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Intervento di logopedia in pazienti con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività: revisione integrativa

RC: 134395
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DOI: 10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/intervento-di-logopedia

CONTEÚDO

REVISIONE INTEGRATIVA

SILVA, Fagner Pereira da [1]

SILVA, Fagner Pereira da. Intervento di logopedia in pazienti con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività: revisione integrativa. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno. 07, Ed. 06, vol. 05, pagg. 157-174. Giugno 2022. ISSN: 2448-0959, Link di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/salute/intervento-di-logopedia, DOI: 10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/intervento-di-logopedia

RIEPILOGO

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) può essere caratterizzato come un disturbo neurobiologico, con cause genetiche, che presenta, tra i sintomi principali, disattenzione, comportamenti irrequieti, nonché problemi di impulsività. Questo disturbo compare durante l’infanzia e può accompagnare l’uomo durante tutto il suo ciclo di vita. Il trattamento può essere effettuato attraverso l’associazione di farmaci, psicoterapia e logopedia, soprattutto quando si osservano disturbi del linguaggio o problemi di scrittura. In questo contesto, il presente articolo si pone come domanda guida: come può agire la logopedia per ridurre i problemi causati dal disturbo da deficit di attenzione e iperattività? Pertanto, l’obiettivo principale di questa ricerca è analizzare, attraverso la letteratura già pubblicata, l’intervento della logopedia in pazienti con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Per la fondazione della ricerca è stato necessario svolgere una ricerca bibliografica integrativa, analizzando diverse teorie relative all’intervento della logopedia nelle persone con ADHD. Per questo sono state effettuate ricerche nelle banche dati: Scielo, Pubmed, Lilacs e Medline. Si conclude attraverso questa ricerca che le prestazioni dei logopedisti in individui con diagnosi di ADHD forniscono una significativa riduzione dei comportamenti multipli, aiutando in modo significativo per quanto riguarda la lotta alle principali difficoltà di questi individui, come i problemi di attenzione e impulsività, oltre all’assistenza a genitori o tutori di persone con ADHD.

Parole chiave: Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, Logopedia, Sintomi, Trattamento.

1. INTRODUZIONE

Per quanto riguarda l’origine del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è possibile affermare che sia emerso in campo scientifico-letterario nel corso del XX secolo, essendo stato descritto per la prima volta nel 1902, attraverso la performance di George Still. Questo studioso ha caratterizzato questo disturbo come distraibilità, ipercinesia e mancanza di controllo degli impulsi da parte dell’uomo (AXELSON; PENA, 2015).

In accordo con quanto previsto dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), si deduce che l’ADHD è caratterizzato come un disturbo associato al neurosviluppo, evidenziato negli individui a causa di vari sintomi, soprattutto durante il periodo dell’infanzia, in particolare la mancanza di attenzione, l’iperattività o la somatizzazione di questi gruppi sopra menzionati, che possono essere distinti, a seconda del grado, in lievi, moderati o gravi (AMERICAN PYCHIATRIC ASSOCIATION, 2014).

Tra i sintomi principali spiccano la mancanza di pazienza, la distrazione continua, l’impulsività, la mancanza di capacità di astrazione per un lungo periodo di tempo, il rifiuto, i dubbi sulla capacità intellettiva e la bassa autostima (BARINI ; HAGE, 2015).

Tuttavia, questi problemi possono essere mitigati attraverso interventi che hanno come scopo principale la promozione del miglioramento della qualità della vita delle persone con diagnosi di questo disturbo (RIBEIRO, 2016).

Si precisa che gli interventi devono avvenire attraverso l’azione congiunta di più professionisti, privilegiando, principalmente, pedagoghi, psicopedagoghi, psicologi, neurologi e logopedisti.

In questo contesto, il problema della ricerca si basa sulla seguente domanda: come può agire la logopedia per ridurre i problemi causati dal disturbo da deficit di attenzione e iperattività?

