REVISTACIENTIFICAMULTIDISCIPLINARNUCLEODOCONHECIMENTO

Revista Científica Multidisciplinar

Pesquisar nos:
Filter by Categorias
Agronomia
Ambiente
Amministrazione
Amministrazione Navale
Architettura
Arte
Biologia
Chimica
Comunicazione
Contabilità
cucina
Di marketing
Educazione fisica
Etica
Filosofia
Fisica
Formazione
Geografia
Informatica
Ingegneria Agraria
Ingegneria ambientale
Ingegneria chimica
Ingegneria Civile
Ingegneria di produzione
Ingegneria di produzione
ingegneria elettrica
Ingegneria informatica
Ingegneria meccanica
Legge
Letteratura
Matematica
Meteo
Nutrizione
Odontoiatria
Pedagogia
Psicologia
Salute
Scienza della religione
Scienze aeronautiche
Scienze sociali
Sem categoria
Sociologia
Storia
Tecnologia
Teologia
Testi
Turismo
Veterinario
Zootecnici
Pesquisar por:
Selecionar todos
Autores
Palavras-Chave
Comentários
Anexos / Arquivos

Multiparentalità: possibilità di paternità socio-affettiva basate sul principio del superiore interesse del bambino

RC: 140353
254
5/5 - (10 votes)
DOI: ESTE ARTIGO AINDA NÃO POSSUI DOI
SOLICITAR AGORA!

CONTEÚDO

ARTICOLO ORIGINALE

ARAÚJO, Gizelda Rodrigues de [1]

ARAÚJO, Gizelda Rodrigues de. Multiparentalità: possibilità di paternità socio-affettiva basate sul principio del superiore interesse del bambino. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno. 07, Ed. 08, vol. 04, pagg. 162-183. Agosto 2022. ISSN: 2448-0959, Link di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/legge/paternita-socio-affettiva

RIEPILOGO

Questo lavoro si propone di affrontare i diritti della famiglia, sollevando riflessioni sui rapporti familiari in merito alla possibilità di multiparentalità rispetto alla paternità socio-affettiva. In questa prospettiva, il tema dell’articolo ruota intorno a un caso concreto, che tratta di famiglie ricostituite, e ha come domanda: quali possibili diritti ha Jorge sul figliastro Lucas? Pertanto, per trovare una risposta a questa domanda, questo lavoro si propone di presentare una visione giuridica della possibilità di diritti e limiti nei casi di multiparentalità, nonché dei suoi effetti, analizzando la paternità socio-affettiva basata sul principio della migliore interesse del bambino. Per questo è stata effettuata un’analisi bibliografica esplorativa con un approccio qualitativo. Con ciò si può concludere che la possibilità di stabilire la concomitanza di genitorialità socio-affettiva e biologica non è una regola, anzi, la pluriparentalità è casistica, soggetta a conoscenza nelle ipotesi in cui le circostanze di fatto lo giustifichino. Pertanto, all’interno della discussione delineata, osservando il caso concreto, è rimasta evidente la rilevanza di comprendere le sfumature che riguardano la plurigenitorialità rispetto ai suoi effetti, limiti e possibilità.

Parole chiave: Multiparentalità, Paternità socio-affettiva, Diritto di famiglia, Interesse del bambino.

1. INTRODUZIONE

Il presente lavoro si propone di affrontare, in termini generali, il diritto di famiglia, portando in primo piano riflessioni sui rapporti familiari con riguardo alle possibilità della plurigenitorialità in termini di paternità socio-affettiva. In questa prospettiva, il tema principale ruota attorno a un caso concreto che riguarda le famiglie ricostituite, ovvero:

Maria e Alberto ficaram casados por 15 anos, tendo nascido um filho, Lucas. Quando ele tinha três anos, os pais se divorciaram e Maria acabou por se casar com Jorge, com quem ficou por mais 7 anos. Jorge cuidava de Lucas como se seu filho fosse, muito embora Alberto não só pagasse a pensão como, ainda, dedicasse grande parte de seu tempo a seu filho. Após o término de seu casamento com Maria, Jorge pretendeu continuar a visitar Lucas e a definir seu futuro, manifestando-se acerca de suas atividades escolares. Insatisfeita com a ingerência de seu ex-marido na vida de seu filho, Maria quer saber se Jorge tem algum direito com relação a Lucas. (MACEDO, 2018).

In questo senso, attraverso il caso presentato, la domanda è: quali possibili diritti ha Jorge sul figliastro Lucas? Per trovare una risposta a questa domanda, questo lavoro si propone di presentare una visione giuridica delle possibilità di diritti e limiti nei casi di multiparentalità, nonché dei suoi effetti, analizzando la paternità socio-affettiva basata sul principio del superiore interesse di il bambino.

Come è noto, la famiglia è la cellula primaria della società e uno spazio importante per lo sviluppo dei suoi membri, poiché è attraverso di essa che il soggetto acquista nome e cognome, apprende i suoi valori e sviluppa i più profondi sentimenti d’amore , o addirittura odio.

In questo contesto, Santos (2019, p.14) afferma che la famiglia ha subito notevoli cambiamenti nei suoi pilastri e che tali cambiamenti hanno raggiunto i dogmi medievali riguardanti la costituzione familiare, rendendola favorevole alla diffusione di nuove forme di nascita delle famiglie.

Dopo il declino della società patriarcale, l’emergere dei movimenti femministi, l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, il matrimonio basato sull’amore romantico e l’importanza attribuita al benessere e alla salute dei figli, hanno contribuito a queste trasformazioni familiari culminate in quello che è ora chiamata la “famiglia nucleare tradizionale” (PAULA, 2004).

Attraverso questa costante e significativa evoluzione, si osserva, pertanto, che il diritto di famiglia, soprattutto con l’entrata in vigore della Costituzione federale del 1988, ha guadagnato spazio nell’interpretazione delle cause basata sui principi costituzionali, piuttosto che sulla norma ordinaria (PÓVOAS , 2017, pagina 19).

