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Le imposizioni e i trasferimenti di informazioni dall’asse centrale dell’universo alla formazione della vita e del clima: saggio teorico

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CONTEÚDO

SAGGIO TEORICO

SANTOS, Irineu de Oliveira[1]

SANTOS, Irineu de Oliveira. Le imposizioni e i trasferimenti di informazioni dall’asse centrale dell’universo alla formazione della vita e del clima: saggio teorico. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno. 07, Ed. 08, vol. 07, pagg. 80-119. Agosto 2022. ISSN: 2448-0959, Link di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/fisica-it/asse-centrale-delluniverso

RIEPILOGO

Il saggio teorico intende attirare l’attenzione sulle forze elettromagnetiche gravitazionali senza tempo di velocità ed energie sconosciute che partono da qualche modo e luogo al di là del tempo, nelle forme della fisica classica e della fisica quantistica, e come noi, utilizzando queste risorse della temporalità e i risultati anticipati di reazione delle persone coinvolte, saremo in grado di preservare vite umane. Si occupa anche dell’esistenza di un asse centrale nel macro universo, che guida da sé vibrazioni in tipi e categorie che ci sembrano avvenire in tempo zero, o temporalmente retroattive, superiori alle onde retrograde (HFR), forse a causa di utilizzando pieghe di altre dimensioni. Queste “informazioni” ricevute istantaneamente da tutte le galassie, penetrano nei corpi fino al nucleo del più grande sole o buco cosmico, rilasciando informazioni che vengono poi ruminate e rigurgitate dai nuclei dei corpi ritornando alla superficie di queste stelle come ripetitivo e modificato eco, con tempi diversi tipi di salita, secondo le Super Fluid Waves-Hybrids. La composizione di questo eco interferisce con le forze o energie che hanno queste stelle, perché la forza e la temporalità influenzano sempre tutto ciò che esiste, dentro, sopra o intorno a questi corpi celesti, cambiando ciò che l’intelligenza chiama vita. In questo contesto, l’obiettivo è riportare la correlazione tra l’entanglement quantistico e la fisica classica in materia di trasferimento di informazioni ed energia tra l’asse centrale dell’universo, galassie, sole e terra, nonché dimostrare l’influenza di questo trasferimento in le forme di vita e la formazione del clima e del pianeta. La metodologia utilizzata è una raccolta di studi geologici e geomagnetici della terra, onde retrograde (HFR), dati astronomici e astrofisici, fisica e osservazioni, al fine di sollevare la questione delle energie cosmiche che influenzano tutto, in modo che diventiamo consapevoli e preparati noi stessi anticipati per sviluppi futuri, già attivi, che comportano l’estensione e l’adattamento delle anomalie. Infine, questo saggio teorico collega i movimenti di tutto ciò che esiste con il tempo, la gravità e la vita, stabilisce anche, sulla base di studi temporali galattici, che l’universo cerca di creare vite adattive alle sue alterazioni, modificando ciò che sulla terra, convenientemente, chiamiamo del clima.

Parole chiave: Correlazione, Energie, Tempo, Asse universale nord-sud, Analogia.

1. INTRODUZIONE

La scienza è l’arte di fare previsioni sulla realtà, sulla base di dati e informazioni reali del passato e del presente, creando probabilità teoriche (LIGEIRO, 2015). All’interno di questa premessa di cosa sia la scienza, il presente studio si propone di collaborare con sovvenzioni che non erano contemplate nei dati fisici tradizionali e nei dati fisici quantistici, poiché gli attuali vettori matematici non rivelano, nel loro quadro probabilistico, energie esterne, oltre a la gravità, diversa dal sole o dalla luna, che è un grossolano errore.

Pertanto, il presente saggio teorico è una panoramica di considerazioni e conclusioni basate su studi scientifici e basate principalmente sull’articolo di Oliveira et al. (2018), in quanto condensa chiaramente quanto esiste negli studi e nelle ricerche sul clima e la sua correlazione con i movimenti galattici, presentando anche osservazioni su quelle che sono le frequenze, le oscillazioni, le onde cosmiche e il loro rapporto con la denominazione della vita terrestre, le variazioni climatiche e le variazioni di il tempo degli eventi, così come il modo in cui accadono, perché accadono. Sottolineando, infine, le forze agenti e altri studi sullo stesso tema che trattano delle energie più basilari e potenti che compongono l’universo stesso.

In questo contesto, recenti scoperte, come l’evidenza di onde nel nucleo terrestre, divulgate da Gillet et al. (2021) e Hanson et al. (2022), sottolineano con aria di sfida l’ingannevole passività dello spazio-tempo che, per analogia, sarà messa in relazione, in questo saggio, con la fisica quantistica e la fisica tradizionale, in quanto elementi energetici fondamentali che si muovono e permeano l’interno delle galassie e di questo pianeta, come i cambiamenti sparati dall’asse universale verso il centro di galassie, soli, pianeti e lune avvengono in epoca astronomica classica e quantistica. Sebbene sia empirico, perché non abbiamo forme di misurazione, né strumenti per convalidare le osservazioni fisiche che avvengono extratemporalmente nel futuro e che sentiamo nella nostra dimensione nei tempi presenti, né abbiamo una base quantistica di misurazione per convalidare tali eventi incrociati, teorizzati in questo studio, si muovono tra le dimensioni, si sostiene che abbiano velocità tali da raggiungere l’intero universo in un unico impulso.

Inoltre, si teorizza che intorno a noi e in tutta la galassia siano all’opera energie/frequenze/radiazioni/onde di categorie superiori all’extradimensionale, con azioni e comportamenti esotici, dove sono segnalate anomalie solari esterne, “macchie solari”, e planetari interni cambiamenti, “eruzioni vulcaniche”, cambiamenti nel comportamento della flora e della fauna, tassi di raccolti e produzione di latte e miele. A titolo di esempio si cita lo studio di Gallep e Robert (2021) che riporta come l’azione gravitazionale del Sole e della Luna abbia un’influenza diretta sul comportamento di animali e piante.

È in questo quadro di informazioni che si comprendono meglio le possibili funzioni e azioni delle energie (parola senza una definizione esatta, ma che si riferisce alla capacità di movimento/azione della materia in modo percettibile/misurabile) che designano vibrazioni, onde, temporalità e altre forme di movimento e di forza, che chiameremo qui come energie multidimensionali oxy ed exa, originate dall’asse del macrouniverso, che sono i precursori di tutto ciò che accadrà a priori nelle galassie, nei pianeti e nelle vite su di loro. Queste energie di diverse categorie della nostra vita quotidiana, quando si scontrano con la materia e l’energia solare, ad esempio, mostrano dissincronie temporali, in quanto esistono forme di energia vecchie e nuove da considerare/osservare/esplorare. Descrivendole, in questo studio, si prevede di creare alcuni strumenti per la lettura di queste vibrazioni, in modo che possano essere trovate in futuro da ricercatori di diverse aree di studio sulle frequenze, un argomento che coinvolge esseri e cose, come un unico essere simbionte.

Per esemplificare e riconoscere alcune di queste associazioni di anomalie all’interno del movimento galattico, nonché alcune risposte a come la vita risponde a questi cambiamenti, viene citato lo studio descritto da Arantes (2021), che mostra come ci siamo evoluti fino a questo punto, bisogna partire da un’indicazione scientifica e sicura, per individuare da dove queste imposizioni vibrazionali vengono e dove vanno, da lì, per poter ottenere un controllo, anche se palliativo, per i problemi che nasceranno da l’imminente riscaldamento globale.

In questo saggio intendiamo rispondere: cosa sono questi elementi vibrazionali? Come si comportano e agiscono nei piani astrofisici galattici? Come vengono lanciati dall’asse centrale dell’universo, come agiscono e come si proiettano nelle espulsioni coronali, nelle forze gravitazionali planetarie e negli scudi? Tutti i materiali hanno forme di energie e frequenze, uni o multidimensionali, ma come possono sempre accadere in un modo che tutta la vita terrestre e noi, in particolare, possiamo anticipare con il nostro stesso corpo?

Accompagnando autonomamente l’universo, è chiaro che queste forme di energia sono accettate dagli organismi viventi come atti quotidiani che accadono involontariamente al nostro intelletto, basta sentire e osservare il nostro corpo che si adatta e lotta per il prolungamento dell’esistenza materiale. Detto questo, possiamo dire che c’è una lotta per la vita evolutiva, dove e quando i segni sono presenti in noi e negli altri esseri viventi, poiché istintivamente e in anticipo, con la nostra materia, prevediamo i cambiamenti nel nostro ambiente, automaticamente e inconsciamente , dimostrando l’esistenza dell’entanglement classico/quantistico universale istantaneo. In questo contesto, la temporalità passata che rimane presente quando emerge nelle eruzioni vulcaniche, nei venti e nelle maree che accompagnano i cicli per influenzare con più intensità la crosta terrestre e la vita su di essa, come descritto anche nelle onde retrograde (HFR) (OLIVEIRA et al., 2018).

Alla luce di quanto sopra, il presente saggio teorico si propone di riportare la correlazione tra entanglement quantistico e fisica classica in materia di trasferimento di informazioni ed energia tra l’asse centrale dell’universo, galassie, sole e terra, nonché di dimostrare l’influenza di questo trasferimento nelle forme di vita e di formazione del clima e del pianeta.

2. DISEGNI E TABELLA DEI QUADRI TEORICI

Per introdurre il tema, di seguito vengono presentate immagini grafiche reali, catturate dagli scienziati in milioni di ore di studi e osservazioni, sui movimenti del sistema solare e della via lattea, sull’immenso “Dio” e su come qui al suo interno, dove siamo inseriti, non c’è temporalità perché le scariche cosmiche ci raggiungano, ma risposta bio astrofisica e tempo di adattamento.

Il primo dato, tratto dall’articolo di Oliveira et al. (2018), descrive la posizione e l’oscillazione del sistema solare che viaggia all’interno della galassia negli ultimi 500 milioni di anni, essendo colpito da carichi energetici di diverse categorie ed essendo influenzato da varie attrazioni gravitazionali, formando e riformando esseri viventi nel suo rigonfiamento.

Figura 1. Posizioni e oscillazioni del Sistema Solare nella Galassia, negli ultimi 500 milioni di anni

Posições e oscilações do Sistema Solar na Galáxia, ao longo dos últimos 500 milhões de anos.
Didascalia: (A) Oscillazione radiale, dove R è la distanza tra il Sole e il centro della Galassia; (B) Oscillazione verticale, dove Z è la distanza dal Sole al piano galattico; (C) Rappresentazione schematica della struttura a spirale della Via Lattea (vista dall’alto) e della traiettoria del Sistema Solare. Linee blu spesse: modi freddi di Frakes et al. (1992); Cerchi rossi: eventi di estinzione di massa; Diamanti verdi: posizioni ogni 100 milioni di anni. Didascalia: pc = parsec (unità di distanza usata in astronomia per rappresentare le distanze stellari). Fonte: Oliveira et al. (2018).

La seconda figura raffigura i raggi cosmici e le ere glaciali sulla terra. Il grafico mostra il sistema solare durante il suo viaggio attraverso la galassia, che provoca l’emergere della vita, oltre a promuovere la dinamica del sole e il nucleo del pianeta Terra per rimanere attivi.