Pertanto, è stato definito come obiettivo generale analizzare, attraverso la letteratura già pubblicata, l’intervento della logopedia nei pazienti con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

Ai sensi del regolamento del Consiglio Federale di Fonoaudiologia, art. 1 della legge nº 6.965/1981, la logopedia ha tra i suoi oggetti d’azione lo sviluppo del lavoro preventivo, l’effettiva partecipazione all’équipe responsabile della diagnosi e l’esecuzione di terapie finalizzate alla comunicazione in senso lato, cioè nel suo sviluppo, nella processo di miglioramento e nell’analisi dei problemi cognitivi (BRASIL, 1981).

Si può quindi dedurre che il lavoro dei professionisti della Logopedia è in grado di fornire una serie di vantaggi per il trattamento di individui con ADHD, agendo più specificamente sulle difficoltà neurofunzionali attraverso processi volti a stimolare la neuroplasticità.

Ciò giustifica l’importanza del tema, in quanto vi è una continua necessità di ricercare una migliore qualità di vita per i bambini con diagnosi di ADHD, che può essere fornita attraverso il lavoro dei professionisti della logopedia, che sono i diretti responsabili della realizzazione di azioni terapeutiche, stimolando il processo cognitivo, aspirando al corretto miglioramento delle più diverse abilità umane, come, ad esempio, nell’atto del pensare, nell’aiutare il processo di memorizzazione, nella capacità di autocontrollo, oltre che nel miglioramento dell’attenzione.

2. SINDROME DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ

Inizialmente, vale la pena analizzare i concetti teorici relativi all’ADHD. Questo disturbo può essere definito come una condizione clinica che si manifesta più frequentemente durante l’infanzia e l’adolescenza, originata dall’interazione di fattori genetici e fattori ambientali (ROHDE, 2000).

Per quanto riguarda la sua diagnosi, vi è una predominanza clinica, avendo tra i principali sintomi, iperattività, mancanza di attenzione, oltre al problema dell’impulsività secondo i criteri prescritti dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) ( ASSOCIAZIONE PSICHIATRICA AMERICANA, 2014).

Va notato che questi vari sintomi possono compromettere semplici attività quotidiane, oltre a condizionare notevolmente la vita scolastica e portare problemi nelle relazioni sociali.

La ricerca mostra che i cambiamenti nelle funzioni esecutive delle persone con diagnosi di ADHD tendono a includere: difficoltà a risolvere i problemi; inibizione cognitiva; flessibilità mentale; autoregolazione dell’inibizione del comportamento; e controllo motorio. Si deduce, quindi, che le persone con ADHD tendono a mostrare una serie di difficoltà linguistiche e un evidente ritardo nel parlare, con sintassi, fonologici e pragmatici (SOUZA et al., 2021).

Tuttavia, è possibile affermare che diverse abilità, come la consapevolezza fonologica, la memoria di lavoro e il problema relativo alla denominazione automatica, possono subire una serie di danni nelle persone con ADHD, causando gravi conseguenze per le capacità di lettura, come una semplice decodifica di una parola, facendo in modo che lo studente, ad esempio, inizi a leggere correttamente e in seguito inventi il ​​​​resto delle parole o delle frasi. Inoltre, non è raro che sorgano difficoltà legate alla comprensione del testo, cioè l’incapacità di organizzare le idee, in modo da poter raggiungere il successo nell’accuratezza delle risposte quando richiesto (CAPELLINI et al., 2007).

Secondo Martins et al. (2020), circa l’80% delle persone con diagnosi di ADHD, che non si sottopongono a trattamenti efficaci, mostra un rendimento scolastico inferiore e circa il 45% tende a ripetere almeno un anno nella vita scolastica. Va inoltre notato che il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività è direttamente correlato, con circa il 30%, a problemi di apprendimento, sottolineando la disgrafia, la dislessia (difficoltà nella lettura) e la discalculia.

Il Grafico 1 mostra in dettaglio i principali problemi di apprendimento presentati dalle persone a cui viene diagnosticato il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.