In questo modo, sempre secondo Póvoas (2017), il principio della dignità umana e dell’affettività non sono più solo norme vaghe e lontane, ma sono diventati fondamentali per risolvere questioni come la doppia paternità, tra le altre che coinvolgono la socio-affettività. Così, nell’intreccio di questi principi, dottrina e giurisprudenza hanno operato una vera e propria rivoluzione giuridica e sociale nell’ambito del diritto di famiglia.

Detto questo, questo lavoro è una ricerca empirica con una metodologia di analisi bibliografica, poiché è stato realizzato a partire da materiali pubblicati elettronicamente, quali: libri, articoli scientifici e testi da siti web (MATOS e LERCHE, 2001, p. 40). In termini di livello di classificazione della ricerca, qui sono appropriati “studi esplorativi, che consentono al ricercatore di aumentare la sua esperienza attorno a un determinato problema”. Nel frattempo, l’autore sottolinea che può anche servire “a sollevare possibili problemi di ricerca” (TRIVIÑOS, 1987, p. 109).

Inoltre, questa ricerca ha un approccio qualitativo, considerando che, “oltre ad essere un’opzione del ricercatore, si giustifica, soprattutto, come un modo adeguato per comprendere la natura di un fenomeno sociale” (RICHARDSON, 1999, p. 79).

Pertanto, al fine di risolvere dal punto di vista giuridico la fattispecie in esame, si farà una breve considerazione sul diritto di famiglia e sulla sua evoluzione nel tempo; verranno poi presentati due principi del CF/1988 che sono diventati rappresentativi e sono stati largamente utilizzati per risolvere la domanda delle famiglie; e, infine, si occuperà della multiparentalità in vista delle sue possibilità nelle relazioni socio-affettive.

2. SVILUPPO

Nel corso di diverse generazioni, l’istituto della famiglia ha subito una serie di trasformazioni, evolvendosi sia nel senso dell’espressione familiare, prima dei membri, sia nel modo in cui si relazionano tra loro.

Un lungo cammino è passato sotto gli influssi culturali e religiosi, dal patriarcato, dove l’autorità era centrata solo sul padre, cioè sul capofamiglia, fino ai giorni nostri, in cui l’autorità familiare è condivisa tra i genitori.

Pertanto, attraverso tutti questi cambiamenti, era necessario che il diritto si adattasse alle nuove modalità che stavano emergendo, poiché si riconosce che è nell’ambiente sociale, come allude Lima (1989), che “il diritto nasce e si sviluppa, per il raggiungimento degli obiettivi perseguiti nella società”.

2.1 SUL DIRITTO DI FAMIGLIA: BREVI CONSIDERAZIONI

Secondo l’articolo 26, caput della Costituzione federale del 1988, la famiglia è la base della società e gode di una protezione speciale da parte dello Stato (BRASILE, 1988).

Per Diniz (2020), in senso tecnico, la famiglia sarebbe un gruppo chiuso di persone, composto da genitori e figli, e, per scopi limitati, da altri parenti, uniti dalla convivenza e dall’affetto, nella stessa economia e sotto la stessa direzione.

É, portanto, o ramo do direito civil concernente às relações entre pessoas unidas pelo matrimônio, pela união estável ou pelo parentesco e aos institutos complementares de direito protetivo ou assistencial, pois, embora a tutela e a curatela não advenham de relações familiares, têm, devido a sua finalidade, conexão com o direito de família (DINIZ, 2020, p. 17).

Per Venosa (2016, p. 20), è importante considerare la famiglia, in senso lato, come parentela, cioè come l’insieme delle persone unite da un vincolo giuridico di natura familiare. In questo senso si intendono ascendenti, discendenti e collaterali di un lignaggio, compresi ascendenti, discendenti e collaterali del coniuge, che si dicono parenti per affinità o affini. In questa intesa è incluso il coniuge, che non è considerato un parente.

In ambito giuridico, Diniz (2020) elenca tre significati fondamentali della parola famiglia, ovvero: il senso molto ampio, il senso “lata” e il senso ristretto.

Quel modo:

No sentido amplíssimo, o termo abrange todos os indivíduos que estiverem ligados pelo vínculo da consanguinidade ou da afinidade Na acepção “lata”, além dos cônjuges ou companheiros, e de seus filhos, abrange os parentes da linha reta ou colateral, bem como os afins (os parentes do outro cônjuge ou companheiro). Já na significação restrita é a família o conjunto de pessoas unidas pelo laço do matrimônio e da filiação, ou seja, unicamente os cônjuges e a prole (CC. Arts.1.567 e 1.716), e entidade familiar a comunidade formada pelos pais, que vivem em união estável, ou por qualquer dos pais e descendentes, independentemente de existir o vínculo conjugal, que a originou (DINIZ, 2020, p. 24).

Si evidenzia così il commento di Vasconcelos (2014, p. 15), il quale afferma che la normativa nazionale copre queste tre accezioni portate da Diniz (2020), che trovano applicazione in diversi aspetti delle relazioni familiari, a seconda della prossimità della famiglia cerchia familiare.

In questo senso, per una migliore comprensione della sua evoluzione storica, il diritto di famiglia può essere suddiviso in tre grandi tappe.

Pertanto, secondo Póvoas (2017, p. 24-28), la prima tappa è quella che copre l’ordinamento giuridico prima dell’entrata in vigore del codice civile del 1916, a partire dal 1595 con le Ordinanze filippine,[2] le cui le regole venivano progressivamente revocate in Brasile, con legislazioni sparse, fino alla Proclamazione della Repubblica, che ebbe come conseguenza la scissione del rapporto Chiesa/Stato.

