in Metodologia Scientifica e Insegnamento Superiore, Audit di Qualità e Consulente TCC presso Faculdade Internacional de Curitiba – FATEC/FACINTER, Infermieristica Ostetrica e Laurea in Infermieristica presso UFPR.

Inviato: Aprile 2018.

Approvato: Marzo 2019.

Rate this post

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

POXA QUE TRISTE!😥

Este Artigo ainda não possui registro DOI, sem ele não podemos calcular as Citações!

SOLICITAR REGISTRO
Pesquisar por categoria…
Este anúncio ajuda a manter a Educação gratuita