Grafico 1 – Problemi di apprendimento nelle persone con ADHD

Problemi di apprendimento Caratteristiche Trattamento
Disgrafia Disturbo che colpisce direttamente la scrittura con i segni individuati attraverso l’azione degli insegnanti nell’ambiente scolastico, essendo associato a problemi motori. Scrittura a mano illeggibile, oltre alla scrittura lenta, come le parole disposte sulla lavagna. Il trattamento può avvenire attraverso l’azione di terapisti occupazionali, psicomotricisti o attraverso l’opera di logopedisti con specializzazione nel settore. È necessario, però, rivolgersi al medico per una corretta valutazione, per verificare che non ci sia un problema motorio più grave. Si precisa che un pediatra può svolgere tale servizio e conseguentemente riferire il caso.
Dislessia Disturbo dell’apprendimento di origine neurobiologica, che causa una serie di compromissioni nel riconoscimento accurato e/o fluente delle parole, che incidono notevolmente sulla capacità di decodifica e problemi di ortografia delle parole. Questo disturbo si traduce in deficit nella componente fonologica del linguaggio. Attraverso strategie di apprendimento in grado di fornire il giusto stimolo al processo di lettura, scrittura e visione, richiedendo quindi il supporto di un team multidisciplinare composto da professionisti della pedagogia, psicologia e logopedia, oltre ai neurologi.
Discalculia Disturbo dell’apprendimento che si manifesta, soprattutto nei bambini in età scolare. Gli individui con dislessia tendono ad avere difficoltà nel processo di pensare, riflettere, valutare o ragionare in attività associate a problemi matematici. Richiede una serie di strategie pedagogiche, attraverso l’individuazione di aree in cui i bambini si trovano più a loro agio. Tra le principali raccomandazioni, spiccano: la necessità di un assistente insegnante; Rispetto del processo di insegnamento-apprendimento del bambino, richiedendo la ripresa dei contenuti ogni volta che sia necessario; avanzare il contenuto secondo il tempo del bambino; Fornitura di materiali prodotti con i necessari adattamenti in base alle esigenze, utilizzando metodologie specifiche per il tipo di discalculia presentato, cercando continuamente di mantenere l’equilibrio del tempo dedicato alle spiegazioni. Insomma, il processo di ripetizione senza la corretta comprensione del bambino può causare frustrazioni, portando problemi al processo di apprendimento e al processo di memorizzazione.

Fonte: autore stesso (2022).

3. L’INTERVENTO DI TERAPIA DEL LINGUAGGIO IN PAZIENTI CON DIAGNOSI DI ADHD

Tenendo presente che uno dei sintomi principali dell’ADHD è la disattenzione, il logopedista lavorerà per migliorare l’attenzione del bambino. Inoltre, il professionista sarà in grado di aiutare con abilità legate alla comunicazione orale, che possono anche essere ugualmente compromesse. Inoltre, si evidenzia che questo disturbo può “aprire la porta” ad altri disturbi, come ad esempio la lettura orale e scritta (FREIRO, 2013).

Va notato che il professionista della logopedia ha il ruolo di agire nella promozione della salute, prevenzione, valutazione e diagnosi, oltre ad agire nell’orientamento, nella terapia e nel dovuto miglioramento della comunicazione tra esseri umani negli aspetti più vari e complessi (SOUZA, 2015).

È interessante notare che tra le principali aree di competenza dei logopedisti c’è la continua ricerca di una sorta di miglioramento delle abilità rilevanti, in particolare del linguaggio orale, con la comprensione e con il processo che coinvolge la parte scritta (FREITAS, 2020).

In questo contesto, i logopedisti sono di fondamentale importanza nel monitoraggio delle persone con disturbo da deficit di attenzione e iperattività, a causa del verificarsi di diverse alterazioni riguardanti, principalmente, l’elaborazione uditiva, che può essere sia una causa primaria che una causa sussidiaria capaci di contribuire all’espansione dei problemi durante la fase scolastica (SILVA e CARLINO, 2020).