Sempre secondo l’autore, il cambiamento sostanziale è avvenuto parallelamente all’edizione del codice civile del 1916, con la quale l’intero ordinamento giuridico del diritto di famiglia è stato accorpato in un’unica normativa. Poi, la seconda tappa, considerata uno dei nodi salienti del diritto di famiglia, è stata segnata dall’emanazione della Costituzione federale del 1988[3], che ha conferito alle questioni familiari lo status di norma costituzionale.

Subito dopo, con l’approvazione del nuovo codice civile (L. 10.406, del 10.01.2002), è iniziata la terza fase del diritto di famiglia.

Di conseguenza, molte sono state le modifiche al testo normativo, tuttavia, il maggior vantaggio del nuovo codice civile in materia di famiglia è stato quello di consolidare, ancora una volta, in un’unica legge, tutte le norme sparse esistenti in materia , compreso il testo costituzionale, e, inoltre, rendere legali le intese giurisprudenziali.

Dal punto di vista di Leite (2005, p. 31-32), ci sono alcuni cambiamenti fondamentali osservati nel nuovo codice civile:

a) A qualificação da família como legítima foi substituída pelo reconhecimento de outras de conjugalidade, ao lado da família legítima (arts.1.723 a 1.727).

b) A diferença de estatutos entre o homem e a mulher, que agasalhava o mais assimétrico tratamento de gênero, no CC/1916, é substituída pela igualdade absoluta entre o homem e a mulher. (art.1.511 a 1.569).

c) A categorização dos filhos com a diversidade de estatutos ganha nova dimensão com a paridade entre filhos de qualquer origem. (art.1.596).

d) A indissolubilidade do vínculo matrimonial (já resgatada pela Lei 6.515/1977) adentra no universo codificado do Direito Civil. (art.1.571 a 1.582).

e) A proscrição do concubinato é substituída pelo reconhecimento das uniões estáveis, em capítulo, igualmente próprio (Título III, Da união estável).

In considerazione di quanto sopra, si rileva che, in Brasile, il progresso più consistente è stato fatto dalla promulgazione della Costituzione del 1988, che ha portato una forma di adesione alle esigenze del tempo, non solo riguardando la famiglia matrimoniale, ma anche le unioni costituite al di fuori del matrimonio, a sua immagine e somiglianza, come affermato negli articoli 226, § 4 (BRASILE, 1988).

In questo modo, con l’evoluzione del diritto di famiglia, il suo concetto si è ampliato, stabilendo i contorni nel suo ambito di copertura, poiché esistono diversi tipi di formazione familiare, dove ognuno di essi ha le sue caratteristiche distinte.

In questo senso viene alla luce il caso concreto di Maria e Jorge, in cui il legame affettivo creatosi tra Jorge e Lucas, nelle loro visite, quando Jorge ha iniziato a svolgere funzioni educative, aiutando Lucas nei suoi compiti scolastici nella prospettiva di definire la sua futuro.

Oggi le famiglie, per l’elevazione della dignità umana, non sono legate solo da legami di sangue, ma anche da vincoli di libertà, responsabilità e, soprattutto, affetto, secondo le parole di Lôbo (2018): “finché ci is affectio ci sarà una famiglia unita da questi vincoli, purché si consolidi nella simmetria, nella collaborazione, nella comunione di vita”.

A complemento di questo pensiero, Dias (2011, p. 55) identifica questa nuova tendenza di coinvolgimento familiare attraverso l’affettività nella famiglia “eudemonista”, la quale afferma che “la ricerca della felicità, il primato dell’amore, la vittoria della solidarietà comportano il riconoscimento l’affetto come unico modo efficace per definire la famiglia e conservare la vita”.

Con ciò si osserva una nuova famiglia senza standard definiti e che mira al processo di emancipazione dei suoi membri attraverso l’affetto. In questa stessa linea di pensiero, Fachin (1999) discute brillantemente questo cambiamento di paradigmi in materia di diritti familiari presenti nell’attuale ordinamento giuridico, scaturito dalla Costituzione del 1988, elogiando il principio della dignità umana, con le parole:

Sob as relações de afeto, de solidariedade e de cooperação, proclama-se, com mais assento, a concepção eudemonista da família: não é mais o indivíduo que existe para a família e para o casamento, mas a família e o casamento existem para o seu desenvolvimento pessoal, em busca de sua aspiração à felicidade (FACHIN,1999, p. 22).

Alla luce di quanto sopra, secondo l’Corte Federale di Giustizia (STF)[4] (2017), si osserva che: “Il diritto alla ricerca della felicità funge da scudo dell’essere umano di fronte ai tentativi dello Stato di inquadrare la sua realtà familiare in modelli preconcetto dalla legge”.

Ciò detto, resta inteso che l’eudemonismo considera la famiglia come quella strutturata dal principio della dignità della persona umana, dove il vincolo esistente non è giuridico o biologico, ma essenzialmente affettivo. Pertanto, il seguente argomento tratterà i due principi e l’azione di affiliazione socio-affettiva.

2.2 LA DIGNITÀ DELLA PERSONA UMANA E L’AFFETTIVITÀ COME FONDAMENTO NELLE RELAZIONI FAMILIARI

Alla luce di quanto esposto, è risultato evidente che la nozione classica di famiglia ha subito numerose modifiche nel corso della storia.

In questo senso, Lôbo (2019) afferma che la promulgazione della Costituzione del 1988 non solo ha istituito il ritorno dello Stato di diritto democratico e sociale, ma ha anche elencato i valori supremi sanciti dall’ordinamento giuridico brasiliano. È con questo status privilegiato e principio strutturante che il principio della dignità umana ha innalzato il portico dell’edificio normativo costituzionale.

Questo problema ha acquisito visibilità e potere nell’ambito del diritto di famiglia brasiliano. Tuttavia, è noto che una delle maggiori sfide in questo scenario di trasformazione è legata alla comprensione dell’affettività come principio giuridico e fondamento delle relazioni familiari oggi.