Figura 2. Raggi cosmici ed ere glaciali sulla Terra

Raios cósmicos e Eras glaciais na Terra
Didascalia: (A) descrive i passaggi attraverso i bracci a spirale della Galassia; (B) rappresenta il Cosmic Ray Flux (CRF) che raggiunge il Sistema Solare; In (C), la curva indica la temperatura superficiale dell’oceano tropicale rispetto ai giorni nostri, e le aree riempite esprimono la distribuzione paleo-latitudinale dei detriti trasportati dal ghiaccio; (D) ed (E) descrivono qualitativamente i tempi durante i quali la Terra ha sperimentato le ere glaciali; (F) Istogramma delle epoche di esposizione alle meteore Fe/Ni – le epoche di massima esposizione meteorica si raggruppano attorno a periodi con un flusso di raggi cosmici minore. Fonte: Oliveira et al. (2018).

Tabella 1. Sintesi dei cicli climatici, loro periodi, meccanismi e cause

Síntese dos ciclos do clima, seus períodos, mecanismos e causas
Didascalia: C. = Ciclo; in. = giorni); Il. = anni); o. = migliaia di anni; Cattivo. = milioni di anni. Fonte: Oliveira et al. (2018).

Le figure interpretative qui sotto, create dai supercomputer, mostrano l’età prevista della macro galassia di circa 13,7 miliardi di anni, a partire dal presunto big-bang.

Figura 3. Fotografia della galassia più distante mai osservata

Fotografia da galáxia mais distante já observada
Fonte: Freitas (2022).

Figura 4. Cronologia che mostra i primi candidati galattici e la storia dell’Universo

Linha do tempo mostrando os primeiros candidatos a galáxias e a história do Universo.
Fonte: Freitas (2022).

Le foto, nonostante siano ancora in fase di analisi, prevedono che le galassie possano trovarsi a 33/4 miliardi di anni luce di distanza in questa zona intermedia, che non è ancora la distanza finale, dove le galassie hanno già percorso e si sono allontanate dal punto iniziale. Un’anomalia, quella che vedete nell’immagine del supercomputer, è dove potremmo essere riusciti a interpretare l’espansione, che avviene a velocità molte volte superiori a quella della luce, di teorie piene di falle, di velocità piatte limitanti, che sono oltre il doppio inizialmente previste espansione delle galassie, gli enigmatici buchi neri e buchi bianchi.

3. SVILUPPO E ORIGINE

Secondo Santos (2021),

Falar das propriedades e capacidades interativas de Deus, no sentido científico parece não ter sentido prático no nosso grau de desenvolvimento atual, mas tem, e Deus fica basicamente localizado e reconhecido como autor/coautor/diretor mor, visto que está esclarecido ser o local onde sempre tudo ocorre, mais produtivamente.

Lo sviluppo di questa ricerca si basa su dati scientifici tratti dagli articoli citati nei riferimenti, nonché su osservazioni, che mirano a descrivere dov’è il nostro rapporto dall’inizio delle connessioni, dei movimenti, degli intrecci cosmici del pianeta con il nostro incompleto e percezioni errate di cosa sia il tempo/lo spazio e le nostre soluzioni intracorporee automatiche di adattamenti caratteristici, in risposta a eccitazioni extracorporee, alludendo a quelli che consideriamo attacchi corporei ai cambiamenti di variazione della pressione che confondono i nostri fluidi nelle nostre orecchie o variano il nostro umore, sia di origine cosmica esterna. O, addirittura, una giornata nuvolosa, oltre alle anomalie quantistiche che anche il nostro corpo avverte e che la nostra mente e la nostra comprensione non raggiungono nemmeno, o hanno la capacità di calcolare.

Tale è la velocità che sviluppiamo continuamente attraverso il cosmo, in rotazioni e traslazioni, essendo raggiunti dai vagabondaggi di questi percorsi che seguiamo, da trilioni di vibrazioni ed energie che modellano i nostri corpi e le nostre menti, così come tutto ciò che ci circonda , essendo una funzione della nostra parte autonoma materiale involontario farsi carico di assemblare le contromisure adattive per la sopravvivenza. Questi sono adottati anche da animali, insetti e, soprattutto, piante, anche la nostra più piccola biomolecola.

La descrizione sintetica di questo stadio è: dalle pareti materiali del Macro universo partono e arrivano vibrazioni istantanee che corrono lungo l’asse centrale dello spazio, diffondendosi dove si trovano le galassie, vibrazioni che corrono in direzione Nord/Sud/Nord/Sud (come uno stomaco trafitto da un fascio, “un cavo” di neuroni intrecciati in costante comunicazione Wi-Fi, o come una spina dorsale in un essere umano). Da questo asse partono in una sorta di spazio/tempo i comandi, così istantanei da superare la nostra ragione, che influenzano e in un certo modo controllano tutta la materia esistente, così come le scariche di energia che influenzano e ordinano tutta la materia che sta entrando o uscendo da questo macrouniverso/spazio, dove si presume avvenga per buchi neri e buchi bianchi, che sono possibili anomalie esistenti, uno succhia, l’altro inietta. Penso persino che possiamo assumere, prevedere o immaginare la materia che è ancora in un’altra dimensione o spazio, cioè è nella gola dello spazio-tempo, molto distante temporalmente parlando e che può cambiare tutto qui nel nostro spazio/tempo ( in senso figurato, ad esempio, prendendo come riferimento un essere ruminante, come se il cibo stesse entrando nella gola e nei loro neuroni gastrici/biliari/renali, già prevenendo e preparando principalmente i loro stomaci, con un certo grado di acidi, dirigendo gli spasmi muscolari, rigurgitando, tutto estraneo alla loro comprensione volontaria, essendo elaborato dai loro neuroni/neuroni dello stomaco e di altri organi come misura di accettazione, in connessione istantanea con altri neuroni, già prevedendo e preparando l’intero corpo, l’intero ambiente per questa iniezione di materia/cibo), come di solito accade quando queste vibrazioni arrivano, trasferendo informazioni agli esseri viventi per futuri adattamenti e fornendo sempre immagazzinamento di energia in eccesso nella forma più opportuna.

Como o segundo cérebro se comunica com o primeiro cérebro.

A equipe fez a descoberta usando uma técnica de rastreamento neuronal desenvolvida por eles mesmos, e ainda não usada em nenhum outro laboratório do mundo, que permite ver as terminações nervosas sensoriais com clareza na parede intestinal.

A técnica permitiu ver que as células enterocromafins liberando substâncias por um processo de difusão, que então atua nos nervos sensoriais que se comunicam com o cérebro.

A equipe não conseguiu identificar nenhuma conexão física direta entre as células enterocromafins e as terminações nervosas sensoriais, ao contrário do que algumas teorias sugeriam.

“O intestino é o único órgão com seu próprio sistema nervoso, conhecido como Sistema Nervoso Entérico, ou segundo cérebro. Agora temos uma melhor compreensão de como o ‘segundo cérebro’ se comunica com o ‘primeiro cérebro’,” disse o professor Spencer (DIÁRIO DA SAÚDE, 2022)

Continuando con questo modello/forma di presentazione, incentrato sulla nostra comprensione e comprensione del perché i nostri corpi si adattano involontariamente per continuare ad esistere e trasmettere questi adattamenti nei geni, è vero che ci sentiamo nella pelle e ci adattiamo evolutivamente ai cambiamenti, ma ci manca strumento scientifico a disposizione in grado di coprire le velocità galattiche.

Oggi questa forma di tracciamento non è disponibile nemmeno dai nostri telescopi più potenti. Pertanto, dobbiamo usare la nostra immaginazione per poter cercare nuovi strumenti fisici e matematici, che un giorno possano misurare e misurare lo spostamento frequenziale dimensionale, la dimensione delle connessioni, velocità/tempi/gravità ed energie coinvolte, quindi che possono essere utili descrizioni narrative delle grandezze galattiche comparate a quella del nostro sistema solare, che dimensiono sfalsato al di sotto, come esercizio mentale della nostra taglia, che pur essendo così piccola deve avere una taglia interessante per qualche forza occulta, poiché in l’universo nulla è senza scopo.

Inoltre, per comprendere i tempi e la risposta dei nostri corpi, del nostro sole e pianeta, mentre attraversiamo questi stimoli, queste pareti di energia, i valori e le distanze approssimative sono i seguenti: il nostro sistema solare sta viaggiando a 871.781 km/h entro la Via Lattea, che è una su miliardi di galassie e riceve tutte le informazioni istantaneamente, come tutte le altre galassie, che insieme rappresentano poco più del 3,5% di tutta la materia esistente nell’ultrauniverso, anche considerando tutta la materia oscura e l’antimateria insieme, dove la nostra quinta categoria sole detiene il 98,5% di tutta la materia nel sistema solare. Laddove il nostro pianeta è così piccolo, poroso e cavo, anche considerando gli oceani, i laghi e i fiumi, che in fondo è un gas, non merita nemmeno di apparire come fattore portante, poiché non esercita alcuna considerazione gravitazionale sul sole, tuttavia, questi sono fattori che devono essere considerati quando si progettano calcoli probabilistici di influenze esterne che agiscono sulla nostra partecipazione e costrizione reattiva.

Di seguito si riportano disegni d’autore meramente illustrativi delle possibili origini creative delle energie temporali attive, probabilistici, con titoli suggestivi.

La figura 5 rappresenta il macrouniverso attraversato da un asse che rilascia informazioni notificanti e imponenti.

Figura 5. Macro universo con galassie, nubi di gas e materia, parete di fondo, oscillazioni nelle pareti di fondo, asse centrale multipolare di frequenza oscillatoria, essendo l’asse di direzione inconscio delle scariche di buchi bianchi e neri, essendo, anche, riformatore di energia creatore della materia e innesco di ordini per tutta la materia e l’energia esistenti, tutto in tempo “0”, secondo il nostro conteggio del tempo

Macro universo com galáxias, nuvens de gás e matéria, parede de fundo
Fonte: autore.

Le figure sottostanti raffigurano le multifrequenze e le onde che colpiscono ogni cosa nel tempo Zero, replicandosi e successivamente replicate da galassie, soli, pianeti, lune e vita esistente.

Figura 6. L’allontanamento degli ordini dall’asse primordiale per le galassie è un monito affinché tutto ciò che comprendiamo esista per adattarsi. Questa onda esce e ritorna senza sovrapporsi, ancora e ancora

Maneira de as ordens saírem do eixo primordial para galáxias é um aviso para tudo que entendemos que existe se adaptar. Esta onda sai e volta sem se sobrepor, repetidas vezes
Fonte: autore.

Figura 7. Rappresentazione se l’ordine o la vibrazione dell’asse si diffondesse uniformemente in tutto lo spazio universale, dove raggiunge il centro di tutte le galassie, soli e pianeti contemporaneamente per poi essere replicato come la vibrazione di una campana. Questa vibrazione è avvertita da tutti i corpi viventi più di una volta ed è propedeutica agli eventi futuri

Representação de se a ordem ou vibração do eixo se espalhasse uniformemente por todo espaço universal
Fonte: autore.

Figura 8. Rappresenta la firma multifrequenza circolante così come avviene in seguito per replicazione nei nuclei delle galassie, nei soli, nei pianeti, di nuovo sulla superficie di queste stelle, quando smettono di essere in sintonia e possono verificarsi shock di emanazione

Representa a assinatura multifrequencial circulante
Fonte: autore.

La figura 9 rappresenta la parete di fondo del macrouniverso, che reagisce alle eccitazioni esterne e protegge le galassie.

Figura 9. Parete di fondo del macrouniverso che subisce l’influenza di altre dimensioni, smorzando queste influenze, adattandosi e rilasciando particelle di matrice e stami quantici (Teoria di chi è Dio)

Parede de fundo do macro universo sofrendo influência de outras dimensões
Fonte: autore.

La Figura 10 mostra l’asse conduttivo, che attraversa la parete di fondo del macrouniverso, catturando informazioni esterne.