Pertanto, l’intervento di logopedia alle persone con diagnosi di ADHD aspira al miglioramento delle capacità comunicative, evidenziando il processo di sistematizzazione del discorso e di espansione del repertorio linguistico, attraverso azioni che mirano a migliorare le capacità di attenzione uditiva, la memoria uditiva, la chiusura uditiva, la figura di sfondo per i suoni linguistici e la consapevolezza fonologica, influenzando così l’acquisizione del linguaggio, il processo di sviluppo del linguaggio e lo sviluppo scolastico, oltre al processo di socializzazione (SIGNOR, 2013).

Inoltre, non si può dimenticare che i professionisti della logopedia hanno un ruolo importante quando agiscono per guidare i familiari e i professionisti dell’educazione, consigliando insegnanti e coordinatori per trovare un modo più adeguato ed efficiente per guidare le persone con ADHD a raggiungere migliori risultati accademici ( FONTINELE e SILVA , 2021).

4. METODOLOGIA

Per la fondazione della presente ricerca è emersa la necessità di una revisione letteraria di tipo integrativo, attraverso l’analisi di teorie provenienti da ricercatori, basate su diverse fonti di ricerca e articoli scientifici presenti in diverse banche dati, sottolineando SCIELO ( Scientific Electronic Library Online ), CAPES (Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior) e MEDLINE (Sistema Online de Busca e Análise de Literatura Médica).

La revisione integrativa della letteratura può essere caratterizzata come un metodo il cui scopo è la corretta sintesi dei risultati della ricerca su un argomento, in modo ordinato e completo, fornendo così una notevole quantità di informazioni su un argomento/problema (MENDES; SILVEIRA; GALVÃO, 2008).

Attraverso la revisione integrativa, la combinazione dei dati della letteratura teorica ed empirica è stata inclusa nella ricerca, fornendo così una comprensione con una maggiore ampiezza sul tema relativo alle prestazioni della logopedia per le persone con diagnosi di ADHD, determinando un quadro di molteplici e complesse definizioni, attraverso l’apparato teorico ricercato. Inoltre, la ricerca si basa su un approccio qualitativo-esplorativo.

Per ottenere un maggiore successo nella scelta delle fonti che hanno supportato questa ricerca, la ricerca si è basata sui suddetti database, utilizzando i seguenti descrittori: Disturbo da Deficit di Attenzione e Ierattività (ADHD), logopedia, intervento, benefici.

Per quanto riguarda il processo di inclusione ed esclusione, sono stati utilizzati solo gli articoli scientifici preparati e pubblicati tra gli anni 2015 e 2022, ed è stata esclusa la ricerca elaborata al di fuori di tale periodo, pertanto, il primo criterio si è basato sull’aspetto della temporalità.

Il secondo criterio di inclusione è stato l’ammissione dei soli studi integrali, escludendo quelli che presentavano solo abstract, evitando così distorsioni delle idee presentate dai rispettivi autori.

Il terzo criterio di inclusione ed esclusione si è basato sulla questione idiomatica, utilizzando solo fonti che, pur essendo prodotte in altri paesi, sono state debitamente tradotte in portoghese.

E, infine, l’ultimo criterio di inclusione ed esclusione si basava sulla questione della duplicazione della ricerca in diversi database. Pertanto, le ricerche ripetute sono state incluse solo una volta.

Pertanto, per quanto riguarda le prestazioni dei logopedisti con persone con ADHD, sono stati identificati 21 articoli nel database Scielo, 26 in CAPES e 18 in MEDLINE. Tuttavia, dopo il processo di inclusione ed esclusione, sono stati inclusi solo 4 articoli da Scielo, 2 articoli da CAPES e 2 articoli da MEDLINE, per un totale di 8 articoli inclusi in questa ricerca.