2.2.1 PRINCIPIO DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA UMANA 

Con la costituzionalizzazione del Diritto Civile si sono elevati i diritti fondamentali della persona e si è posta in primo piano la dignità dell’essere umano.

A conferma di questo pensiero, le parole di Tepedino (2004, p. 22) chiariscono che:

Trata-se, em uma palavra, de estabelecer novos parâmetros para a definição de ordem pública, relendo o Direito Civil à luz da Constituição, de maneira a privilegiar, insista-se ainda uma vez, os valores não-patrimoniais e, em particular, a dignidade da pessoa humana, o desenvolvimento de sua personalidade, os direitos sociais e a justiça distributiva, para cujo atendimento deve se voltar a iniciativa econômica privada e as situações jurídicas patrimoniais.

Pertanto, da una preoccupazione estremamente patrimoniale, si è passati a una preoccupazione per la persona umana, poiché il principio della dignità della persona umana è diventato uno dei fondamenti della repubblica, previsto dall’articolo 1, § III, della Carta Maior (BRASILE, 1988).

Nell’antichità classica si capiva che la dignità della persona umana era legata alla sua posizione sociale; pertanto, si diceva che più una persona era importante e influente, maggiore era la sua dignità e viceversa (PÓVOAS, 2017, p. 58).

Tuttavia, per il pensiero stoico, tutti gli uomini erano dotati della stessa dignità ed era ciò che li distingueva dalle altre creature. Così, alla fine del Medioevo, Tommaso d’Aquino ha riaffermato l’idea della Chiesa che, poiché è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio, l’uomo ha dignità.

In questo contesto, Sarlet (2010, p. 70 apud PÓVOAS, 2017, p. 62) sottolinea che la dignità della persona umana riguarda:

A qualidade intrínseca e distintiva reconhecida em cada ser humano que o faz merecedor do mesmo respeito e consideração por parte do Estado e da comunidade, implicando, neste sentido, um complexo de direitos e deveres fundamentais que assegurem a pessoa tanto contra todo e qualquer ato de cunho degradante e desumano, como venham a lhe garantir as condições existenciais mínimas para uma vida saudável.

Analizzando il concetto, è urgente verificare che la dignità è il fondamento che serve da base per l’interpretazione di altri precetti costituzionali.

In questo senso, il Diritto, in generale, e, principalmente, il Diritto di Famiglia, si è fatto meno burocratico e più umano, mettendo in primo piano la dignità della persona umana e l’affetto, che vengono invocati ogni giorno di più in ogni sorta di richieste.

Pertanto, si spera, attraverso il caso di Maria e Jorge, che tali principi strutturanti e intrecciati possano contribuire alla risoluzione di questo problema.

2.2.2 PRINCIPIO DI AFFETTIVITÀ’

Come si è visto, il principio di affettività è stato inteso come paradigma strutturante delle relazioni familiari. La sua presenza si verifica nella formazione e nel mantenimento dei vari assetti familiari, che si basano esclusivamente sulla libertà e sul desiderio delle persone di vivere gli uni con gli altri (LOBO, 2021, p. 22).

In considerazione di ciò, si osserva che è passato il tempo in cui la fredda lettera della legge era alla base delle decisioni di diritto di famiglia. A complemento di questo pensiero, Dias (2006, p. 38) afferma che:

Como diz Tereza Wambier, a cara da família moderna mudou. O seu principal papel é de suporte emocional do indivíduo, em que há flexibilidade, e indubitavelmente, mais intensidade no que diz respeito aos laços afetivos.

In questo senso, Tartuce e Simão (2010, p. 47) spiegano che:

Mesmo não constando a expressão afeto do texto maior como sendo um direito fundamental, pode se afirmar que ele decorre da valorização constante da dignidade humana.

In questi termini, vale la pena espandere il senso dell’affetto nelle parole di Welter (2009, p. 55), il quale considera che:

A afetividade não é somente o direito de amar, de ser feliz, mas também o dever de compreender e estar com o outro, porquanto existir não é apenas estar no mundo, é, também, inevitavelmente, estar com alguém, estar em família, rompendo com a individualidade e com os conceitos prévios (pré-conceitos, pré-juízos).

Con ciò si osserva che i rapporti parentali sono stati per lungo tempo ristretti ai soli legami biologici o anagrafici. Tuttavia, attualmente, si è aperto lo spazio per un nuovo paradigma, quello della socio-affettività.

Da questo punto di vista è chiaro che la paternità non si verifica più solo nel rapporto biologico basato sulla consanguineità. In questo senso, Lôbo (2006, p. 47) afferma che:

O ponto essencial é que a relação de paternidade não depende mais da exclusiva relação biológica entre pai e filho. Toda paternidade é necessariamente socioafetiva, podendo ter origem biológica ou não biológica; em outras palavras, a paternidade socioafetiva é gênero do qual são espécies a paternidade biológica e a paternidade não-biológica.

Si caratterizza, quindi, la rilevanza dell’affettività nel rapporto tra padre e figlio e che questa non avvenga solo attraverso legami consanguinei.

A complemento di questa idea, Lobo (2021, p. 23) sottolinea che l’affetto, in quanto espressione di sentimento, è un elemento estraneo al diritto, ma la sua proiezione come dovere di affetto è accolto come principio giuridico.

In questo contesto, vale la pena discutere le parole del Ministro Andrighi, il quale ha affermato che:

O Direito não regula sentimentos, mas define as relações com base neles geradas, o que não permite que a própria norma, que veda a discriminação de qualquer ordem, seja revestida de conteúdo discriminatório. O núcleo do sistema jurídico deve, portanto, muito mais garantir liberdades do que impor limitações na esfera pessoal dos seres humanos.

