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Paesaggistica alleata della quotidianità urbana: alla scoperta del paesaggio sonoro naturale

RC: 132824
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CONTEÚDO

ARTICOLO ORIGINALE

SILVEIRA, Maria Letícia [1]

SILVEIRA, Maria Letícia. Paesaggistica alleata della quotidianità urbana: alla scoperta del paesaggio sonoro naturale. Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento. Anno 06, Ed. 02, vol. 01, pagg. 85–95. Febbraio 2020. ISSN: 2448-0959, Link di accesso: https://www.nucleodoconhecimento.com.br/architettura/paesaggio-sonoro

RIEPILOGO

L’articolo presentato indaga l’influenza esercitata dal paesaggio nella vita urbana e ne propone la presenza, alleata alla sostenibilità, nella connessione tra città e natura. Considerando il “paesaggio sonoro naturale”, la ricerca studia la vita quotidiana contemporanea, composta da una generazione che valorizza la sostenibilità e cerca di riprendere il contatto con la natura, con conseguenti miglioramenti del proprio benessere emotivo, sociale e scolastico. Il problema discusso si riferisce all’applicazione del paesaggio negli spazi pubblici a Belo Horizonte, con l’obiettivo generale di comprendere come l’ambiente naturale influisca sull’utente – negli aspetti fisici ed emotivi. A tal fine, sono state svolte ricerche bibliografiche sui temi del paesaggio sonoro naturale, del paesaggio e del rapporto tra natura e salute umana, oltre a casi di studio relativi alla ricerca. Si è concluso che il paesaggio è di vitale importanza nei grandi centri urbani e, in una città come Belo Horizonte, deve essere pianificato mirando al benessere dell’intera popolazione.

Parole chiave: Paesaggio, Paesaggio sonoro, Sostenibilità, Connessione.

INTRODUZIONE

L’articolo presentato fa riferimento all’universo del design ambientale, alla sua applicazione nel paesaggio promuovendo la creazione di un ambiente con elementi naturali in mezzo a ambienti costruiti e il contributo del progetto finale al benessere degli individui nell’area urbana, attraverso la vegetazione e il paesaggio sonoro naturale.

Il problema della ricerca era identificare se il paesaggio dovesse essere applicato in modo cruciale negli spazi pubblici di Belo Horizonte, al fine di risvegliare la connessione tra l’utente e la natura. L’obiettivo generale è capire come l’ambiente naturale influisca fisicamente ed emotivamente sull’utente e, in particolare, sono stati elencati alcuni altri obiettivi, come capire cos’è il paesaggio sonoro naturale; identificare la reale esigenza dell’utente; comprendere il paesaggio come elemento non solo piacevole, ma anche efficiente e sostenibile e, infine, offrire alla comunità accademica relazioni sul tema, ancora poco esplorato sul territorio.

2. SVILUPPO

2.1 CONCETTI

2.1.1 IL PAESAGGIO SONORE NATURALE

Il termine “paesaggio sonoro” è apparso nel 1977, coniato dall’autore R. Murray Schafer nel suo libro A Afinação do Mundo. Secondo R. Murray Schafer (1977, p. 22), “il paesaggio sonoro è qualsiasi campo di studio acustico. Possiamo riferirci a una composizione musicale, a un programma radiofonico o anche a un ambiente acustico come paesaggi sonori”. L’autore sostiene inoltre che il paesaggio sonoro di un luogo traduce i suoi riferimenti sociali e la sua evoluzione, poiché è direttamente correlato al benessere della società che lo produce.

L’autore elenca tre aspetti da analizzare nel paesaggio sonoro: suono fondamentale, segnali e segni sonori. I suoni fondamentali sono definiti dalla tonalità e difficili da esaminare, in quanto diventano abitudini uditive, come l’acqua e il vento. I segnali, a loro volta, sono percepibili e si distinguono dai suoni fondamentali, come il fischio di una nave. Infine, i segni sonori sono suoni caratteristici di un luogo specifico, che portano identità a una regione oa un popolo.

In generale, il paesaggio sonoro comprende anche i suoni degli esseri umani. In un ambiente urbano, corni, voci e musica costituiscono il paesaggio sonoro, ma nel paesaggio sonoro naturale i suoni umani non risaltano. Il mare, le trasformazioni dell’acqua, il vento, la terra e gli animali costituiscono il paesaggio sonoro naturale ed è spesso dotato di punti di riferimento che lo rendono originale e unico. Anche dove la vita non è abbondante, c’è il suono: puoi sentire i ghiacciai che si schiantano in luoghi remoti, i vulcani che suonano allarmi prima di eruttare e l’acqua che scroscia sotto la superficie terrestre.