5. RISULTATI

Il risultato relativo al processo di inclusione e al processo di esclusione delle fonti utilizzate in questa ricerca, dopo una ricerca sui siti SCIELO, CAPES e MEDLINE sono mostrati nel diagramma di flusso seguente:

Diagramma di flusso 1 – Studi (criteri post-inclusione ed esclusione) che hanno supportato la ricerca secondo il database

Estudos (pós-critérios de inclusão e exclusão) que fundamentaram a pesquisa conforme a base de dados
Fonte: preparata dall’autore stesso (2022).

Per una maggiore sistematizzazione si è resa necessaria la redazione della Tabella 2, al fine di evidenziare le principali informazioni (autore, anno di pubblicazione, titolo, banca dati, obiettivi, metodi e risultati) sulle fonti che hanno supportato la ricerca.

Tabella 2: Caratterizzazione delle fonti inserite che hanno supportato la ricerca

Autore (anno)
Banca dati
Obiettivi Metodo Risultati
Martins RA (2020)

Correzione fonologica negli studenti con ADHD e dislessia

SCIELO

Confrontare le prestazioni della valutazione dell’elaborazione fonologica, della velocità di lettura e della comprensione del testo prima e dopo l’applicazione di un programma di correzione fonologica in un gruppo ristretto di studenti con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e dislessia. Lo studio ha incluso 32 studenti dal 2° all’8° anno di scuola elementare, di entrambi i sessi, con diagnosi di ADHD e dislessia secondo il DSM-5, trattati presso l’Ambulatorio di Neurologia dei Bambini dell’IPPMG/UFRJ. Tutti i pazienti sono stati sottoposti al programma di recupero fonologico, che consisteva in 18 sessioni settimanali. I risultati, espressi come z-score, hanno indicato una differenza statisticamente significativa tra le valutazioni pre e post-riparazione nelle capacità di elaborazione fonologica, come la consapevolezza sillabica e fonemica, la memoria di lavoro e l’accesso lessicale. Il compito di rima è stato analizzato separatamente, in quanto considerato un compito con un livello di segmentazione diverso dagli altri livelli sillabici e, per questo risultato, non vi era alcuna significatività. Oltre a questi, c’era anche una differenza statisticamente significativa nei test che misurano la velocità di lettura e la comprensione del testo.
SilvaUS (2020)

Revisione della letteratura sull’ADHD e sulle alterazioni della patologia del linguaggio

SCIELO

Effettuare una revisione della letteratura sull’ADHD e sui cambiamenti nel contesto del linguaggio La ricerca è stata condotta utilizzando le seguenti banche dati: Lilacs, Scielo, Periódicos CAPES, Virtual Health Library, per quanto riguarda l’approccio degli articoli studiati, sette articoli hanno affrontato temi linguistici specifici, quali: restrizione del vocabolario, comprensione verbale, aspetti fonologici, visivi -disturbi della percezione motoria e della lettura e solo uno, traccia il profilo comparativo del dislessico e del soggetto con ADHD. Poiché è un tema che è andato crescendo nell’ambito della logopedia e nel campo multidisciplinare, necessita di essere ulteriormente esplorato e studiato, sono ancora pochi gli studi che mostrano gli aspetti della logopedia e più specificamente gli aspetti del linguaggio. Gli articoli pubblicati finora non portano un consenso sui cambiamenti nello scenario linguistico, che sono i più ricorrenti e il profilo di questi soggetti, pertanto, è evidente la necessità di ulteriori studi su questo tema al fine di migliorare le prestazioni del discorso Terapia in quest’area.
Calixto et al. (2021)

Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività dell’apprendimento: un’analisi della produzione brasiliana.