Enquanto a lei civil permanecer inerte, as novas estruturas de convívio que batem às portas dos Tribunais devem ter sua tutela jurisdicional prestada com base nas leis existentes e nos parâmetros humanitários que norteiam não só o direito constitucional, mas a maioria dos ordenamentos jurídicos existentes no mundo (RECURSO ESPECIAL: REsp 1026981 RJ 2008/0025171-7. Rel. Min. Nancy Andrighi. DJ: 04/01/2010).

Come spiegato, vale la pena riferirsi al caso concreto, osservando le possibilità di riconoscimento della paternità socio-affettiva tra Jorge e Lucas, rispetto alla volontà di entrambi, nonché con il consenso di Maria e del suo padre biologico Alberto, dato che Lucas ha meno di 12 anni.[5]

2.2.3 PATERNIDADE SOCIOAFETIVA E O PRINCÍPIO DO MELHOR INTERESSE DA CRIANÇA E DO ADOLESCENTE

In tempi più remoti le nozioni di famiglia mantenevano una preoccupazione esclusivamente per la linea genetica, oggi invece si ritiene che la famiglia sia fondata anche dall’affetto e non più dall’intento procreativo.

Secondo Dias (2006, p. 25), “l’entità familiare si dispone in una struttura psichica in cui ognuno occupa un posto e ha una funzione (padre, madre e figlio), senza però essere necessariamente legati da vincoli di sangue”.

Così, questa connessione attraverso l’affetto si chiama socio-affettività, espressione creata dalla legge brasiliana per rappresentare la relazione esercitata tra due o più persone legate da un forte legame affettivo e dall’esercizio di funzioni e luoghi di padre, figlio o fratello.

A questo proposito Tartuce (2017, p. 417) aggiunge che “l’affiliazione socio-affettiva è costituita dalla convivenza tra un adulto e un bambino o adolescente senza legame biologico che, tuttavia, dal punto di vista delle relazioni sociali ed affettive, la sua l’integralità assomiglia a quella di un padre o di una madre e del loro bambino”.

Ciò detto, resta inteso che nella genitorialità socio-affettiva non esiste alcun vincolo giuridico (adozione), né biologico, ma lo stato di possesso del figlio.

In questa comprensione, vale la pena chiarire che la paternità socio-affettiva si basa su quella persona che costruisce legami affettivi, garantisce migliori condizioni di vita per il bambino o l’adolescente e svolge anche il ruolo di padre, tenendo conto del superiore interesse del bambino.

Confermando questo pensiero, Veloso (1997, p. 215) afferma che:

Quem acolhe, protege, educa, orienta, repreende, veste, alimenta, quem ama e cria uma criança, é pai. Pai de fato, mas, sem dúvida, pai. O ‘pai de criação’ tem posse de estado com relação a seu ‘filho de criação’. Há nesta relação uma realidade sociológica e afetiva que o direito tem de enxergar e socorrer. O que cria, o que fica no lugar do pai, tem direitos e deveres para com a criança, observado o que for melhor para os interesses desta.

In questa direzione, vale la pena evidenziare le considerazioni di Fachin (1996, p. 32, apud LOBO, 2021, p. 45), il quale afferma che il padre non può essere colui al quale la legge presumibilmente attribuisce la paternità, perché:

A verdadeira paternidade pode também não se explicar apenas na autoria genética da descendência. Pai também é aquele que se revela no comportamento cotidiano de forma sólida e duradoura, capaz de estreitar os laços de paternidade numa relação psicoafetiva; aquele, enfim, que além de poder lhe emprestar o nome de família, trata-o como sendo verdadeiramente seu filho perante ambiente social.

Con ciò si nota che la socio-affettività si manifesta quando il figlio che non ha avuto o non ha contatti con uno dei suoi genitori biologici, sia per scioglimento coniugale, morte, abbandono effettivo o perdita del potere familiare, inizia a convivere con l’allora patrigno o matrigna e sviluppando un rapporto di affetto, chiamandoli spesso padre e madre.

Così, riferendosi al caso concreto, si è visto che il caso di Lucas è avvenuto per scioglimento coniugale, tuttavia, non ha perso il contatto e l’affetto con il padre biologico. D’altra parte, anche il suo patrigno ha iniziato a prendersi cura di lei ea preoccuparsi del suo futuro.

Pertanto, in queste circostanze, deve essere rispettato il principio del superiore interesse del bambino[6] e dell’adolescente, in quanto questo è il faro per tutte le questioni relative alla tutela della persona dei bambini, il cui presupposto di fondo è centrato il mantenimento dei legami affettivi (LOBO, 2021, p. 24).

Come insegna Teixeira (2004 apud PÓVOAS, 2017, p. 85):

Nesse novo quadro geral de referências, o estado geral que tudo determina e orienta é o bem do menor. Portanto, enquanto as prerrogativas dos pais, tutores, guardiões sofrem todas as limitações que se revelam necessárias à preservação daquele valor, amplia-se a liberdade do menor em benefício do seu fundamental direito de chegar à condição adulta sob as melhores garantias materiais e morais.

Pertanto, non c’è modo di disconnettere la genitorialità dal miglior interesse del bambino e dell’adolescente.

2.3 LA MULTIGENITORIALITÀ NEL DIRITTO BRASILIANO

La multiparentalità riguarda la possibilità legale data al genitore biologico e/o al genitore affettivo di invocare i principi della dignità umana e dell’affettività per garantire il mantenimento o l’instaurazione dei legami genitoriali (ABREU, 2014).

Secondo Farias, Rosenvald e Braga Netto (2019, p. 1869), il termine si riferisce alla “la possibilità che una persona abbia più di un padre e/o più di una madre contemporaneamente, producendo effetti giuridici nei confronti di tutti contemporaneamente”.