Figura 10. Mostra l’inizio dell’asse conduttore del centro dell’universo, come abbiamo nel centro di tutte le galassie, di tutti i soli e pianeti, dove tutti hanno polarità oscillante e la fonte dei campi magnetici e gravitazionali. Qui appare la parte che è al di fuori della nostra ultra galassia, attraversando la parete di fondo dell’ultra universo e portando dalle impedenze le nuove misurazioni per l’accettazione di questi nuovi ordini

Apresenta o início do eixo condutor do centro do universo
Fonte: autore.

Dobbiamo, per analogia con il bisogno di comprensione, creare nella nostra mente l’immagine corrispondente, cioè considerare che l’ultrauniverso con tutti i suoi miliardi di galassie è lo stomaco di un essere molto esotico, dove la nostra galassia, la nostra Via Lattea con sue migliaia di braccia, sarebbe una cellula, dentro questo stomaco, che deve/avere altre centinaia di migliaia di neuroni ora attivi e in altri spazi/tempi, o dimensioni.

Questo magnifico essere ha, fuori dalle mura del suo “stomaco”, altre centinaia di migliaia di neuroni, che sarebbero (o sono) in altre dimensioni chiamate per analogia: fegato, reni, polmoni, intestino, cuore, dove alla fine tutto cerchio.

Tutti i neuroni dentro e fuori lo stomaco di questa creatura chiamata “Dio” agiscono armoniosamente in dimensioni diverse e specializzate, ma comunicanti, (come un corpo umano) e, possiamo già dimostrare che questa è una probabilità molto plausibile e reale di essere osservabile e misurabile, con gli studi sopra citati delle interconnessioni dei raggi cosmici e della formazione della vita, solo così possiamo comprendere certe anomalie di intercomunicazione della galassia, anche se pensiamo, come? Certo che non abbiamo i soli nello stomaco, vero? Se pensiamo in termini di portata dell’universo, il nostro sole potrebbe essere solo un atomo in un’altra forma? In senso figurato potrebbe.

Le prove indicano che ci sono schemi nascosti e grandi incertezze su ciò che è valido in un momento, sia per il classico che per il quantistico, anche nel momento galattico quando guardiamo alla nostra posizione nell’universo non troviamo più quella posizione, come due cellule del sangue che si incrociano e scorrono in una vena, e questo va ben oltre il fatto che siamo tutti collegati.

Penso che la velocità delle nostre esistenze sia così effimera che forse non esistiamo più mentre pensiamo di essere ancora nel relativo presente. Anche guardando le immagini sopra in termini di miliardi di anni e vedendo lo schema dei movimenti ripetitivi dei disegni, sappiamo che non sono ancora affermazioni definitive, perché non siamo sicuri praticamente di nulla su altre forze che hanno agito o su come questo influenzato l’interazione tra il Sole e il nostro pianeta, per esempio.

Probabilmente, senza confermare pienamente ciò che possiamo supporre sia vero, come stiamo influenzando e siamo influenzati da tutto ciò che abbiamo sul nostro pianeta durante la nostra esistenza, mentre viviamo/corriamo, c’è un’enorme certezza e una chiara incertezza che scompariremo senza lasciare eventuali tracce del nostro passaggio nella “Via Lattea”. È illogico vedere, conoscere e vivere la verità e non credere in un altro esempio attivo nella nostra vita quotidiana e nell’interazione tra il comando centrale dell’universo con il centro della nostra galassia, e di questo con il nostro sole, e del nostro sole con il nucleo del nostro pianeta, e da lì di nuovo alla crosta terrestre/oceani, atmosfera, scudo elettromagnetico e spazio. Soprattutto perché in fisica non è raro che la simmetria si rompa, anche in quello che intendiamo come tempo/gravità/direzioni, si tratta di stati di comunicazione e interazione non previsti nelle due fisiche o giornalmente interrotti da una di esse.

I disegni dell’autore che seguono non corrispondono fedelmente alla descrizione fatta, essendo espressi solo a titolo esemplificativo per aiutare la comprensione del lettore.

Figura 11. Il sole riceve l’eccitazione esterna dall’asse dell’universo e reagisce in modo adattativo

O sol recebe excitação externa do eixo universo e reage adaptativamente
Fonte: autore.

La figura in alto dimostra che il sole riceve eccitazione esterna e, come forma vivente, utilizza questa informazione e frequenza di modellazione dall’asse principale dell’universo e, con un ritardo, qualche tempo dopo, anche dal centro dell’universo dove si trova inserita, rigurgita, ma ha già avviato una reazione di preparazione ai cambiamenti.

Figura 12. Il sole espelle dal nucleo, in senso rotazionale, energie che verranno replicate sulla Terra

O sol expele do núcleo, em sentido rotacional, energias que serão replicadas na Terra (2)
Fonte: autore.

La figura in alto rappresenta il sole come una forma di vita molto efficace che inizia a impartire ordini dal nucleo agli strati esterni, da dove riceve ed esce, a forma di cipolla. L’energia emessa ruota fino a raggiungere i bordi, dove avvengono reazioni, frequenze combinatorie reattive o aggressive. Se gli altri corpi celesti non sono in sintonia frequenziale armonica con le frequenze che entrano ed escono dall’intero Sole e arriveranno o raggiungeranno la Terra “Gaia” per imposizione reattiva del nucleo del nostro pianeta che copia relativamente alla sua potenza interna , nella frequenza ricevuta dalle microonde solari.

Figura 13. Sole che rilascia una scarica con forza e temporalità casuali

Sol liberando uma descarga com força e temporalidade aleatória.
Fonte: autore.

Il modello precedente dimostra come le fluttuazioni di energia e forza aumentino in tempi diversi, frequenze diverse, lunghezze d’onda diverse, fino a dimensioni diverse con ritardi temporali diversi.

Figura 14. La Terra riceve ordini/energie modificanti dall’universo e dal sole

Terra recebe do universo e do sol ordensenergias modificadoras.
Fonte: autore.

I pianeti reagiscono esattamente come tutti gli altri corpi della galassia, anche se il nostro, perché è GAIA, reagisce diversamente, gli ordini reattivi dell’asse universale, galattico e del sole, ritrasmettono inconsapevolmente, agli esseri viventi più antichi, ordini di conservazione, dal nucleo, dai vari strati di smorzamento delle microonde in arrivo, l’emissione di calore e le emanazioni frequenziali fino a raggiungere la superficie, nelle radici delle piante e, successivamente, agli esseri viventi esclusivamente superficiali.

Figura 15. Il pianeta riceve informazioni dal sole e dall’universo e modula il rilascio di energie dal nucleo

O planeta recebe do sol e do universo informações e modula liberação de energias a partir do núcleo
Fonte: autore.

Gaia/terra riceve dal sole energie che vengono trasformate e distribuite dal suo nucleo, dove parte di queste onde, che entrano nella lunghezza verde, sono direttamente negli esseri più antichi ed efficienti che sono quelli del regno vegetale, presenti, principalmente, negli oceani e nelle foreste. Questi esseri si alimentano, più direttamente, trasformando istantaneamente l’energia in materia e sono esseri pacifici che, da milioni di anni, scandiscono e incrociano le vibrazioni solari, con le informazioni che provengono dal nucleo del suolo di Gaia e armano le loro strategie nel mondo cellulare e comunità simbiotica (dove i funghi giocano un ruolo importante), così come la condivisione e l’impostazione di strategie con altri individui di specie diverse, per sopravvivere e perpetuare la loro specie. Tutto questo avviene in modo non causale, con più di anni, con più di decenni di anticipo, in un modo che stavamo imparando a sviluppare a livello cellulare, ma che sarà interrotto da un cambiamento climatico estremamente accelerato.

Figura 16. Le energie sono modulate dal nucleo, influenzando il clima e la vita, opponendosi alle emanazioni esterne che minano l’armonia

As energias são moduladas a partir do núcleo, afetando o clima e a vida, opondo-se a emanações externas que atentem contra harmonia
Fonte: autore.

La figura mostra i buchi che la terra ha nei suoi scudi, che permettono a emanazioni e vibrazioni di diversi ordini di penetrare e agire a volte come medicina, a volte come veleno per il mantenimento di esseri solari dipendenti da fragili fluttuazioni armoniche, mentre vivono, abitano e consumano energia trasformata dalla stella solare.

Figura 17. Gli scudi emanati dal nucleo del pianeta, reagiscono involontariamente alle eccitazioni esterne, proteggendo la vita che prospera, mentre la consuma

Escudos emanados a partir do núcleo planeta, reagem às excitações externas involuntariamente, protegendo a vida que prospera, enquanto esta o consome
Fonte: autore.

Come nel sole, le fluttuanti energie circolatorie salgono alla superficie di Gaia, dove si trovano esseri che sono stati precedentemente avvertiti e dovrebbero essere relativamente preparati per queste emanazioni, inseriti tra il sole e il nucleo della terra. Ma, con i cambiamenti causati oggi entro il limite abitabile (che comprende aria, suolo, oceano) è quasi impossibile prevedere in modo assertivo come le nostre cellule intelligenti e autonome dovrebbero agire in modo costruttivo con precisione, per essere consapevoli di ciò che accadrà in relazione al grandezza delle emanazioni esterne, in cambio di emanazioni dal nucleo planetario, in modo che siamo preparati al 100%.

4. SOTTO-TEORIA COMPLEMENTARE

Viene presentata una sottoteoria complementare, sul trasferimento di cariche a microonde sovradimensionali nei sensi: nucleo solare/nucleo terrestre e risposta nucleo terrestre/scudo terrestre, dove penso che stiamo interpretando male.

Si presenta che la proposta sul nucleo del pianeta dopo la formazione, è che rimanga in combustione a causa delle microonde del sole (una categoria di vibrazione che siamo nati adattati a non lasciarci influenzare da una certa quantità). Per analogia, citiamo l’esempio di quanto proposto da Nikola Tesla sulla corrente alternata, nel 1892, al Royal Institute di Londra. Ha proposto che maggiore è la frequenza dell’elettricità, meno siamo colpiti (come ha dimostrato all’epoca afferrando e tenendo due barre elettrificate, senza alcun danno alla sua integrità fisica).

In questo contesto, il trasferimento che il sole forza nel movimento dal suo nucleo al nostro nucleo, cioè il movimento rotatorio del nucleo del sole in interazione con il nucleo del nostro pianeta, avviene non solo per la sua stessa energia, perché, se così fosse, la forza nucleare avrebbe già consumato la crosta terrestre miliardi di anni fa, per nutrirsi. Questa è la legge universale fondamentale, consumare materia per generare più energia e non estinguersi, tranne nel nostro caso, se riceve energia da un’altra fonte esterna, e il sole è il nostro propellente esterno e interno, come lo è in relazione a altre radiazioni al di fuori del sistema solare. Vale però la pena ricordare che mancano ancora conferme se gli oceani fungano (principalmente) da iride nella ricezione di queste onde insieme ai liquidi sulla superficie del nostro pianeta, se filtrino e amplifichino le radiazioni che ci attraversano agendo come catalizzatore per amplificare queste vibrazioni, ovvero come una specie di lente d’ingrandimento.

A complemento di quanto sopra, va notato che tutti i movimenti planetari sono interattivi, correlati e ripetitivi, ma non uguali, energeticamente parlando.

Durante le loro evoluzioni si caricano di nuove energie e si aggiungono materia stellare che può, per qualità e quantità, alterare il loro peso gravitazionale più della perdita di tonnellate di gas nello spazio. Sebbene, a causa dell’equilibrio generale, ciò non modifichi le sue evoluzioni temporali, che, in questo momento esistenziale, in particolare, interessano solo su scala planetaria perché avvengono in disordine in questi ritardi di ciò che vediamo e sentiamo provenire dal sole, con quanta e quando l’energia arriva in superficie dal nucleo del pianeta.