SCIELO

Indagare il tema del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività – ADHD nel contesto dell’educazione brasiliana. Sono stati analizzati 24 articoli del database Scielo Brasil, relativi agli ultimi 10 anni (2007-2017). Gli articoli corrispondono al campo medico, più specificamente alla medicina clinica, alle neuroscienze, alla logopedia e alla psicologia. La maggior parte di loro affronta l’ADHD da una prospettiva neurobiologica con la terapia farmacologica. Gli altri sottolineano il problema dell’emergere del gran numero di studenti diagnosticati e medicalizzati. Si conclude che questa è una nuova discussione che cerca uno sguardo multidisciplinare e la dimensione critica dell’apprendimento per le persone con diagnosi di questo disturbo.
Nascita NM (2016)

Disturbi della patologia del linguaggio e del linguaggio nel disturbo da deficit di attenzione e iperattività: revisione sistematica della letteratura

SCIELO

Revisionare sistematicamente le produzioni scientifiche sulla relazione tra Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e Logopedia e analizzare metodologicamente gli studi osservazionali sull’argomento Si tratta di una revisione sistematica della letteratura, effettuata nei database Medical Literature Analysis and Retrieval System online (MEDLINE, USA), Latin American and Caribbean Literature in Health Sciences (LILACS, Brasile) e Indice Bibliográfica Español de Ciencias de la Salud (IBECS) , in cui sono stati utilizzati i descrittori “Lingua”, “Sviluppo del linguaggio”, “Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività”, “ADHD” e “Percezione uditiva”. Lo studio delle produzioni scientifiche ha rivelato che i disturbi del linguaggio più discussi erano i disturbi della lettura e che esistono poche pubblicazioni sulla relazione tra l’elaborazione uditiva e il disturbo, nonché sulla prestazione del logopedista nella valutazione e nel trattamento di bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.
Silva DPC (2021)

Occorrenza di cambiamenti nella valutazione dell’elaborazione uditiva centrale in individui con disturbo da deficit di attenzione e iperattività: una revisione sistematica

CAPES

Per verificare il verificarsi di cambiamenti nella valutazione dell’elaborazione uditiva centrale (PAC) in bambini e adolescenti con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) La revisione sistematica è stata condotta secondo le raccomandazioni PRISMA. La domanda guida è stata elaborata sulla base della strategia PECOS, essendo: “Ci sono cambiamenti nei test comportamentali PAC nei bambini e negli adolescenti con ADHD?”. Sono stati selezionati i seguenti descrittori: “Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività” e “Disturbi della Percezione Uditiva”, in portoghese e inglese. Sono stati individuati studi indicizzati nei seguenti database: Pubmed/MEDLINE, Scopus, Web of Science, LILACS, LIVIVO, Proquest e Google Scholar. La principale abilità uditiva spesso alterata negli individui con ADHD era l’elaborazione temporale, sia la risoluzione che l’ordinamento temporale, l’uso di farmaci favoriva le prestazioni del test e la maggior parte degli studi mostrava un rischio basso o moderato di bias.
Duarte TB (2021)

ADHD: aggiornamento degli studi che portano
diagnosi e terapia
basato sull’evidenza

CAPELLI

Raccogliere evidenze scientifiche sulla diagnosi e terapia sul tema Una revisione della letteratura le cui informazioni sono state raccolte da database come Medline, Pubmed, Cochrane, Scielo, UptoDate e Bireme, con particolare attenzione agli ultimi 12 anni (2009-2021). L’evidenza attuale suggerisce che il trattamento farmacologico, in associazione con l’approccio psicosociale, è più efficace a breve termine, con effetti significativi fino a 2 anni. Tuttavia, ci sono pochi studi con prove di alta qualità che analizzano l’uso di metilfenidato o anfetamine a lungo termine.
Escarce AG (2020)

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività e disturbi del linguaggio