2.1.2 NATURA E BENESSERE

L’uomo è un paradossale elemento della natura che, sin dalla preistoria, si sviluppa e gode nell’ambiente, ma, nonostante tutti i progressi accademici e tecnologici a cui assistiamo oggi, non è ancora in grado di rispettarlo. Ora, con l’estrema distanza tra l’essere umano e la natura, isolandoci in ambienti costruiti, cominciamo a vedere problemi fisiologici e psicologici nella popolazione.

Uno studio condotto da Peter James (2018) ha concluso che la vicinanza tra abitazioni e aree verdi influenza una maggiore aspettativa di vita e, soprattutto, una vita più sana.

È noto che la polvere che emana da ambienti naturali pieni di frammenti di batteri favorisce lo sviluppo del sistema immunitario dei bambini fin dalla tenera età e non provoca iperreazioni come l’asma. Il ricercatore Peter James solleva anche l’ipotesi che i benefici legati ad altre malattie siano causati da stimoli provenienti dalla natura in relazione alla pratica dell’attività fisica e all’impegno sociale e, oltre a ridurre l’esposizione agli inquinanti, migliora anche la salute mentale.

Richard Louv (2016), nel suo libro “A Última Criança na Natureza”, sostiene che l’esperienza nella natura non è solo importante per lo sviluppo della salute e del benessere fisico ed emotivo dei bambini, ma che, ben oltre, modella anche ricordi e apprendimenti d’infanzia cruciali.

Immagine 1: A San Paolo, il Parco Ibirapuera funge da rifugio per bambini e giovani nel mezzo del più grande centro urbano del Brasile

Fonte: Collezione personale.

Con il termine “disturbo da deficit di natura”, Richard Louv descrive i costi del basso rapporto dell’uomo con la natura, come minor uso dei sensi primari e difficoltà di attenzione, oltre a tassi più elevati di malattie come già percepito e verificato dallo studio citato prima.

2.1.3 PAESAGGIO

Secondo la formulazione di Pensamento Verde (2013), il paesaggio si adatta alla realtà in cui è inserito e integra architettura, utenti e natura. Pianificando i piani, gestendo le aree libere e combinando le risorse naturali con la percezione estetica, è possibile creare trame, forme e colori che danno origine a vasti paesaggi.

Possiamo quindi dedurre che in mezzo ai grandi centri urbani, il paesaggio è un importante ed essenziale punto di equilibrio tra la città e la natura, offrendo riposo, svago e connessione verde per gli abitanti. Quando si considera il paesaggio sonoro naturale, il paesaggio salva anche elementi culturali di ogni regione, rafforzando l’individualità e l’origine locale.

Immagine 2: A Belo Horizonte, famiglie e amici si riuniscono al Parque Municipal das Mangabeiras per un maggiore contatto con la natura

Fonte: Collezione personale.

Oggi progettiamo pensando alla Generazione Z che, secondo Gian Kojikovski (2017), rappresenta il 26% della popolazione mondiale e 30 milioni solo in Brasile, essendo la prima generazione nata all’interno della realtà online, mobile e chiusa negli interni pieno di tecnologia. Si nota nelle generazioni precedenti, secondo Daniel Portillo Serrano (2010), una maggiore propensione all’esplorazione e alla partecipazione ad attività all’aria aperta, ma la generazione Z è, comunque, la generazione più attenta ai temi sociali, come la sostenibilità.

Pensando alle aspirazioni della generazione Z, arriviamo alla necessità di praticare un paesaggio sostenibile, poiché il paesaggio e il giardinaggio tradizionale non soddisfano più i pilastri economici, sociali e ambientali apprezzati dal pubblico attuale.

2.1.4 PAESAGGIO SOSTENIBILE

Occuparsi direttamente di progetti di inserimento nella natura nelle aree urbane finalizzati al benessere sociale non rende il paesaggio una pratica sostenibile. Secondo l’architetto e paesaggista Rita Toscano (2017), il paesaggio tradizionale si basa su una manutenzione periodica che richiede un’irrigazione costante e l’uso di prodotti chimici. Il paesaggio sostenibile emerge come proposta alternativa per ridurre l’irrigazione e l’uso di pesticidi e fertilizzanti, oltre a contribuire alla conservazione del suolo, prevenendo l’erosione e la sedimentazione.