In considerazione di ciò, è da segnalare che la questione della possibilità della plurigenitorialità ha guadagnato un nuovo capitolo il 22 settembre 2016, quando la massima Corte del Paese si è pronunciata sulla questione 622, di generale ripercussione, che ha avuto come paradigma il Ricorso Straordinario 898.060, di Santa Catarina, che trattava del prevalere della paternità socio-affettiva a scapito della paternità biologica, affermando la tesi: “La paternità socio-affettiva, dichiarata o meno agli atti, non impedisce il riconoscimento della concomitante vincolo di filiazione basato sull’origine biologica, con gli stessi effetti giuridici” (STF, 2017).

Nel frattempo, nella comprensione di Calderón (2017 apud LOBO, 2021), i principali riflessi della tesi di ripercussione generale erano il riconoscimento giuridico dell’affettività, il legame socio-affettivo e biologico in un pari grado di gerarchia giuridica e il possibilità di multiparentalità. Pertanto, a proposito di quest’ultimo aspetto, l’autore ha ritenuto che l’accoglimento della tesi rappresentasse un traguardo, ponendo, ancora una volta, “il Tribunale federale in prima linea nel diritto di famiglia”. Inoltre, ha aggiunto:

A família contemporânea vivencia um processo de transição paradigmática, pelo qual se percebe um palatino decréscimo de influências externas – da religião, do Estado e dos interesses do grupo social – e um crescente espaço destinado à realização existencial afetiva dos seus integrantes. (CALDERÓN, 2017, p. 9 apud LOBO, 2021, p. 85).

In considerazione di ciò, Dias (2016) afferma che il riconoscimento della plurigenitorialità sana una lacuna di cui il diritto di famiglia ha a lungo discusso, soprattutto quando si considerano le famiglie miste e i casi di procreazione derivanti da tecniche di riproduzione assistita. Per lei, il multiparenting costituisce una vera e propria rivoluzione in termini di filiazione, in quanto il modello genitoriale binario non si adatta alla realtà delle entità familiari.

Richiamando il caso specifico relativo alla domanda di Maria circa l’interferenza di Jorge sui diritti che potrebbe avere nei confronti di Lucas, va notato che se Jorge volesse rivendicare il riconoscimento del legame socio-affettivo paterno con Lucas, tale presa di coscienza non farebbe che essere possibile in tribunale, poiché Lucas ha meno di 12 anni, e quindi deve prevalere il superiore interesse del minore.

Con ciò si osserva che l’applicazione della pluriparentalità è applicabile solo nei rapporti socio-affettivi derivanti dal possesso di uno stato di filiazione, purché sia ​​accertato il superiore interesse del figlio e il consenso dei genitori biologici, che conferma inoltre che l’applicazione della multiparentalità non sempre si traduce nella giusta misura.

3. CONSIDERAZIONI FINALI

Da quando il patrigno ha continuato a frequentare la casa di Maria per aiutare Lucas nelle attività scolastiche, mostrando preoccupazione per il futuro del ragazzo, si sono fatti notare i legami affettivi tra Jorge e Lucas, che hanno vissuto insieme per 7 anni come se fossero un padre e un figlio. Tuttavia, questo articolo mirava a trovare una risposta alla domanda di Maria: quali possibili diritti ha Jorge nei confronti di Lucas?

In questo scenario si è capito che tale situazione contemplava in realtà tutti gli aspetti estrinseci della filiazione, cioè il possesso dello stato di figlio, lasciando a Jorge, quindi, il diritto di rivendicare il riconoscimento della paternità socio-affettiva, se lo desidera.

Tuttavia, vale la pena ricordare che la possibilità di multi-genitorialità, nel caso di Lucas, che ha meno di 12 anni, sarebbe possibile solo attraverso i tribunali, osservando l’interesse superiore del bambino, nonché il consenso del genitori biologici.

Pertanto, il consenso dei genitori biologici sarebbe obbligatorio e l’ufficiale di stato civile dovrebbe raccogliere le firme di Alberto e Maria, come indicato nel provvedimento 63 del CNJ[7] (art. 11, § 3 e § 5), modificato dal provvedimento 83 del 14 agosto 2019.

Vale comunque la pena ricordare che il padre biologico di Lucas non solo paga gli alimenti, ma è sempre presente, dedicando parte del suo tempo al figlio. Pertanto, questo potrebbe essere uno dei maggiori ostacoli alla procedura.

Inoltre, va ricordato che Maria era anche insoddisfatta dell’interferenza di Jorge, che creerebbe un ostacolo alla presunta possibilità di riconoscimento della paternità socio-affettiva.

In tal senso si può concludere che la possibilità di stabilire la concomitanza di genitorialità socio-affettiva e biologica non è una regola, anzi, la pluriparentalità è casistica, soggetta a conoscenza nelle ipotesi in cui le circostanze di fatto la giustifichino (FROTA , 2018).

Pertanto, all’interno della discussione delineata, osservando il caso concreto, è rimasta evidente la rilevanza di comprendere le sfumature che riguardano la plurigenitorialità rispetto ai suoi effetti, limiti e possibilità.

RIFERIMENTI

ABREU, K. A. S. de. Multiparentalidade: conceito e consequências jurídicas de seu reconhecimento. Jusbrasil.com.br, 2014. Disponível em: https://karinasabreu.jusbrasil.com.br/artigos/151288139/multiparentalidade-conceito-e-consequencias-juridicas-de-seu-reconhecimento. Acesso em: 12 ago. 2021.

ALVES, C. C. A simplificação do registro voluntário de filhos por “pais de criação”. Migalhas.com.br, 29 mai. 2020. Disponível em: https://www.migalhas.com.br/depeso/327961/a-simplificacao-do-registro-voluntario-de-filhos-por–pais-de-criacao. Acesso em: 12 ago. 2021.

BRASIL. Constituição da República Federativa do Brasil de 1988. Brasília, DF: Presidência da República, 1988. Disponível em: http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/constituicao/constituicao.htm. Acesso em: 07 set. 2021.