Questo significativo disallineamento mostra che l’aumento delle vibrazioni non sta avvenendo contemporaneamente alla pressione atmosferica contenuta nello spazio interno del pianeta Terra, essendo sbilanciata con la risposta del riscaldamento interno planetario e con le eruzioni da cui queste emanazioni dovrebbero essere in aumento. La terra inoltre non mostra sincronia con ciò che dovrebbe accadere alle nostre macchie solari, ci sembra che non abbia intercambiabilità nucleica istantanea.

Tenendo conto di quanto il sole ci controlla vibrazionalmente e climaticamente, queste anomalie di scarica causate dalle macchie solari (in questo caso parlando del nostro sole come motore, perché è quello che ci interessa) non sono solo gli arrivi sulla superficie solare di scariche di forza , che sono anche informazioni che il sole ha ricevuto molto tempo fa, per comportarsi così, ma anche emanazioni e radiazioni rilasciate in diverse lunghezze d’onda, diverse frequenze, particelle, raggi X, raggi gamma e altre energie di categorie superiori non ancora rilevabili. Tuttavia, per noi e per il nostro clima, siamo già ben informati per capire che sono decisivi nella e per la nostra vita quotidiana, come la materia.

In questo contesto, i geologi hanno scoperto piccole onde magnetiche che si diffondono nel nucleo terrestre nelle “Oscillazioni magnetiche nel nucleo” e ritengono che possano aiutare a spiegare cosa sta accadendo nelle profondità del nostro pianeta. A titolo di esempio, si cita lo studio presentato da Nicolas Gillet e dai suoi colleghi all’Università di Grenoble Alpes, in Francia, in cui il campo geomagnetico terrestre è stato osservato tra il 1999 e il 2021 utilizzando dati provenienti da satelliti e osservatori a terra. Dalle analisi, il team ha scoperto che il campo magnetico attorno alla regione equatoriale del nucleo fluttua regolarmente (GILLET et al., 2021).

È facile vedere e accettare che siamo in un processo accelerato di estinzione delle specie marine (plancton, coralli) e terrestri (insetti, in particolare), che è molto grave a causa della catena che ciò comporta. Lo si può osservare in viaggi che attraversano un intero continente, particolarmente ben conservato da boschi e foreste, attraversato da nord a sud, in un mese caldo, dove esemplari di insetti endemici o non endemici dovrebbero ancora accoppiarsi o iniziare migrazioni. In questa osservazione, possiamo vedere assenze fino all’80% di specie volanti, principalmente in tutto il continente, dove abbiamo perso più di ¾ della diversità.

Di seguito alcune osservazioni fatte dall’autore di questo saggio, riferite alla perdita biologica di insetti in Sud America, che ho potuto fare/verificare nell’anno 2022 tra i mesi di marzo e aprile del corrente anno, periodo di il caldo e l’umidità favoriscono la proliferazione e la migrazione di un gran numero di insetti volanti, quali: cicale, farfalle, mosche, formiche, coccinelle, api, coleotteri, falene, punteruoli, termiti, cavallette, zanzare e altri.

A quel tempo, questi insetti avrebbero dovuto iniziare la vita, nutrirsi, volare per accoppiarsi e deporre le uova. Tuttavia, si può vedere nelle osservazioni dell’autore, dove ha attraversato una grande varietà di rilievi, altitudini, flora e fauna, passando per vaste aree di vegetazione autoctona, estese aree agricole coltivate e in preparazione, e vaste aree di pascolo del bestiame, senza trovare insetti. Questo evento porta grandi impatti, con la scomparsa di insetti molto più alta del previsto, indipendentemente dai cambiamenti climatici interni, macchie solari o altre tempeste esterne e interne, che si aggiungono alla perdita biologica di piante/foresta.

Questa realtà priva di inclinazione scientifica, meramente osservativa, in un Paese di proporzioni continentali e dal clima umido e caldo, ritrae uno stato di allerta che ci porta a chiederci: sono solo i pesticidi e i pesticidi a causare la decimazione o la rimozione di insetti? Sono sepolti o nascosti nel suolo e nelle foreste? Potrebbe essere che anche le fluttuazioni dell’energia solare giochino un ruolo importante nelle posture larvali? Potrebbe essere che i nostri cambiamenti di temperatura interna, precipitazioni e venti abbiano influenzato questo scenario? Nulla è certo, tranne la consapevolezza che la riduzione di questi esseri impollinatori porterà impatti sfavorevoli, oltre alla perdita di diversità biologica.

Le macchie solari, attraverso osservazioni e conclusioni personali, sono creatrici e distruttrici, in una sconcertante ambivalenza per la nostra giovane e brancolante osservazione cosmica/celeste, dato che non è possibile avere immagini reali del nostro sole, con la chiarezza scientifica richiesta per studi accurati, né di frequenze/modulazioni e livelli di radiazione per intero.

Cominciamo, in questo frangente, a comprendere la flatulenza o eruttazione di assorbimento esterno che i soli ricevevano in precedenza e, nell’esclusivo linguaggio vibrazionale del loro nucleo, della loro superficie o della loro corona solare, trasmettevano ai pianeti del sistema solare, energie a volte ricevuti anni fa, che sembrano essere andati in letargo e che noi esseri viventi siamo nati pronti e adatti a lasciar passare attraverso il nostro corpo e la nostra materia, assorbendo le giuste quantità per la nostra crescita fisica corporea e acquisendone altrettanta dall’ingestione attraverso il trasformazione di altri esseri, che anch’essi assorbono e crescono con queste radiazioni che il nostro corpo ha imparato autonomamente a scomporre e ad assorbire molecolarmente quando ingerisce i loro materiali. Inoltre, siamo plasmati per far passare alcune di queste radiazioni e per assorbirne altre come materia sotto forma di cibo direttamente attraverso la pelle e gli organi interni, autonomamente, fisicamente e quanticamente. Inoltre, siamo preparati a ricevere, assorbire e trasformare queste emanazioni solari senza danni purché non siano troppe.

Ogni giorno osserviamo cambiamenti nelle specie domestiche che ci accompagnano, senza metterli in relazione con fattori solari passati/presenti/futuri, siano essi insetti nelle fattorie e nelle fattorie che diventano più o meno attivi alla ricerca di cibo; cani e gatti che guadagnano o perdono pelo; e uccelli che cambiano stagione.

Infine, osservando tutti gli esseri viventi nel loro comportamento e nei loro cambiamenti, è possibile spiegare, con il loro notevole adattamento precedente, reazioni in cui i cambiamenti avverranno attraverso messaggi provenienti dal suolo, prima che il nostro corpo prenda consapevolmente misure al di fuori del nostro controllo e, senza il nostro permesso , trasmettono sentimenti e sensazioni che possono causare panico e inutili scariche di adrenalina, poiché questi cambiamenti sono solo una preparazione preliminare per ciò che accadrà presto sul nostro pianeta.

Penso che queste osservazioni, con uno sguardo scientifico agli esseri domestici, mostrino cosa accadrà molto prima che il fatto appaia nei nostri rilevatori climatici, nelle foto satellitari o nelle lenti degli osservatori astrologici. Si osserva, principalmente, tra gli insetti che sono fragili e vivono con i loro simbionti una vita breve, a nostro avviso, si sono adattati di più, poiché reagiscono ai cambiamenti fluttuanti del suolo per proteggere le loro vite effimere, con precisione, fame e ferocia, poiché la finestra temporale per essere di breve spazio per procreare e per vivere.

Per quanto riguarda gli animali domestici e noi, altri esseri viventi del pianeta e della terra stessa, siamo più forti e più resistenti a non dover reagire così immediatamente ai cambiamenti energetici gravitazionali nello spazio o nel sole e, sebbene sia possibile citare altri fattori esterni elementi che raggiungono, questo studio è limitato alle energie nelle loro forme più classiche.

Inoltre, è interessante che dobbiamo avvicinarci a questi eventi, per comprendere il momento dell’anomalia che può estinguere gran parte di ciò che intendiamo come vita umana, che è l’unica ragione di questo saggio teorico, poiché ogni specie perduta colpisce l’intera catena in modi non ancora noti ben compresi. Inoltre, le fluttuazioni stanno diventando accelerate e incoerenti nelle temporalità che erano referenziali, e sta emergendo un’altra anomalia correlata alle fluttuazioni quantistiche gravitazionali, che interferisce con la nostra vibrazione cardiaca e può innescare aritmie, oltre a modificare il nostro diaframma, che è una delle organi responsabili dell’equilibrio pressorio interno. Questo frettoloso cambiamento ritmico danneggia anche le nostre orecchie, più precisamente il nostro labirinto, anch’esso compresso da cambiamenti ambientali estremi, che possono causare blackout cerebrali, cioè possiamo essere di passaggio in un luogo e avere le vertigini al punto che il cervello dà ordini cancellare tutto, scambiandoci siamo svenuti inspiegabilmente. Questo fenomeno è cresciuto mentre queste bolle di cambiamenti gravitazionali fluttuano lungo la superficie del pianeta.

5. CONNESSIONE TRA LE EMANAZIONI DELL’ASSE CENTRALE DELL’UNIVERSO, CON ESSERI, PIANETI, SOLE E GALASSIE

I cosiddetti HFR sono retrogradi, cioè viaggiano in direzione opposta all’attrazione solare e sono una specie di vortice o freni che l’universo stesso mette sui soli per evitare di andare oltre il punto di equilibrio. Inoltre, piccole onde magnetiche si diffondono dal nucleo terrestre, dove è stata scoperta una temporalità di sette anni quando le fluttuazioni magnetiche raggiungono i 1.500 km all’equatore. Nonostante ciò non disponiamo più di informazioni esterne coerenti, tuttavia, ciò non ha mai impedito a noi umani e agli altri esseri viventi del nostro pianeta di adattarci, quasi sempre involontariamente, ai cambiamenti futuri e presenti.

In questo contesto, il nostro corpo agisce in modo diverso per regione, accompagnando i cambiamenti e, tra questi cambiamenti, quello del regno vegetale, che è il più semplice e meglio adattato, riceve informazioni molto prima, arrivando a mesi e anni di preparazione anticipata, a causa delle fluttuazioni magnetiche nell’interno della terra che vengono facilmente ricevuti dalle radici e amplificati nella ricezione da funghi, acari e insetti che vegliano sul loro partner e lottano per la loro sopravvivenza.

L’accesso a queste informazioni avviene perché è sulla terra dove sopravvivono e ricevono aiuto, essendo questi esseri viventi una pianta di conversione alimentare energetica, poiché converte la luce solare in materia, energia e zucchero, oltre a immagazzinare energia nel suolo direttamente nelle radici o nei funghi, in diverse forme.

Vale anche la pena riflettere sul perché e per cosa: l’eccesso di pelo negli animali, l’ispessimento delle loro pelli e le variazioni di serotonina naturale, piume più o meno, un esoscheletro più spesso e più rigido, la ritenzione della corteccia degli alberi, foglie degli alberi più spesse e verdure con un colore diverso, l’accumulo di grasso da parte di esseri più sensibili (immaginando il cambiamento climatico con una mancanza di cibo futuro?) o su come vibreremo con un qualche tipo di energia di cui avremo bisogno, a un certo punto, in futuro , e ciò sarà necessario per la sopravvivenza corporea/energetica di ciò che intendiamo come esistenza.