Il paesaggista che lavora nell’ambito della sostenibilità, individua possibili aree di erosione e stabilisce misure di stabilizzazione del suolo, evitando la sedimentazione che degrada gli ambienti terrestri e acquatici. Inoltre, si cerca anche di ridurre l’impatto sull’ecologia locale, attraverso il ripristino della vegetazione e, di conseguenza, il recupero della fauna. Di conseguenza, viene recuperato anche il paesaggio sonoro naturale, rivitalizzando la cultura locale.

La piantumazione in zone strategiche può anche ombreggiare pareti e tetti di un edificio, aumentando il comfort termico e riducendo l’utilizzo di apparecchi elettrici per lo stesso scopo. In questo modo, il paesaggista evita che i centri urbani creino isole di calore.

Il paesaggio sostenibile cerca anche di lavorare con materiali riciclati e specie autoctone dal luogo in cui verrà realizzato il progetto. Così si spende meno e le piante si adattano più facilmente e richiedono meno manutenzione, come irrigazioni costanti e fertilizzanti dannosi per l’ambiente.

Infine, il paesaggio sostenibile offre un ambiente più piacevole per gli utenti, preserva il patrimonio e la memoria locale, riduce i costi energetici e previene i danni all’ambiente causati dal giardinaggio tradizionale.

2.2 IL PAESAGGIO COME SOLUZIONE URBANA

Fernando Chacal (2001) cita Luiz Emygdio de Mello Filho nel suo libro “Landscape and Ecogenesis”, per esprimere l’ecogenesi come la creazione umana di ecosistemi che sostituiscono ecosistemi naturali degradati o perduti. Il termine è stato proposto negli anni ’40, quando già si notavano gli effetti dell’intervento umano sulla realtà socio-ambientale brasiliana.

Secondo Luiz Emygdio de Mello Filho – che è stato medico, botanico, professore e direttore del Museo Nazionale di Rio de Janeiro -, l’essenziale nell’ecogenesi è che l’area ricreata, anche se diversa dall’ecosistema originario, conservi, conservi e trasmette al futuro l’essenza della sua natura, in modo che rimanga presente nella realtà ambientale del luogo lavorato.

Ecco come il paesaggio dovrebbe essere applicato alle aree urbane: mantenendo le caratteristiche della flora locale in modo che la fauna e la cultura del suo bioma prevalgano sugli interventi umani. In questo modo si prevede una maggiore interazione tra la popolazione e il territorio in cui vive, portando benefici in ambito culturale e sociale, poiché anche la sua salute fisica e mentale ne risente positivamente.

2.3 LA PROPOSTA E IL PUBBLICO

Lo scopo dell’articolo qui elaborato è quello di evidenziare i bisogni fisiologici e i desideri emotivi del pubblico, con l’obiettivo di offrire loro una maggiore esperienza di connessione con la natura all’interno dei centri urbani.

La generazione contemporanea, che ha poco o quasi nessun contatto con gli ambienti naturali, soffre costantemente e raggiunge tassi record di problemi respiratori e malattie psicologiche come la depressione. Il paesaggio, avvicinandosi a un aspetto sostenibile, garantisce il benessere di questi utenti, rispettando il loro stile di vita e le loro ideologie.

Si propone di sottolineare l’importanza di progetti paesaggistici nelle scuole, nei musei e nelle piazze pubbliche che facilitino l’integrazione tra gli individui con la natura, con il patrimonio e la memoria della città e con le altre persone. Pertanto, oltre ai miglioramenti della salute, ci si aspetta una visione più ampia delle relazioni naturali, della biodiversità e dell’ecologia.

Studiando gli aspetti del paesaggio sonoro, cerchiamo di esporre l’identità di ogni ambiente, che collega la natura e gli esseri umani e si traduce in uno spazio di cultura, benessere e integrazione.

2.4 MATERIALI E METODI

2.4.1 RICERCA BIBLIOGRAFICA

Sull’argomento è stata svolta un’intensa ricerca bibliografica che ha consentito una più ampia e profonda comprensione delle sue basi fondamentali.

Sono stati ricercati i concetti di paesaggio sonoro naturale, paesaggistica e paesaggistica sostenibile. È stato inoltre studiato il rapporto tra natura e salute fisica ed emotiva, al fine di comprendere i benefici del paesaggio nello spazio urbano.

Tutta la ricerca è stata inclusa nello sviluppo dell’opera, anche se indirettamente, come nella costruzione di un’idea esposta.

2.4.2 OPERE SIMILI

Qui vengono presentati alcuni casi di studio in cui il paesaggio si è rivelato non solo rilevante, ma essenziale nell’interazione tra utente e spazio urbano.