BRASIL. Lei nº 10.406, de 10 de janeiro de 2002. Institui o Código Civil. Brasília, DF: Presidência da República, 2002 Disponível em: http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/leis/2002/l10406compilada.htm#:~:text=LEI%20N%C2%BA%2010.406%2C%20DE%2010%20DE%20JANEIRO%20DE%202002&text=Institui%20o%20C%C3%B3digo%20Civil.&text=Art.,e%20deveres%20na%20ordem%20civil. Acesso em: 07 out. 2022.

BRASIL. Provimento N. 63, de 14 de novembro de 2017. Diário Oficial da União, Brasília, 20 de novembro de 2017. Disponível em: https://atos.cnj.jus.br/atos/detalhar/2525. Acesso em: 12 ago. 2021.

CALDERÓN, R. L. Princípio da Afetividade no Direito de Família. 2. ed. Rio de Janeiro: Editora Forense, 2017.

DIAS, M. B. Manual das Famílias. 8. ed. São Paulo: Editora Revista dos Tribunais, 2011.

DIAS, M. B. Manual de direito das famílias. 3. ed. rev., atual. e ampl. São Paulo: Revista dos Tribunais, 2006, 542 p

DIAS, M. B. Manual de Direito das Famílias: de acordo com o Novo CPC. 11. ed. São Paulo: Editora Revista dos Tribunais, 2016.

DINIZ, M. H. Curso de Direito Civil Brasileiro: Direito de Família. 5. vol. 34. ed. São Paulo: Saraiva, 2020

FACHIN, L. E. Da paternidade: relação biológica e afetiva. Belo Horizonte, Del Rey, 1996.

FACHIN, L. E. Elementos críticos do direito de família: curso de direito civil. Rio de Janeiro: Renovar, 1999.

FARIAS, C. C. de.; ROSENVALD, N.; BRAGA NETTO, F. Manual de Direito Civil. 4. ed. Salvador: Ed. Juspodivm, 2019.

FREITAS, D. Princípio do Melhor Interesse da Criança. Jusbrasil.com.br, 2015. Disponível em: https://danielecsf.jusbrasil.com.br/artigos/198144998/principio-do-melhor-interesse-da-crianca. Acesso em: 12 ago. 2021.

FROTA, J. H. S. Reconhecimento de multiparentalidade está condicionado ao interesse da criança. Jusbrasil.com.br, 2018. Disponível em: https://jhfrota.jusbrasil.com.br/noticias/571259333/reconhecimento-de-multiparentalidade-esta-condicionado-ao-interesse-da-crianca. Acesso em: 04 out. 2022.

LEITE, E. de O. Direito Civil Aplicado: Direito de Família. 5. Vol. São Paulo: Editora Revista dos Tribunais, 2005.

LIMA, H. Introdução à Ciência do Direito. 29. ed. Rio de Janeiro: Editora Freitas Bastos, 1989.

LOBO, F. A. Multiparentalidade: efeitos no Direito de Família. Indaiatuba: Editora Foco, 2021.

LÔBO, P. L. N. A Paternidade socioafetiva e a verdade real. Revista CEJ, Brasília, n. 34, p. 15-21, 2006. Disponível em: https://revistacej.cjf.jus.br/cej/index.php/revcej/article/view/723/903. Acesso em: 04 out. 2022.

LÔBO, P. L. N. Direito Civil: Famílias. 8. ed. São Paulo: Editora Saraiva Jus, 2018.

LÔBO, P. L. N. Direito Civil: Famílias. 9. ed. 5. vol. São Paulo: Ed. Saraiva, 2019.

MACEDO, C. G. de. Multiparentalidade. JurisWay, 2018. Disponível em: https://www.jurisway.org.br/v2/dhall.asp?id_dh=19746. Acesso em: 04 out. 2022.

MATOS, K. S. L; LERCHE, S. V. Pesquisa educacional: o prazer de conhecer. Fortaleza: Demócrito Rocha, 2001.

PAULA, L. de. A Família e as Medidas Socioeducativas: A inserção da família na socioeducação dos adolescentes autores de ato infracional. Dissertação de Mestrado, Faculdade de Filosofia, Letras e Ciências Humanas, Universidade de São Paulo, 2004. Disponível em: https://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8132/tde-04022006-194750/publico/DissertacaoLianadePaula2.pdf. Acesso em: 27 mar. 2021.

PÓVOAS, M. C. Multiparentalidade: A possibilidade de múltipla filiação registral e seus efeitos. 2. ed. Florianópolis: Conceito Editorial, 2017.

RICHARDSON, R. J. Pesquisa social: métodos e técnicas. São Paulo: Editora Atlas, 1999.

SANTOS, K. C. Q. S. Dos limites da paternidade socioafetiva com base no princípio do melhor interesse da criança. Porto Alegre: PLUS/simplíssimo, 2019.

SARLET, I. W. A eficácia dos direitos fundamentais: uma teoria geral dos direitos fundamentais na perspectiva constitucional. 10. ed. Porto Alegre: Livraria do Advogado, 2010.

STF. Supremo Tribunal Federal. RECURSO EXTRAORDINÁRIO 898.060 SÃO PAULO, Rel. Min. Luiz Fux, 2017. Disponível em: https://www.26notas.com.br/blog/?p=13259. Acesso em: 04 out. 2022.

STJ. RECURSO ESPECIAL: REsp 1026981 RJ 2008/0025171-7. Rel. Min. Nancy Andrighi. DJ: 04/01/2010. JusBrasil, 2010. Disponível em: https://stj.jusbrasil.com.br/jurisprudencia/19165773/recurso-especial-resp-1026981-rj-2008-0025171-7/inteiro-teor-19165774. Acesso em: 04 out. 2022.

TARTUCE, F. Direito Civil: direito de famílias. 12. ed. Rio de Janeiro: Forense, 2017.

TARTUCE, F.; SIMÃO, J. F. Direito Civil: Direito de Família. 5.ed. São Paulo: Método, 2010.