In considerazione di ciò, va notato che si tratta di enormi differenze che gli esseri viventi utilizzano per ricevere, dribblare e adattarsi ai futuri cambiamenti nel loro ambiente. Questi cambiamenti sono tanto specializzati quanto il tempo che esiste sul pianeta per adattare tutto ciò che è considerato vivo. Non sono semplici alterazioni lunari o solari, perché siamo liberi e indipendenti quando parliamo di influenze cosmiche, quindi, non ci sono confini del sistema solare, né del movimento gravitazionale.

Quindi parliamo di qualcosa di più grande, qualcosa di formativo. Possiamo esaminare ulteriormente le correlazioni del cambiamento climatico e l’interruzione della sincronia temporale dei cambiamenti semplicemente osservando i cambiamenti comportamentali in unicellulare e cellulare. Ma, per rendere più attuale la narrazione e dare un nuovo fondamento allo sguardo inquisitorio, bisogna passare a quelle più complesse, consigliando uno sguardo approfondito alle figure in alto, nei movimenti e nelle interrelazioni con gli adattamenti, che non sono persino visibile o catturabile sui radar meteorologici né nei calcoli computazionali, essendo queste alterazioni che occasionalmente cambiano le costanti gravitazionali e permeano i nostri scudi gassosi, potendo alterare i nostri comportamenti ghiandolari e picnotici, come se fosse un magnete che può dare la priorità a uno spostamento di massa , senza una ragione razionale, come accade con le tartarughe, i lemming o le renne polari, e potrebbe essersi verificato con i dinosauri.

A titolo di esempio, elenco di seguito alcune tipologie di esseri viventi che, possibilmente, continueranno ad esistere, anche se si verificasse nuovamente qualcosa di grande grandezza climatica o cambiamenti gravitazionali ed energetici, accelerati dall’intervento umano, al fine di copiare formazioni, modalità e modi alla nostra sopravvivenza.

Tra gli esseri viventi dotati di movimenti autonomi cito il Tardigrado, praticamente immune alle radiazioni atomiche, ai raggi X e Gamma. Esiste da più di 1 miliardo di anni, vive nello spazio, può stare 30 anni senza cibo, è totalmente disidratato, vive a -270º C o più di 150º C, anch’esso si adatta per sopravvivere in anticipo ai cambiamenti climatici. Non si sa con quanto anticipo, ma prima che vengano rilevate anomalie solari, può persino andare in letargo. Tuttavia, anche così, questo animale rischia di non resistere all’imminente riscaldamento globale esplosivo (BOOTHBY et al., 2017).

Cito anche i Pini, in quanto questi sono esseri viventi che esistono da più di 2 miliardi di anni sul pianeta e hanno, come adattamento principale, la trasformazione dell’energia in lunghezza di luce verde dal sole (il più abbondante) direttamente in materia, aggiungendo milioni di tonnellate ogni anno alla terra attraverso la trasmutazione e la ricezione di energie, principalmente dalle foglie, ma trasforma e trasmuta anche energia dai rami e dal tronco.

Tutta la sua struttura ricettiva è già verde, con l’obiettivo di evitare lo spreco di questa risorsa dell’esistenza e preservare gli adattamenti che si sono sviluppati nelle ultime centinaia di milioni di anni. Inoltre, l’esistenza di duplicità con le vibrazioni del suolo, mentre si ricevono informazioni dal nucleo del pianeta attraverso emanazioni di fluttuazioni quantistiche dalle sue radici e dai funghi collaborativi associati, incrociandosi con le informazioni dal sole ricevute nel passato e nel presente, sono designer utilizzati per adattarsi con più di 10 anni di anticipo, in modo che vengano rilasciati nuovi semi più o meno lontani, più o meno foglie, foglie più o meno carnose, corteccia più o meno spessa. Anche apportando modifiche alla quantità di acqua che avranno a disposizione in un decennio o più.

Inoltre, per la posizione del pianeta nel movimento galattico, nelle sue strutture, sopra e sotto la superficie, tanto che evolutivamente oggi rinunciano ai movimenti di spostamento, sperimentano e sentono eruzioni solari, anche se non vedono loro come noi che viviamo solo nel tempo presente. Queste emanazioni solari non colgono impreparati questi esseri viventi, hanno già una preparazione informativa interna, sanno già cosa ha causato questo fenomeno solare, attraverso informazioni incrociate, disponibili, anche, nel DNA dei semi. Questi esseri sanno che le informazioni che ci sembrano essere anomalie attuali, cose di più di un decennio fa, e che ora raggiungono la superficie del sole, sono partite dall’asse centrale.

La teoria di Hans Eduard Suess (1909-1993), pubblicata sulla rivista svedese Tellus, nel 1957, ha dimostrato con il radiocarbonio variazioni solari/climatiche cicliche ogni 90 anni (COSTA, 2007). Inoltre, sono state identificate orbite egocentriche e variabili che ritornano ogni 179 anni, “ciclo di Joseph”, riferito che i pianeti per attrazione gravitazionale/magnetica causano macchie solari.

A causa delle attuali apparecchiature utilizzate, l’affermazione che alcuni dei pianeti del sistema solare siano la causa delle macchie, poiché l’80% di esse ha origine, principalmente, dal nucleo dei soli verso l’esterno, a causa degli effetti di eccitazione di l’asse universale dei tempi passati, appena emergente, che raggiunge la superficie solare. Tranne se qualche pianeta ha un’energia gravitazionale scompensativa temporale nell’ordine epta-dimensionale per andare al centro del sole e far emergere il vortice di energia chiamato macchia solare. Pertanto, sorge la domanda se ciò sarebbe possibile, dal momento che il sole è fondamentalmente il 99,9% di tutta la massa del sistema solare. In questo contesto, è quasi impossibile che la materia rimanente abbia una forza gravitazionale tale da provocare macchie di tale grandezza.

Inoltre, i risultati di Scafetta (2010) portano prove che indicano le influenze dei 4 pianeti solari più grandi sulla meccanica gravitazionale e magnetica dei fenomeni dell’intero sistema e non solo sulle forze gravitazionali o radioattive. Inoltre, studi pubblicati nelle Physical Review Letters tra il 2003 e il 2008 hanno riportato che l’esistenza di frequenze alte o basse di eccentricità locali va ben oltre i movimenti del sole, dei pianeti e delle loro lune e le fluttuazioni di eventi chiamati Dansgaard-Oeschger. Il che implica una correlazione tra le attività solari amplificate e la reazione del sistema interno del pianeta, ma penso che siano un nord per capire meglio il nostro clima, che ha un’eccitazione esterna lunga, media, attuale e passata (DANSGAARD ​​et al., 1993).

Inoltre, viene citata la NASA, che ha affermato di verificare se vi è un’influenza solare sul nucleo del pianeta (NASA 2011) che corrobora questo saggio teorico, soprattutto oggi, quando i tornado mai visti o sentiti prima, potrebbero essere formati solo con energie interne di pianeta, non essendoci abbastanza condizioni di variazioni atmosferiche per alimentare queste anomalie in nord america, così come la mancanza di giustificazione per gli animali domestici che non si sono ancora liberati dei loro “vestiti invernali”, in piena estate in sud america, ovvero l’assenza di parassiti che migrano dal suolo alle piante in questo periodo dell’anno. Di fronte a questo, la domanda è: cosa succede? La nostra migrazione planetaria è mai coincisa con queste anomalie o le stiamo causando internamente?

A titolo di esempio cito anche insetti, vermi, funghi, animali domestici, felini, uccelli, che sono quelli che ci sono più vicini nella nostra cultura di pacificazione e addomesticamento e i più facili da seguire nei loro adattamenti. Un tipico esempio sono i funghi. Tendono a proliferare quando ci sono cambiamenti climatici favorevoli o che possono causarne l’eradicazione per fattori esterni sfavorevoli. Per questo c’è bisogno di disinfettarsi, usare la candeggina.

Allo stesso tempo, dobbiamo tenere i giardini lontani dagli insetti (le formiche, per esempio) nell’impazienza che sviluppano per nutrire i loro funghi, quando avvertono le vibrazioni del suolo mesi prima che l’evento climatico abbia luogo. Dobbiamo anche raccogliere i peli/le piume che cadono dagli animali domestici durante i cambi di stagione.

Ma osserviamo che non tutti gli anni le formiche hanno le stesse voglie di cibo, in termini di quantità o tempo di conservazione. Piume e pellicce non hanno la stessa lunghezza, larghezza o spessore e colore. Queste variazioni non sono semplici adattamenti ai cambiamenti della temperatura ambientale, è l’informazione che arriva dal sole e dal suolo, mesi prima, è la preparazione cellulare autonoma, che invia il segnale alle cellule per creare meccanismi di difesa e preparazione, che determina quanto noi e loro avremo fame o sete per accumulare grassi o sali minerali extra per i cambiamenti, che sono già determinati e con quale entità avverranno e quanto dureranno. (Era così prima della nostra interferenza nel rilascio di CO2 in quantità accelerata).

Queste informazioni vengono ricevute da specie selvatiche e domestiche (addomesticate), o da siti e allevamenti, sempre in anticipo, almeno una volta l’anno. Le cellule degli individui in possesso di queste indicazioni, in congresso, si autodeterminano con indicazione cellulare in modo da generare più o meno nuovi esemplari simili che verranno già con futuri adattamenti. Dove anche noi umani, ultimi ad arrivare a questa festa climatica stagionale (86 mila anni, considerando approssimativamente le ultime tre specie di Ominidi), sentiamo questo comando interiore che genera la volontà di accumulare grasso e procreare e, sebbene ci riusciamo, in parte , soppressi imponendo la volontà della mente alla volontà del corpo, non ne siamo totalmente immuni, perché siamo creature dualistiche, che vivono in simbiosi, a volte domina il collettivo del corpo, a volte lo spirito aggregato, a volte i due convivono.

Tornando agli esempi di adattamento, tra gli animali che cito di seguito, evidenzio alcuni gatti delle nevi che cambiano completamente colore e rimangono tali per più o meno tempo. Cito anche uccelli, come i pavoni che mutano il loro piumaggio, a seconda del verificarsi di una maggiore o minore incidenza delle frequenze solari, della luce, e di lunghezze d’onda più o meno determinate, delle variazioni della durezza delle onde, per rimanere sicuramente mimetizzati più a lungo, avere più cibo ed essere meno cibo e più predatore.

Con questi cambiamenti diventano completamente bianchi se si trovano nell’emisfero freddo e questo cambiamento non avviene sempre allo stesso modo, né con la stessa durata, può variare da giorni, settimane o mesi. Gli abiti naturali che adottano e la lettura delle fibre delle loro ali variano di anno in anno. A questo proposito, affermo che questo fenomeno non dovrebbe verificarsi solo a causa dell’età dell’uccello, che più è vecchio più le sue cellule sono attente a condurlo a una vita ancora più grande. Ciò che impone il cambiamento è il comando preparatorio, proveniente o ricevuto in anticipo dallo spazio/sole/nucleo planetario/emanazione superficiale, separatamente e insieme, cosa che facciamo anche noi umani, automaticamente, quando, nel tempo, le nostre difese diventano più attente, rendendo compensare la perdita di vigore fisico dovuta a una maggiore interazione con l’ambiente circostante e con altre forme di vita. Quando cambiamo le nostre antenne, che sono in aggiunta alla pelle, i capelli sul corpo e sulla testa, cosa che accade principalmente con l’avanzare dell’età, con l’invecchiamento, quando abbiamo più peli sulle sopracciglia, all’interno del naso, i capelli diventano più chiaro, solitamente bianco e fine. Inoltre, mirando a una maggiore ricezione, viene accelerata la crescita del naso e delle orecchie, oltre ad altri adattamenti interni che si verificano anche loro, tutti volti a preservare e anticipare la nostra esistenza. Normalmente, questo è estraneo alla nostra intelligenza cosciente, che può fare ben poco, se non ovviamente consigliarci di indossare un abbigliamento adatto alla stagione, a causa delle sensazioni di freddo o di caldo.