Elisa de Assis Rocha e Tiago Tadeu Abjaud (2012) analizzano Praça 7 e Parque das Mangabeiras ed evidenziano i vantaggi della conservazione e conservazione delle aree verdi nei centri urbani. L’area verde del Parque das Mangabeiras offre un ambiente più piacevole e, oltre a piacere ai cittadini, attira anche i turisti.

Gli autori dell’articolo “Parques Municipais: Espaços de Refúgio e Lazer na Região Centro-Sul de Belo Horizonte” (2012) sostengono che i parchi urbani rispondono a un bisogno sociale, che nasce con la crescita delle grandi città, in quanto proteggono anche le risorse naturali e offrire alla popolazione possibilità di svago e una migliore qualità della vita attraverso il contatto con gli elementi naturali. Sottolineano inoltre che un gran numero di parchi a Belo Horizonte hanno programmi di gestione ambientale, con eventi ricreativi e culturali e promozione della cittadinanza, essendo un vero patrimonio ambientale della città, essenziale per la conservazione della natura, della biodiversità e per renderla più piacevole • le condizioni climatiche della città.

Regina Duarte Horta (2014) sostiene che la creazione di condomini privati ​​a Belo Horizonte era direttamente correlata alle condizioni storiche che hanno portato al degrado della città, in cui le persone cercavano ambienti più sani come abitazioni. È stato osservato, tuttavia, che il raggiungimento della salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita nei centri urbani è una questione politica, dalla quale i condomini privati ​​non sono protetti. Le prospettive che abbracciano la società, l’ambiente e la politica sono ciò che contribuirà a una città sana.

In altre pubblicazioni è possibile vedere lo stesso fenomeno accadere in tutte le principali città del Brasile. Lo studio “Palmeiras da Minha Terra: Conforto Térmico” (2018), analizza le palme come elemento decisivo per temperature più miti nelle città.

Gli autori di “Paisagismo Urbano: um Exercício Educativo” (2017) hanno studiato un progetto che ha promosso l’unione tra la conoscenza delle comunità e degli accademici, realizzando un paesaggio ricco di piante medicinali nella piazza pubblica del Rio Grande do Sul. La comunità ha potuto essere coinvolta dall’ideazione dell’idea, dalla sua elaborazione alla sua realizzazione, promuovendo una grande interazione tra la città e la popolazione, sensibilizzando e suscitando la curiosità dei partecipanti.

Infine, gli autori di “Percepção da Paisagem Sonora no Parque da Represa em São José do Rio Preto” (2018), evidenziano il parco in esame come un evidente elemento di qualificazione del suono urbano e rifugio per gli utenti. Sottolineano inoltre che “i suoni degli animali sono stati identificati dagli utenti come i più piacevoli, mentre il suono attribuito al traffico veicolare è stato identificato come sgradevole”, il che lascia intuire la necessità di una maggiore attenzione all’applicazione del paesaggio come supporto per l’habitat della fauna autoctona.

3. CONCLUSIONE

Alla luce dei contenuti presentati, è possibile verificare che il paesaggio sostenibile deve essere presente nella vita quotidiana di tutti i cittadini dei centri urbani. In una città ancora in espansione, come Belo Horizonte, il paesaggio deve essere pianificato con enfasi, al fine di contribuire positivamente a tutti gli abitanti nella loro vita quotidiana.

Il contatto con la natura e il paesaggio sonoro naturale offrono valori che trascendono la portata estetica: migliorano la salute della popolazione, favoriscono il benessere e l’integrazione e sono fondamentali per la conservazione della memoria e della cultura della società locale.

RIFERIMENTI

BOND, Priscilla Souza; SOUZA, Léa Cristina Lucas de; FERNANDES, Ricardo Augusto de Souza. Percepção da Paisagem Sonora no Parque da Represa em São José do Rio Preto, SP. 2018. Disponível em: <http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1678-86212018000200143&lng=en&nrm=iso&tlng=pt>. Acesso em 04 de abr de 2019.

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TOSCANO, Rita. Paisagismo Sustentável: Introdução. Curitiba, 2017. Disponível em: <https://www.jardineiro.net/paisagismo-sustentavel-introducao.html>. Acesso em 22 de abr de 2018.

[1] Post-laurea in Paesaggistica e Illuminazione. Laureato in Progettazione Ambientale.

Spedito: Aprile, 2020.

Approvato: Gennaio, 2021.

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Maria Letícia Silveira

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