TEPEDINO, G. Temas de Direito Civil. Rio de Janeiro: Renovar, 2004

TRIVIÑOS, A. N. S. Introdução à pesquisa em ciências sociais. São Paulo: Atlas, 1987.

VELOSO, Z. Direito brasileiro da filiação e paternidade. São Paulo: Malheiros, 1997. 

VENOSA, S. de S. Direito civil: Famílias. 6. ed. São Paulo: Atlas, 2016.

WELTER, B. P. Teoria Tridimensional do Direito de Família. Porto Alegre: Livraria do Advogado Editora, 2000.

APPENDICE – NOTA DI RIFERIMENTO

2. Le Ordinanze filippine sono “[…] una raccolta giuridica segnata dall’influenza del canone romano e del diritto germanico, che insieme costituirono gli elementi fondanti del diritto portoghese. E, naturalmente, sono stati forgiati in un tono patriarcale e patrimoniale. La fase del Brasile coloniale è caratterizzata dall’applicazione delle Ordinanze filippine” (AMARAL, 2003, p. 126).

3. La Costituzione federale del 1988 si occupa, al capo VII del titolo VIII, della famiglia, del fanciullo, dell’adolescente e dell’anziano. Pur conservando la gratuità del matrimonio civile e gli effetti civili del matrimonio religioso, essa apportò però innovazioni notevoli come l’unione stabile tra uomo e donna, nonché il riconoscimento dell’uguaglianza tra entrambi, il termine per il divorzio, i figli o non dalla relazione matrimoniale o per adozione (ARNOLDO WALD apud DINIZ, 2020, p. 26).

4. Supremo Tribunal Federal (STF).

5. “Il riconoscimento di un figlio socio-affettivo di età inferiore ai dodici anni è possibile solo attraverso un’azione legale. Chiunque sia interessato a riconoscere qualcuno come bambino deve avere più di diciotto anni. Non può essere richiesto il riconoscimento della paternità socio-affettiva tra fratelli o ascendenti. Inoltre, deve essere osservata una differenza di età di almeno sedici anni tra il presunto genitore socio-affettivo e il figlio da riconoscere. Quando il figlio da riconoscere ha un’età compresa tra i 12 ei 17 anni, è obbligatorio il consenso scritto del minore. Allo stesso modo, sarà obbligatorio il consenso dei genitori biologici e l’ufficiale di stato civile dovrà raccogliere la firma del padre e della madre riconosciuti” (ALVES, 2020).

6. “Il principio dell’interesse superiore del fanciullo è estratto dall’articolo 227, caput, della Costituzione federale:

Arte. 227. È dovere della famiglia, della società e dello Stato assicurare al bambino, all’adolescente e al giovane, con priorità assoluta, il diritto alla vita, alla salute, all’alimentazione, all’educazione, al tempo libero, alla professionalità, alla cultura, alla dignità, al rispetto, alla libertà e la vita familiare e comunitaria, oltre a proteggerli da ogni forma di negligenza, discriminazione, sfruttamento, violenza, crudeltà e sopraffazione.

E anche nello Statuto del fanciullo e dell’adolescente nei suoi articoli 3, 4, 5:

Arte. 3º I bambini e gli adolescenti godono di tutti i diritti fondamentali inerenti alla persona umana, senza pregiudizio della piena protezione prevista dalla presente legge, assicurando loro, per legge o con altri mezzi, tutte le opportunità e le strutture, al fine di fornire loro l’assistenza fisica, sviluppo mentale, morale, spirituale e sociale, in condizioni di libertà e dignità.

Arte. 4° È dovere della famiglia, della comunità, della società in genere e del potere pubblico assicurare, con priorità assoluta, la realizzazione dei diritti relativi alla vita, alla salute, all’alimentazione, all’educazione, allo sport, al tempo libero, alla formazione professionale, alla cultura, dignità, rispetto, libertà e convivenza familiare e comunitaria.

Arte. 5° Nessun bambino o adolescente deve essere soggetto ad alcuna forma di negligenza, discriminazione, sfruttamento, violenza, crudeltà e oppressione, qualsiasi attacco, per azione o omissione, contro i loro diritti fondamentali sarà punito dalla legge” (FREITAS, 2015).

7. “La Corte Nazionale di Giustizia, nell’ambito della sua competenza reggimentale, ha pubblicato il Provvedimento n. 63, del 14 novembre 2017 (DJe del 17 novembre 2017), che istituisce modelli unici di atto di nascita, matrimonio e morte, da adottarsi da parte degli uffici anagrafici delle persone fisiche, e prevede il riconoscimento volontario e l’iscrizione di paternità e maternità socio-affettiva nel libro “A” e sulla registrazione delle nascite e rilascio del relativo certificato dei bambini nati attraverso la riproduzione assistita” (BRASIL, 2017).

[1] Post-Laurea in Diritto Civile – Pontificia Università Cattolica – PUC-Minas; Specializzazione in Biologia – Università Federale di Lavras -UFLA; Specializzazione in Gestione Ambientale – Faculdade Serra da Mesa – FAZEM; Specializzazione in metodi e tecniche di insegnamento – Università Salgado de Oliveira – UNIVERSO; Studente di Giurisprudenza – Università Statale di Goiás – UEG; Laurea in Fisica – Università Federale di Goiás- UFG; Laurea in Biologia – Università Statale di Goiás-UEG; Laurea in Pedagogia – Università Statale di Goiás – UEG. ORCID: 0000-0001-7579-566X.

Inviato: Luglio 2022.

Approvato: Agosto 2022.

5/5 - (10 votes)
Gizelda Rodrigues de Araújo

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

POXA QUE TRISTE!😥

Este Artigo ainda não possui registro DOI, sem ele não podemos calcular as Citações!

SOLICITAR REGISTRO
Pesquisar por categoria…
Este anúncio ajuda a manter a Educação gratuita