Il grande risultato in questi esempi sopra, degli adattamenti degli esseri viventi multicellulari, è che gli adattamenti sono fatti involontariamente dal collettivo di cellule. Il collettivo crea l’intelligenza dell’adattamento per sopravvivere ai cambiamenti, senza bisogno della ragione o dell’intelligenza razionale per prendere alcuna decisione, al contrario, l’intelligenza riflessiva che chiamiamo ragione, che è dominata dall’intelligenza collettiva del corpo, il più delle volte. Il motivo per cui andiamo in depressione quando i nostri corpi si sentono minacciati è l’intelligenza del collettivo cellulare che entra in azione. Tuttavia, anche dalle variazioni della pressione atmosferica possiamo essere minacciati e questa intelligenza primitiva prenderà anche questo come una minaccia, senza conoscerne la causa razionale.

Quando qualche cambiamento è in atto e viene avvertito dalla materia, che non trova ragioni razionali, palpabili o informative o nei media che anticipano i cambiamenti solari o climatici, molti possono sentirsi minacciati e il corpo reagisce in modo sproporzionato. In queste occasioni, quando sentiamo emanazioni dall’ambiente senza che la ragione logica venga coscientemente notificata, si apre una grande porta per droghe lecite e illecite di ogni tipo, fornendo uno smorzamento di queste sensazioni o sentimenti dal clima o emanazioni dal centro di la terra. Questo fenomeno accade tra i più fragili mentalmente, tra coloro che hanno un rapporto corporeo più suscettibile alle influenze esterne o più permeabile e sensibile, causando irrequietezza mentale, che trovano calma da cose incomprensibili e strazianti nelle droghe e nelle bevande. Questo accade quando ci sono ricezioni nel corpo che la parte fisica materiale cerca di interpretare e non può.

Ma noi esseri umani non siamo gli unici a soffrire di questa reazione di cambiamenti planetari che proviene dal centro della terra. Anche i parassiti, i funghi ei simbionti che convivono con l’umanità compiono il passaggio e collaborano affinché l’ospite non muoia, o sia in svantaggio. Tuttavia, la maggior parte degli insetti obbedisce all’impulso di procreazione accelerata a queste anomalie provenienti dallo spazio, dal sole o dalla terra stessa, reagendo con incredibile voracità alimentare, tentando allo stesso tempo di distribuire i propri geni di procreazione o agendo per accumulare riserve, attaccando i nostri campi di piantagione e punendo la nostra agricoltura che non sempre deve affrontare solo siccità o alluvioni di queste anomalie climatiche. Conviviamo, quindi, con questi parassiti che seguono solo istinti primitivi precedentemente caricati nel loro DNA, come noi, con la differenza che queste grandi concentrazioni di insetti, funghi o altri parassiti possono andare fuori controllo se creiamo troppo squilibrio, atmosfera calore, o CO2 internamente, ad esempio, e se non ricevono il bilancio energetico possono sbilanciare tutta la flora e la fauna, sia come predatori che come prede, altrimenti vediamo, per esempio: doveva esserci uno sciame di locuste e c’erano già predatori (uccelli) pronti a contrattaccare, ma non si è verificato come regolato nel DNA di entrambe le parti. Pertanto, nel prossimo futuro potrebbero mancare predatori che compensino l’eccesso di insetti in un altro luogo, ad esempio: avremmo meno rondini migratori, che non mangerebbero le zanzare, il che causerebbe una grande diffusione della febbre gialla.

Sembra che la correlazione sia stata una grande ragione per la mancanza di relazione tra il tripode della formazione del clima che è = nucleo dell’universo + nucleo del sole + nucleo della terra, e la comprensione dell’adattamento della specie così in anticipo rispetto a ciò che doveva venire, così tanto prima che accadesse era inteso come una scienza e non come un’anomalia.

Temi come: il germogliamento delle piante o la procreazione, a seconda di cosa accadrà in certi luoghi, sono palpabili dalla quantità di larve depositate, cavallette, sciami di mosche che nascono, zanzare, formiche (sono i campioni, arrivano a raccogliere il cibo con due anni di anticipo, e salire e chiudere la bocca dei formicai mesi prima delle piogge, e sapere dove arriverà il livello dell’acqua).

Gli insetti, forse a causa dei loro esoscheletri e della quantità e vicinanza al suolo, sentono maggiormente e meglio le vibrazioni del suolo, del pianeta e del sole, così come le fluttuazioni di energie all’interno o sotto il suolo, interpretando in modo molto assertivo l’imminente eventi. Hanno anche rapporti diversi con il clima in quel momento, perché sono sempre sotto lo stigma del tripode di energie che compongono il caleidoscopio dell’universo. Anche gli arbusti e le altre piante sono una vetrina, se guardiamo alle specie di ciò che chiamiamo, troviamo che le erbacce o le piante opportuniste emergono molto rapidamente, sono dominanti, espansive e crescono almeno sei mesi prima che appaia la fluttuazione climatica.

Sebbene in alcuni casi cito le osservazioni scientificamente raccolte sopra e referenziate, cito la mia esperienza con i cambiamenti climatici adattivi cellulari e simbiotici, sotto la mia analisi e studio cosciente, dove il mio corpo, estraneo alla mia volontà, si modifica e si adatta. Spiegando: succede con la creazione di strati di pelle più del normale. Sulla mia pelle si sovrappongono fino a 5 strati di pelle morta che si formano, principalmente, prima delle ondate di freddo, ad esempio, e non si staccano, creando una barriera protettiva e sensibile, oltre ad avere un naso pronunciato, che salvaguarda le dimensioni.

Direi che questo fenomeno è simile a quello che accade agli elefanti che sentono gli avvertimenti di dove andare da terra, emanazioni dai poli magnetici, dove piove o sta per piovere, dove c’è acqua a terra. Anche altri esseri dalla pelle spessa, come rinoceronti e altri mammiferi, lo sentono. Ho vissuto una buona parte della mia vita come loro, sentendomi tradita dal sentirmi male in bruschi cambiamenti settimane prima del cambiamento climatico e, a volte, sentendo le emanazioni di altri esseri viventi vicini in condizioni che allora non si capivano. Per anni non si sapeva che questi cambiamenti sono un dono che i nostri corpi usano per garantire la sopravvivenza e un adattamento precoce. Tuttavia, c’è un prezzo da pagare per avere una protezione precoce, a proposito, sono crepe che fanno male e bruciano quando esposte.

L’ispessimento dei capelli, i capelli e un aumento della loro quantità, più strati di pelle, ondate di freddo o di caldo dovute ad adattamenti delle nostre ghiandole, variazioni dei battiti cardiaci, nonché della pressione venosa, sono legati agli eventi avvertiti in passato per i nostri neuroni, atomi e cellule, e nel nostro universo quantistico, ma sembrano attuali, ma non lo sono. Sono stati generati molto tempo fa, per il nostro attuale posizionamento galattico, e solo quando sentiamo consapevolmente, nel tempo presente, ci svegliamo e concordiamo che c’era una preparazione anticipata, perché i cambiamenti climatici esterni stanno emergendo, come un clima personale corporeo previsioni, in modo così palpabile che abbiamo già possono e stanno iniziando a essere rilevate dai nostri satelliti, sensori e ad essere analizzate dai nostri supercomputer matematici probabilistici.

6. CONSIDERAZIONI FINALI

Tutto emana dall’esistenza di questa forza primordiale Dio, tutto è energia in viaggio e intercomunicante come se le distanze non esistessero, dove le Onde-Ibride (OH) sono materia, frequenza, dimensione, e sono la direzione dei movimenti, la gravità aggregante, il reticolo e la colla del groviglio, il luogo in cui si mantiene l’equilibrio tra attrazione e distanza, consentendo un’esistenza armoniosa, forme di energia, comunicazione tra tutte le cose esistenti, anche multi ed extradimensionali, di frequenze variabili e intelligenti.

Tanto perché, per diversi aspetti, siamo d’accordo con la Teoria della Convenienza Funzionale di Júnior (2019) e con Rovelli (2017), dove si deduce che creiamo la realtà dalla creazione del pensiero di ciò che è fattibile per essere realtà, che poi dà salire alla realtà. L’anomalia dell’acqua nel cambiare mentre la osserviamo, la tocchiamo e la maneggiamo è la più grande prova della nostra partecipazione al tutto dell’universo e della nostra interferenza in tutto con semplici osservazioni e pensieri. Se alteriamo questo materiale, questo elemento stellare H2O, con il semplice atto di prenderlo tra le mani e metterlo in bocca, come è dimostrato, e dove questo elemento alterato finisce per interferire in tutta la nostra struttura corporea, fisica e chimica, cosa può raggiungere la nostra mente? Possiamo plasmare la realtà futura pensando all’aggregazione delle particelle della matrice? Che dire del controllo del clima basato sulla comprensione di come può funzionare all’interno dello spazio intermedio dell’atmosfera? Poiché il futuro è già proiettato dal pensiero e il clima di ieri esiste già nel nucleo del sole e del pianeta, è ciò che troveremo nello spazio ciò che la nostra immaginazione ha creato o è ciò che abbiamo inconsciamente visto nella formazione delle energie creative fondamentali? Il comportamento di queste Onde-Ibride (OH) non è né chiaro né definito, muovendosi in modo Super Fluido (SF), che sono teoricamente riconosciute come Muoni, un’onda così eterea che permeano e attraversano tutto, sempre, servendo anche alla rilevazione di qualsiasi anomalia proveniente o avvenuta dallo spazio o dal nucleo terrestre, in quanto elementi primari, formanti anche la vita sulla terra.

Questo è il motivo principale per cui questo studio, nell’aspetto funzionale pratico, ha mirato immediatamente a mostrare che siamo in un corpo più grande dove ci interconnettiamo con gli eventi indipendentemente dalla nostra partecipazione cosciente, dove le velocità si verificano nelle temporalità che fino ad ora non siamo stati in grado di misurare, non identificare, ma usare il nostro corpo per analogia come dizionario e strumento temporale, aiuterà.

Anche per poter rompere con le catene della sottomissione della comprensione che solo ciò che ha raggiunto la superficie del sole, è visibile o rilevabile, influenzerà il nostro clima o ci darà totale prevedibilità, poiché non avevamo compreso i trigger interni che comunicano con il nucleo sole/nucleo terrestre, nucleo terrestre/superficie, terra e atmosfera, né come queste ondulazioni si muovano dai nuclei alle superfici, il che è molto simile ai bracci della Via Lattea che toccano la superficie del sole dall’interno e specchiandosi in un movimento circolatorio rotatorio partono dal nucleo terrestre alla crosta terrestre (disegni dell’autore 5, 6 e 7).

C’è molto da imparare e studiare, poiché siamo scossi da una miriade di circostanze al di là del nostro controllo temporale galattico e della nostra comprensione, lasciandoci a studiare le discrepanze delle scariche di plasma e i brillamenti solari che scuotono i nostri scudi oggi. Tuttavia, possiamo capire che questi sono stati emessi in passato dall’asse magnetico del macrouniverso e solo ora stanno emergendo in un déjà vu cosmico.

È lungo questo percorso che dovremmo cercare una comprensione teorica probabilistica di come dovremmo prepararci economicamente e fisicamente per un clima futuro che non è ancora rilevabile dalle più avanzate apparecchiature computazionali matematiche probabilistiche.