MEDLINE

Verificare l’insorgenza di casi con diagnosi o sospetto di ADHD in un ambulatorio di logopedia di un ospedale universitario e l’insorgenza di alterazioni del linguaggio orale, della scrittura, dell’elaborazione uditiva e della consapevolezza fonologica in questa popolazione. Studio esplorativo, svolto in un ambulatorio di valutazione della logopedia di un ospedale universitario Nel 2016, 14 bambini sono stati indirizzati all’ambulatorio con disturbo da deficit di attenzione e iperattività sospetto o diagnosticato. La maggior parte ha presentato risultati inadeguati nelle valutazioni semplificate dell’elaborazione uditiva, della consapevolezza fonologica e della lettura e scrittura. Il presente studio ha mostrato cambiamenti nell’elaborazione uditiva, nella consapevolezza fonologica e nei compiti di lettura e scrittura. Viene evidenziata l’importanza di nuovi studi, con campioni più robusti, che mirano a chiarire meglio gli impatti di queste alterazioni nei pazienti con ADHD.
Moura LT (2019)

Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e pratiche pedagogiche in classe

MEDLINE

Rivedere nella letteratura scientifica le pratiche pedagogiche che dovrebbero essere utilizzate dagli insegnanti degli studenti con diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) in classe. Revisione sistematica di
letteratura
Dopo aver verificato le informazioni trovate nella ricerca, si conclude che le difficoltà presentate dagli studenti ADHD nel processo di insegnamento possono essere alleviate se la scuola consente a questi studenti, metodologie e interventi che mirano a migliorare il potenziale e la creatività degli studenti con ADHD. Pertanto, gli insegnanti svolgono un ruolo molto importante nel processo di apprendimento degli studenti con disturbo da deficit di attenzione e iperattività. E, di conseguenza, hanno bisogno di cercare sempre più conoscenze su questo disturbo, in modo da poter gestire meglio le proprie classi quando si trovano di fronte alle difficoltà di questi studenti.

Fonte: autore stesso (2022).

6. DISCUSSIONE

Secondo Martins et al. (2020), il ruolo dei professionisti della logopedia nelle persone con diagnosi di ADHD è di fondamentale importanza, soprattutto attraverso i propri metodi o programmi, come la correzione fonologica, che è in grado di contribuire positivamente per quanto riguarda le prestazioni dell’elaborazione fonologica, nel processo legato alla velocità di lettura, garantendo una maggiore efficienza nel processo di comprensione del testo.

Machado-Nascimento; Kummer; Lemos (2016) afferma che, tra le ricerche, i principali problemi legati alle persone con ADHD sono i disturbi della lettura, richiedendo quindi ulteriori ricerche sulla performance del logopedista nella valutazione e nel trattamento dei bambini con questi disturbi.

La principale abilità uditiva che subisce alterazioni nelle persone con diagnosi di ADHD è stata l’elaborazione temporale, sia in termini di risoluzione che di ordinamento temporale. Inoltre, secondo Silva e Assis (2021), l’uso di droghe tende a favorire le prestazioni del test, con ricerche che dimostrano un rischio di parzialità basso o moderato.

Tuttavia, secondo Duarte et al. (2021), il trattamento della droga se usato da solo è dotato di inefficacia, con la necessità di un follow-up multidisciplinare che coinvolga la cura in più aree, sottolineando la psicopedagogia, la logopedia, la terapia occupazionale, la psicologia, la psicomotricità, l’educazione fisica e la neurologia pediatrica, in oltre alla trasmissione delle informazioni, la formazione dei rispettivi tutori e parenti delle persone con ADHD e la preparazione degli insegnanti al lavoro nelle aule.

Escarce; Machado-Nascimento; Lemos (2020), prescrive che nei casi in cui è confermata l’esistenza di un disturbo dell’elaborazione uditiva associato all’ADHD, la logopedia ha la capacità di integrare l’effetto dei farmaci, aumentando il livello di produttività dei pazienti con diagnosi di questo disturbo colpisce principalmente i bambini in età scolare. Tuttavia, lo stesso autore afferma che pur conoscendo l’esistenza di alterazioni nei compiti di elaborazione uditiva, nella consapevolezza fonologica e nella lettura e scrittura, è necessario effettuare ulteriori ricerche e, di conseguenza, nuovi campioni, al fine di chiarire gli impatti di questi alterazioni dovute all’ADHD.