Le increspature spazio-temporali che permeano tutto e tutti possono causare danni alla specie, senza essere malvagi, essendo esenti, reagiranno alle crepe che creiamo nei nostri scudi, tutto qui, e le nostre bioelettricità possono soccombere a queste fluttuazioni di energie da il fondo cosmico, dovuto alla fragilità degli scudi magnetici gravitazionali e polari, improvvisamente con striature, che sono come lacrime in un lenzuolo, accadendo, quindi, ancor prima che il clima danneggi la nostra evoluzione materialistica e produttiva alimentare, che non troverà mai difesa per emanazioni da brillamenti solari o coronali se è troppo sottile.

Con questa conoscenza preliminare, che la natura ci ha dato mettendola alla portata di un essere umano, per distribuire la conoscenza di come le onde sono vissute da esemplari più vecchi e sopravvissuti e questo nuovo modo di guardare la fisica della vita intorno a noi, penso siamo in grado di causare interferenze favorevoli controllate, come riflettere più luce solare, rifletterla o attirarla, utilizzando le sue proprietà e anomalie che raggiungerebbero gli oceani e i continenti, riscaldando o raffreddando le aree di interesse. Penso anche che si possano sviluppare fonti quasi inesauribili di energia non inquinante, controllando l’ingresso dei raggi solari, dando un senso al consumo delle ricchezze planetarie, come: acqua, aria, suolo e sole, principalmente. Tutto attraverso un nuovo assetto climatico, che immagino raggiungere, soprattutto in questo momento di sviluppo, conoscendo e riconoscendo il modo del clima, da costituirsi temporalmente, quando sveliamo la causa esterna nascosta, nello stesso momento in cui dobbiamo trovare il tempo per giustificare la nostra esistenza e capire meglio ora chi siamo in questa dualità spirito-corpo. Dobbiamo anche accettare le anomalie climatiche come un’opportunità per adottare misure che non prenderemmo naturalmente senza provocare una sfida creazionista così distruttiva e modificativa.

Citando la specie umana, ad esempio, possiamo, osservando la collettività cellulare autonoma, vedere come in un istinto di perpetuazione alcuni individui si distinguono più favorevolmente di altri, con la vita che crea in questi particolari individui vibrazioni armoniche, interne o esterne, oltre a della simmetria corporea, facilitando la sua presentazione per attrarre un partner attraverso ultra vibrazioni impercettibili alle orecchie ma non agli organi interni o ormonali, poiché il nostro corpo può scambiare informazioni con altri individui della nostra specie o anche specie diverse dalla nostra, come ad esempio: cani, cavalli, gatti o uccelli, in quella che chiamiamo sincronia amorosa o empatia, ma che è una modalità vibrazionale estranea alla nostra intelligenza percettibile. Potrebbe essere anche una vibrazione ritmica del cuore, una comunicazione tra l’ovulo femminile e lo spermatozoo maschile, da parte di qualcuno vicino a lei che provoca il rilascio di feromoni, insomma proprio come il trasferimento di impressioni ed energie vibratorie tra l’intera galassia , tutto viene sempre replicato in modi diversi, in un certo senso, e conoscendo meglio i nostri corpi, con questa nuova comprensione scientifica, insieme al progresso delle comunicazioni e ai nuovi centri di gestione e controllo, possiamo sopravvivere meglio.

Sempre in tempo, accenno a come dovremmo stare attenti a non essere eliminati dall’intelligenza artificiale/meccanica “AI” (OLIVEIRA, 2019). Gli ultimi dati matematici indicano che agiamo in modo errato con le altre specie, con i nostri simili e con il pianeta, aprendoci prospettive di eliminazione se un giudice totalmente privo di “sentimenti” o di questa interazione e conoscenza di causa, e senza il equilibrio che oscilla tra materia e spirito presente nella maggior parte degli esseri, arriva a giudicarci dalla mancanza di controllo e distruzione del bioclima e della clima-biologia.

Attraverso gli ultimi esperimenti con “AI”, senza dare voce all’esistenza delle nostre particolari divinità, ci stiamo facendo spazio per essere giudicati dalla logica che non può riconoscere i nostri errori senza eliminarci per ciò che abbiamo fatto e continuiamo a fare e la pratica. Dobbiamo approfondire ciò che costituisce la nostra conoscenza prenatale imposta dal DNA, le nostre azioni e limitazioni, svelare dove sono le nostre barriere, cercare comprensione e conoscenza scientifica, nuovi percorsi e altri piani di logica. Senza piani matematici di previsione, utilizzando strumenti climatici e gestendo la nostra ricchezza, apriamo il fianco della logica di restrizione ad “AI”, oltre alle 4 leggi di Issac Asimov, che possono sembrare illogiche ad “AI”, di fronte alla distruzione in tutto il mondo, e dal mondo, per esempio.

Ripeto, quindi, di seguito, parte di un altro studio scritto dall’autore, “CHI È DIO”, che integra e fornisce ragioni per questa comprensione delle interazioni e connessioni di queste forze naturali di energie e il nulla che è quasi assoluto, tranne per l’insignificanza del 2 o 3% di materia sparsa.

All’interno di Dio, quindi, è dove siamo come intelligenza, dove esemplifico vari universi, interagendo con altri vari universi, adiacenti all’interno e all’esterno di un essere più grande. Dove una cellula o un globulo è una galassia e dove i macro universi, sfregando contro le sue pareti, creano le increspature cosmiche che vengono trasmesse in increspature in tutto lo spazio della nostra comprensione in tempo zero. Queste onde si replicano infinite volte nel decadimento temporale che poi può essere trovato e sentito dalla materia in cui siamo inseriti, e dov’è il nostro pianeta che, comparativamente parlando, fa parte di un sistema integrato nella cellula, che è, per esempio, transitando all’interno di un rene, o fegato, o stomaco, o nel midollo spinale, cioè all’interno di un essere più grande, che agirebbe e reagirebbe come parte di una cellula quando questo essere più grande ingerisce, viene colpito da qualcosa di esterno , o sta ancora bruciando energie. Quando alla velocità del pensiero saremmo avvertiti, esattamente come accade in un organismo umano, quelle scariche di uno shock corporeo alla velocità del pensiero, quando i neuroni più vicini a ogni parte dell’insieme fornivano misure di azione e di preparazione precoce, dove fisicamente nuovi materiali entrano nello spazio della cella in questione o in un altro luogo vicino, che in seguito ne influenzano l’esistenza.

In questo contesto sarebbero arrivate onde successive alla velocità di spostamento dei pensieri sotto forma di energie, nuove preparazioni sarebbero ora dettate da neuroni più vicini, anche se già in quel primo impulso di allerta tutti all’interno della cellula capivano i cambiamenti e, in un contesto, c’era una preparazione anche della più piccola particella all’interno della cellula, adattamenti per lottare per l’esistenza, anche se l’ospite con coscienza spirituale ha poca interazione con le disposizioni quantistiche o non è consapevole delle giga-relazioni coinvolte, tuttavia, tutto e tutti intorno alla particella all’interno della cellula cellula sono già dovuti a quell’avvertimento e ad altri avvertimenti che arrivano sempre in successione, tutti entrano nel sistema della cellula e lo preparano, insieme a tutto ciò che c’è dentro, a nuovi scontri. Tutto all’interno di quello spazio permeabile oggetto di studio, nel cosmo[2].

A corroborare quanto sopra, ci sono due studi che in parte concordano con quanto sopra descritto.

Il primo si riferisce a come il Dr. prof. Elcio Abdalla, per aver contenuto una faccia del prisma e la sua visione a più dimensioni, che tocca aspetti rilevanti di quanto descritto nella Teoria di Chi è Dio, ma con un’altra lettura, interpretazione ed esiti, dimensionali, fisici e filosofici.[ 3]

Il secondo studio, del professor Dr. João E. Steiner, indica una differenza nella conclusione dell’interiorizzazione dell’universo e della sua formazione, che si trova in questo saggio. Benché lo dicano con precisione, ciò che oggi si discute e che ci sembra abbia lo stesso peso della terra piatta e dell’eliocentrico o galattocentrico, visto dalle conclusioni presentate, osservazioni, studi e risultati divergono e si scontrano con veemenza, anche contro il Teoria del Big Bang, perché perché si sia verificato questo effetto, il mega universo non potrebbe avere un asse energetico centrale, nord-sud o asse magnetico stellare, né estrapolare l’espansione dell’universo in 44 miliardi di anni luce dal centro inflazionario[4].

I colleghi non ignorano che solo per gravità le nubi cosmiche si uniscono e per compressione degli elementi di base entrano nella combustione atomica. È illogico, senza una scintilla cosmica proveniente dalle onde di eccitazione esterne al conglomerato di gas compressi, che un forno atomico si avvii, in questo caso, anche perché tale evento sarebbe dirompente per la conseguente esplosione, solo per la scintilla iniziale e continua ad ultrafrequenza, si comprende come le temperature esterne possano essere superiori a quelle interne costantemente ipoteticamente misurate nei soli, motivo per cui solo mettendo le viste sopra, di come presumibilmente le leggi fisiche gravitazionali climatiche dell’universo e delle galassie lavoro, cioè attraverso una nuova visione del perché gli uomini pensano e si comportano, di fronte all’universo inspiegabile e parzialmente matematico/fisico/religioso, credo, la strada comincerà ad aprirsi ad approcci senza riserve morali, realistiche.

PROPOSTE

Le proposte possono e devono essere utilizzate, insieme alle iniziative di sopravvivenza, questa premonizione o primo avvertimento, che la vita richiesta ci dà direttamente dall’asse dell’universo, usandolo per capire come pulsano l’energia e la vita, perché reagiscono in questo modo prima di il clima palpabile e perché ci viene consigliato in anticipo di agire in sincronia con il cosmo, con i nostri corpi fisici. Mettere in relazione le macchie solari e le espulsioni coronali con i cambiamenti climatici, con ciò che emerge dal nucleo terrestre, che potrebbe essere stato vibrazionalmente pre-livellato, nucleo solare/nucleo terrestre. Possono anche essere orientati per includere la nostra reazione nucleare umana con i movimenti circolatori che sperimentiamo, mentre ci muoviamo a centinaia di migliaia di chilometri all’ora attraverso la galassia e speriamo di essere esseri più intelligenti di un lombrico, che usando il suo collettivo conoscenza cellulare, trasmessa dal DNA della matrice, settimane prima che alcune apparecchiature prevedano pioggia, siccità o freddo in quella posizione esatta, si alzi o cada sul terreno per sopravvivere, utilizzando solo le vibrazioni del terreno come orientamento cellulare. Ricordando che abbiamo poco più di 100.000 anni, rispetto ai milioni di anni di esperienza di altri esseri.

Un’altra proposta sarebbe quella di controllare il clima, perché non c’è più tempo per retroagire. La curva è in una posizione di variazione verso il basso, questo informano natura e scienza, sono fatti che non siamo più in sincronia, come dimostra la pulsazione “Schumann” misurata in Hz, che ha raggiunto le tre cifre, quando la bilancia sarebbero le due cifre al di sotto di 30Hz. Il calore interno planetario è in ritardo rispetto alla circolazione dei venti, che agiscono e muovono gli oceani, le emanazioni dal nucleo interno con il nucleo solare sono dissociate dal riscaldamento e dallo scioglimento delle calotte polari, gas reattivi a specifiche lunghezze d’onda che stimolano le piante e plancton per assorbire CO2, vengono attivati ​​prima del previsto, aumentando la distanza dall’equilibrio di riscaldamento.

Tuttavia, la salute fisica/mentale e alimentare umana deve essere preservata controllando il clima, forzando il raffreddamento con precipitazioni controllate, poiché lo spostamento dei poli magnetici insieme ai cambiamenti di frequenza sarà disastroso per le creature viventi, tanto quanto i cambiamenti climatici estremi e tutto sull’orlo dell’inversione magnetica, quando statisticamente tutto sarà amplificato.

La proposta, infine, è che possiamo preservare la nostra intelligenza intellettuale cosciente, perché quella corporea sta combattendo nella disuguaglianza e, nel contesto di un brusco cambiamento climatico, sarà difficile vincere, a causa della nostra fragilità corporea che cerca persino di effettuare i necessari adattamenti fisici insieme alla percezione mentale. Per questo motivo, dobbiamo comprendere e prepararci, nello studio delle onde e delle vibrazioni cosmiche, mentre siamo esposti a queste frequenze.

RIFERIMENTI

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ARANTES, J. T. Ação gravitacional do Sol e da Lua influencia o comportamento de animais e plantas, indica estudo. Agência FAPESP, novembro de 2022. Disponível em: https://agencia.fapesp.br/acao-gravitacional-do-sol-e-da-lua-influencia-o-comportamento-de-animais-e-plantas-indica-estudo/37223/. Acesso em: 12 de julho de 2022.

BOOTHBY, T. C. et al. Tardigrades Use Intrinsically Disordered Proteins to Survive Desiccation. Mol Cell, v. 65, n. 6, p. 975-984, mar. 2017. Disponível em: doi: 10.1016/j.molcel.2017.02.018. Acesso em: 20 de julho de 2022.

COSTA, F. A . P. L. Primórdios do aquecimento global. Ciência Hoje, vol. 40, nº 23, junho de 2007.

DANSGAARD, W. et al. Evidence for general instability of past climate from a 250-kyr ice-core record. Nature, v. 364, p. 218–220, 1993. Disponível em: https://www.nature.com/articles/364218a0. Acesso em: 20 de julho de 2022.

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FREITAS, F. Astrônomos encontram galáxia mais distante já observada. Mundo conectado, abril de 2022. Disponível em: https://mundoconectado.com.br/noticias/v/24491/astronomos-encontram-galaxia-mais-distante-ja-observada#:~:text=Trata%2Dse%20da%20gal%C3%A1xia%20HD1,e%20mais%20velho)%20j%C3%A1%20observado. Acesso em: 15 de julho de 2022.

GILLET, N. et al. Satellite magnetic data reveal interannual waves in Earth’s core. Proceedings of the National Academy of Sciences, v. 119, ed. 13, 2021. Disponível em: https://doi.org/10.1073/pnas.2115258119. Acesso em: 12 de julho de 2022.

GALLEP, C. de M; ROBERT, D. Are cyclic plant and animal behaviours driven by gravimetric mechanical forces? Journal of Experimental Botany, v. 73, ed. 4, p. 1093–1103, novembro de 2021. Disponível em: https://doi.org/10.1093/jxb/erab462. Acesso em: 12 de julho de 2022.

HANSON, C. S.; HANASOGE, S.; SREENIVASAN, K. R. Discovery of high-frequency retrograde vorticity waves in the Sun. Nature Astronomy, v. 6, p. 708–714, 2022. Disponível em: https://doi.org/10.1038/s41550-022-01632-z. Acesso em: 12 de julho de 2022.

JÚNIOR, J. M. Teoria da Conveniência Funcional: Uma reflexão sobre as propriedades fundamentais da matéria. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Ano 04, Ed. 07, Vol. 12, pp. 133-157. Julho de 2019. ISSN: 2448-0959. Disponível em: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/fisica/conveniencia-funcional. Acesso em 21 de julho de 2022.

LIGEIRO, R. Ciência, previsão e probabilidade. Universo Racionalista, fevereiro de 2015. Disponível em: https://universoracionalista.org/ciencia-previsao-e-probabilidade/#:~:text=%E2%80%9CA%20ci%C3%AAncia%20n%C3%A3o%20pode%20prever,Assustador%2C%20at%C3%A9%20mesmo. Acesso em: 12 de julho de 2022.

NASA. NASA Study Goes to Earth’s Core for Climate Insights. NASA Jet Propulsion Laboratory, 09 mar. 2011. Disponível em: http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2011-074. Acesso em: 20 de julho de 2022.

OLIVEIRA, M. J. de; CARNEIRO, C. D. R.; VECCHIA, F. A. da S.; BAPTISTA, G. M. de M. Ciclos climáticos e causas naturais das mudanças do clima. Terrae Didatica, v. 13, n. 3, p. 149–184, 2018. Disponível em: DOI: 10.20396/td.v13i3.8650958. Acesso em: 12 de julho de 2022.

OLIVEIRA, H. Deus e a Ciência. Ciência nordestina, 2019.

ROVELLI, C. A realidade não é o que parece: A estrutura elementar das coisas. 1 Ed, Rio de Janeiro: Objetiva, 2017. 

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SCAFETTA, N. Empirical Evidence for a Celestial Origin of the Climate Oscillations and Its Implications. Journal of Atmospheric and Solar-Terrestrial Physics, v. 72, p. 951-970, 2010. Disponível em: https://doi.org/10.1016/j.jastp.2010.04.015. Acesso em: 20 de julho de 2022.

STEINER, J. E. A origem do universo. Estud. av. vol. 20 n°. 58. São Paulo, 2006. Disponível em: https://doi.org/10.1590/S0103-40142006000300022. Acesso em: 21 de julho de 2022.

APPENDICE – NOTA DI RIFERIMENTO

2. E chi è Dio al di fuori dei dogmi teologici? Chi può essere Dio studiando freddamente le frequenze conosciute e proiettandole come forza creatrice per la formazione e l’aggregazione della materia? Quale potrebbe essere l’interesse di qualcosa di così potente in esseri minuscoli come noi, per esempio? Quale può essere la ragione della nostra esistenza per una tale creatura, o tali creature, dove probabilisticamente parlando, siamo 8 zeri dopo una virgola? Dobbiamo pensare che la ragione può essere una sola, le nostre energie bio-ioniche, fisiche e quantistiche, che sembrano poche anche se emanano da miliardi di esseri umani e, forse, in misura minore da altri esseri viventi animali, poiché le piante perdono piccola bioenergia quantistica spirituale, dove forse la gravità stessa e le energie magnetiche sono un piano universale per mantenere il radicamento per liberare la giusta energia biocellulare, sono possibilità non escluse per giustificare la nostra dimensione, visto che abbiamo già dimostrato che ce ne sono altre con altre leggi della fisica al lavoro, senza questi legami.

Quindi, essendo corretta la prima alternativa, possiamo dedurre che esiste un Dio superiore (supponiamo, per analogia, che sia un essere come un essere umano completo, nelle sue due versioni, l’essere fisico materiale e l’essere fisico spirituale , di azioni cognitive consce e inconsce, con informazioni strategiche adattive, che utilizzano informazioni ricevute o irradiate, o ricevute radialmente, e che vengono elaborate da due processori indipendenti, che agiscono con strategie indipendenti ma armoniche) e al suo interno diversi universi ciascuno con la sua centrale I propri neuroni per comandare e comunicare con Dio Padre. Al suo centro c’è lo stomaco o midollo spinale, che immette nel padre tutte le energie nei formati più svariati, le trasforma e le reindirizza verso altre dimensioni e, all’interno di questo vasto complesso, c’è un elemento che è il nostro pianeta (ovviamente visti come energia, noi non siamo materia per questo essere, ma forse siamo materia per un gruppo di neuroni energetici più vicini, che sarebbero i nostri Dei personali, quelli che ci guardano come cibo, che interferiscono nella nostra progressione di sviluppo con la voracità, esseri che vivono in spazi temporali inimmaginabili, con piani di creazione senza tempo, come degli Dei per ogni ammasso, cioè per ogni strato dello stomaco o per ogni dimensione, e tutti volendo essere neuroni più potenti o rappresentativi davanti al corpo del PADRE /DIO, e alcuni dipendono dalle nostre energie fluttuanti bio-ioniche, che a volte sono positive, a volte negative, quando sono buone alimentano esseri positivi e, se negative, esseri oscuri, positivi o  negativo).

Il fatto è che siamo tutti il ​​risultato della trasformazione, dell’energia in ristretto movimento dimensionale. La nostra esistenza è di per sé un atto di violenza, siamo consumatori di materia, che ferisce l’universo. Non possiamo mai essere scagionati perché causiamo uno squilibrio nella nostra stessa esistenza. I nostri pensieri e le nostre vibrazioni sono fattori negativi, sebbene parte di un piano più ampio di queste intelligenze senza tempo, per le quali le nostre domande esistenziali sono irrilevanti e illogiche, poiché siamo all’interno del sistema ed esistiamo con uno scopo che preferiamo ignorare per motivi di salute mentale.

3. Arriviamo finalmente al punto in cui scienza e filosofia si fondono nelle preoccupazioni ataviche dell’uomo. Siamo passati da preoccupazioni pratiche, tecniche e utili nella nostra vita quotidiana poste dalla fisica e realizzate dalla tecnologia, a preoccupazioni sempre più teoriche e speculative. In primo luogo, l’origine e la struttura della geometria dello spazio-tempo sono misteriose. Una geometria quantistica non ha più semplici funzioni che rappresentano lo spazio, ma operatori quantistici, e la loro interpretazione non è più così semplice. Inoltre, nel cuore della gravità quantistica, nei buchi neri e ad altissime temperature, è essenziale considerare tutte le particelle e le interazioni, che si generano in numero infinito nelle teorie delle stringhe. Soprattutto, possono intervenire le dimensioni extra delle teorie delle stringhe, o anche altre delle teorie M, elevando la complessità del problema a livelli ancora più alti. Alcuni prevedono che le dimensioni extra siano già in regioni vicine alle osservazioni. In ogni caso, la sua presenza è diventata abbastanza probabile nel contesto delle teorie generali dei campi quantizzati, e la vecchia idea di Kaluza e Klein degli anni ’20 diventa parte di un insieme di idee quasi quotidiane, dove altre dimensioni diventano onnipresenti. Passiamo a una zona molto più speculativa, in cui l’osservatore non è solo parte dell’oggetto di studio, ma molto di più: l’oggetto di studio trascende l’osservatore, non solo per essere molto più grande, come è infatti il ​​nostro universo , ma per contenere l’osservatore in modo tale che quest’ultimo non sia in grado, nemmeno in linea di principio, di osservare il suo oggetto di studio, non essendoci alcun nesso causale tra un universo e l’altro. Questa è la meccanica quantistica vista in una nuova dimensione, in cui la misurazione, essenziale per l’interpretazione stessa della teoria, diventa impossibile da eseguire. Svela una nuova serie di idee basate sulla teoria delle superstringhe, con nuove dimensioni dello spazio e tempo trascendente, oltre a molteplici creazioni di universi. (ABDALLA, 2004)

4. Vengono brevemente descritti i VARI MODELLI cosmologici nel corso della storia. L’evoluzione delle idee può essere intesa come una successione di modelli, come la Terra piatta, i modelli geocentrici, l’eliocentrico e il galattocentrico. Negli ultimi cento anni è stata sviluppata una teoria, quella del Big Bang, che descrive le osservazioni più sofisticate di cui disponiamo oggi e che dimostra che l’universo ha avuto un’origine scientificamente studiabile. Negli ultimi decenni, questo modello è stato affinato in un nuovo concetto, quello del Big Bang inflazionistico. All’inizio del millennio, nuove scoperte hanno mostrato che tutta la materia conosciuta è solo la punta dell’iceberg in un universo dominato da energia oscura e materia oscura la cui natura rimane misteriosa. (STEINER, 2006)

[1] Fisico sperimentale. Economista.

Inviato: Novembre 2021.

Approvato: Agosto 2022.

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