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, secondo Moura e Silva (2019) si basa su tre sintomi, con enfasi su: impulsività, disattenzione e iperattività, sia psichica che fisica. Pertanto, il logopedista ha le capacità per identificare il comportamento delle persone, agendo in modo che l’attenzione del bambino sia continuamente migliorata, aiutando nelle abilità relative alla comunicazione orale, che possono essere estremamente compromesse. Inoltre, l’ADHD può portare altri disturbi, come, ad esempio, la lettura scritta e orale e scritta.

Silva e Carlino (2020), tuttavia, affermano che non c’è ancora consenso tra i ricercatori sulle prestazioni della logopedia nelle persone con ADHD, quindi c’è bisogno di ulteriori studi sull’argomento, dal momento che gli articoli pubblicati fino ai giorni nostri non portano uniformità sulle principali alterazioni dell’aspetto associato alla lingua.

Allo stesso modo Calixto et al. (2021), sostiene che, poiché questo tema è una discussione relativamente nuova, è necessario, in questo modo, un’ampiezza basata sulla multidisciplinarietà, attraverso una dimensione critica dell’apprendimento di quegli individui con diagnosi di ADHD.

7. CONSIDERAZIONI FINALI

Premesso quanto sopra e rispondendo alla domanda guida di questo articolo, che mirava a rispondere: come può agire la logopedia per ridurre i problemi causati dal disturbo da deficit di attenzione e iperattività? Si conclude che la prestazione dei logopedisti nelle persone con diagnosi di ADHD è importante, perché attraverso i loro metodi o programmi, come la correzione fonologica, si ottengono miglioramenti nelle prestazioni dell’elaborazione fonologica, aumentando, in questo modo, la velocità di lettura e un maggiore comprensione del testo.

In breve, è possibile affermare che il disturbo dell’elaborazione uditiva è direttamente associato all’ADHD e, se ratificato, la logopedia è responsabile dell’integrazione dei farmaci, aumentando sostanzialmente il livello di produttività degli individui diagnosticati con questo disturbo.

Tuttavia, secondo la ricerca, è stato possibile identificare che non c’è ancora consenso tra gli studiosi sui principali benefici della logopedia, tuttavia, è già unanimemente accettato che i vantaggi possono manifestarsi in modo più efficace se c’è l’azione di un multidisciplinare team, formato da medici, psicologi, professionisti dell’educazione e logopedisti.

RIFERIMENTI

AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION. Manual Diagnóstico e Estatístico de Transtornos MentaisDSM-5. Tradução: Maria Inês Corrêa Nascimento. Porto Alegre: Artmed, 5° ed., 2014.

AXELSON, Valkira Trino; PENA, Perciliana. As funções executivas e o Transtorno de Déficit de Atenção e Hiperatividade (TDAH) na primeira infância. Revista Psicologia, O portal dos Psicólogos, 2015. Disponível em: https://www.psicologia.pt/artigos/ver_artigo_licenciatura.php?codigo=TL0381. Acesso: em 09 de junho de 2022.

BARINI, Nayara Salomão; HAGE, Simone Rocha De Vasconcellos. Vocabulário e compreensão verbal de escolares com Transtorno do Déficit de Atenção e Hiperatividade. CoDAS, v. 27, n. 5. p. 446-451, 2015. Disponível em: https://doi.org/10.1590/2317-1782/20152015022. Acesso em: 09 de junho de 2022.

BRASIL. Lei n° 6.965, de 9 de dezembro de 1981. Dispõe sobre a regulamentação da profissão de Fonoaudiólogo, e determina outras providências. Presidência da República, 1981. Disponível em: http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/leis/l6965.htm. Acesso em: 09 de junho de 2022.

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[1] Laurea in logopedia. ORCID: 0000-0002-5184-5519.

Inviato: Maggio 2022.

Approvato: Giugno 2022.

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Fagner Pereira da Silva

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